Digital360 Awards 2018

Barilla va in Google Cloud, così funziona la CollaborAction per la manutenzione

CollaborAction, realizzata da Injenia, è un’app web e mobile che consente di creare, invece dei classici ticket di help desk, post social per richiedere gli interventi manutentivi. Tali interventi vengono visti in real time dagli operatori che, sfruttando i thread, possono scambiarsi informazioni e elementi multimediali, così da garantire interventi tempestivi

Pubblicato il 16 Lug 2018

Barilla va in Google Cloud

Velocizzare e ottimizzare il processo relativo agli interventi manutentivi: era l’obiettivo di Barilla che opera in 10 paesi, con 29 stabilimenti che coinvolgono oltre 8mila persone. Ogni stabilimento ha la propria squadra di manutentori e gli interventi erano gestiti con registri cartacei, telefonate, lavagne, riunioni giornaliere e, poi, sottoposti a consuntivazione massiva e periodica mediante SAP. Le criticità del processo erano legate ai tempi e alla volontà del singolo di comunicare informazioni corrette, alla mancanza di monitoraggio e storicizzazione di attività e best practice.

Barilla aveva dunque bisogno di digitalizzare il tutto per rendere più rapida la presa in carico e la risoluzione degli interventi, così da organizzare i flussi, ridurre i fermi macchina e così via. Tra l’altro, gli operai avevano iniziato ad agire autonomamente, anticipando le problematiche via Whatsapp con cellulari personali. Ma l’uso di chat non strutturate generava confusione nella distinzione delle singole richieste e comprometteva il controllo centrale.

Per rispondere a questa esigenza, Injenia ha realizzato un’app web e mobile (che ha vinto il premio per la Categoria tecnologica Smart Working e Collaboration ai Digital360 Awards 2018) che consente di creare, invece dei classici ticket di help desk, post social per richiedere gli interventi manutentivi. Gli interventi vengono visti in real time dagli operatori che, sfruttando i thread, possono scambiarsi informazioni e elementi multimediali, così da garantire interventi tempestivi.

Foto della premiazione di Injenia
La premiazione del progetto

Tale soluzione, battezzata CollaborAction, permette di monitorare e storicizzare tutte le comunicazioni, rendendo più veloce la ricerca delle informazioni e facilitando i successivi interventi, e consente di creare report aggiornati sugli interventi e garantisce la completa customizzazione dei workflow.

La piattaforma CollaborAction, che si adatta in modo semplice al contesto della fabbrica tipicamente poco digitalizzato, è stata sviluppata su tecnologia Google Cloud, utilizzando: la piattaforma di sviluppo Google App Engine; Search API per l’individuazione e l’organizzazione dei contenuti; Google Cloud SQL per la raccolta dei dati; Google Compute Engine per potenza di calcolo e scalabilità 24/7 su scala internazionale; Google Cloud Storage per l’archiviazione sicura degli elementi multimediali.

Partendo dal progetto pilota realizzato su due linee dello stabilimento Bakery di Cremona, che ha implementato l’app in 50 giorni, attualmente CollaborAction si è diffuso in più impianti e ha generato circa 100.000 post, centinaia di migliaia di commenti e oltre 3000 elementi multimediali. Continuerà la sua evoluzione connettendo i macchinari in modalità IoT, effettuando sentiment analysis dei contenuti, sfruttando il machine learning per evidenziare fenomeni ricorrenti/prevedibili e implementando strumenti di assistenza virtuale. Inoltre, è prevista l’adozione per la gestione di altri processi aziendali: entro il 2018, connetterà più di 2700 persone e 18 stabilimenti worldwide.

Tra i vantaggi già sperimentati a oggi, la diminuzione del 50% dei tempi di manutenzione e, in generale, un’aumentata capacità di dare risposte veloci e concrete al business, una maggiore efficienza del knowledge management (le informazioni sono patrimonio dell’intera azienda e monitorate, archiviate, reperibili e facilmente analizzabili); una migliore gestione delle persone (risorse junior e senior interagiscono facilmente aumentando la crescita dei primi e impiegando l’esperienza dei secondi) e aumento della partecipazione e collaborazione degli operai; riduzione degli scarti alimentari.

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