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AWS Summit 2019: “Scendere a compromessi sulla tecnologia ha un costo”

All’AWS Summit di Milano, Marco Argenti, Vice President Technology del cloud provider, sottolinea l’abbattimento nel 2019 delle barriere d’ingresso per l’adozione del cloud, grazie alla ricchezza di servizi resi disponibili sulla piattaforma AWS e alla possibilità di affidarsi a un’infrastruttura dotata di tutte le tecnologie richieste dalle imprese per costruire le proprie applicazioni digitali

Pubblicato il 14 Mar 2019

foto AWS Summit

MILANO – “Disporre degli strumenti giusti è estremamente importante per tradurre le idee in realtà nella maniera più efficiente, e ciò vale sia che facciate migrare applicazioni da ambienti on-premise al cloud, sia che stiate costruendo nuove idee”: lo ha sottolineato Marco Argenti, Vice President Technology di AWS, all’AWS Summit di Milano, l’appuntamento annuale di AWS organizzato per presentare a imprese e sviluppatori tutte le funzionalità e i nuovi servizi forniti dalla nota piattaforma cloud. “Avere ‘the right tool for the right job’ – rimarca Argenti – è essenziale, perché scendere a compromessi sulla tecnologia ha un costo: ogni volta che accettate un compromesso perdete un po’ di competitività, in quanto oggi, in ogni settore, le tecnologia ne è l’ingrediente base”.

165 servizi ricchi di funzionalità

E da questo punto di vista, chiarisce il manager, AWS è in grado di fornire tutti gli strumenti e le migliori funzionalità, attraverso un totale di 165 servizi, e un’infrastruttura robusta, diversificata e dotata di tutte le tecnologie di cui le aziende hanno bisogno. “Importante è capire che non conta solo il numero di servizi che mettiamo a disposizione, ma anche la ricchezza di funzionalità che possono offrire”, ha dichiarato Argenti che menziona in particolare quattro aree tecnologiche: le risorse di calcolo, i database, lo storage, la sicurezza: “Nell’area ‘compute’, ad esempio, forniamo il numero più grande di istanze rispetto a qualsiasi altro competitor, oltre 200. Ma non è solo la quantità, è anche la potenza di queste istanze di calcolo: abbiamo le istanze CPU più potenti per gestire i carichi di lavoro del machine learning; offriamo le istanze con il maggior quantitativo di memoria, fino a 12 terabyte. Inoltre – aggiunge – AWS è l’unica a fornire istanze che usano hardware di accelerazione di tipo FPGA (field-programmable gate array), o istanze basate su piattaforma Arm. Siamo anche gli unici a fornire prestazioni di networking fino a 100 gigabit al secondo sulle nostre reti, per le applicazioni HPC di calcolo ad alte prestazioni”.

foto Alcuni servizi AWS per il cloud ibrido
Alcuni servizi AWS per il cloud ibrido

Nel settore dei database, solo per citare un’altra area chiave, Argenti sottolinea che AWS dispone della famiglia più completa di database ‘purpose-built’. “Anche in questo campo, infatti – aggiunge il top manager – non bisogna scendere a compromessi, perché non esiste un database con paradigma ‘one-size-fits-all’, ossia adatto a tutte le esigenze: qui, l’approccio di AWS è di mettere a disposizione 14 database, ossia il doppio di ogni altro cloud provider”.

foto L’offerta AWS nel settore dei database
L’offerta AWS nel settore dei database

Nel 2020 in arrivo la nuova ‘regione’ italiana, a Milano

A 13 anni di distanza dal lancio dei primi servizi AWS, la nuvola sta espandendosi con grande forza. “L’ecosistema cloud sta generando una crescita incredibile – sottolinea nel proprio keynote Luca Giuratrabocchetta, Country Leader di AWS Italy -. A dimostrarlo sono anche i risultati finanziari di AWS, che nel quarto trimestre 2018 ha visto crescere il fatturato del 45% anno su anno”. In un anno, un business di quasi 30 miliardi di dollari: “Questi numeri sono la dimostrazione che milioni di aziende come voi stanno utilizzando il cloud per abbassare i costi, per innovare più velocemente, per ridurre il time-to-market, per lanciare nuovi servizi per i clienti”.

AWS sta poi accelerando il business anche in Italia: “Le competenze sono fondamentali, quindi abbiamo investito in attività di training gratuito per aumentare la competenza nel cloud: abbiamo ad esempio più di 30 organizzazioni pubbliche che fanno parte del programma AWS Educate”.

Inoltre, a novembre 2018 è stata annunciata, entro la prima metà del 2020, l’introduzione di nuove ‘region’, tra cui quella italiana, a Milano, che avrà tre zone di disponibilità, o AZ (availability zone): “Si tratta di un grandissimo investimento di Amazon per l’Italia, ed è il risultato delle richieste di tutti voi. Avere a disposizione anche un’infrastruttura nel nostro paese accelererà ancora di più l’adozione del cloud” conclude Giuratrabocchetta.

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