Software selection

Ecco come scegliere l’infrastruttura iperconvergente per le proprie esigenze

Le infrastrutture iperconvergenti rappresentano lo stato dell’arte nell’evoluzione del moderno data center: server, storage, apparati di networking e tecnologie di virtualizzazione operano insieme secondo modalità operative ed economiche tipiche dei servizi cloud, con massima automazione della gestione e facile scalabilità. Di seguito in rassegna sette soluzioni disponibili sul mercato italiano per aiutare gli utenti a capire i criteri di scelta per quella più adatta alle proprie necessità

Pubblicato il 11 Apr 2019

concept di infrastruttura iperconvergente

Impiegate inizialmente per il consolidamento di macchine virtuali e virtual desktop, le infrastrutture iperconvergenti si sono affermate come strumenti di modernizzazione dell’IT a supporto delle applicazioni di cloud privato e per la riduzione dei costi di gestione.

Caratteristiche peculiari delle infrastrutture iperconvergenti

Quali sono le capacità che offrono software e appliance iperconvergenti?

Innanzitutto dietro l’iperconvergenza c’è la concretizzazione dei concetti di software defined data center (SDDC) in cui i tradizionali processi manuali della gestione IT sono affidati al software.

L’abolizione delle segmentazioni tra le risorse e la virtualizzazione consentono di migliorare l’efficienza nell’impiego delle capacità d’elaborazione, memorizzazione e networking, velocizzano il deploy di nuove applicazioni e di servizi. Nei sistemi iperconvergenti l’insieme delle risorse è orchestrato da un hypervisor aggregando i singoli nodi funzionali in un sistema federato che comprende sia componenti modulari on premise locali, sia distribuiti geograficamente o accessibili da servizi di cloud pubblico, per esempio, per disporre di funzioni avanzate e a basso costo per il backup dei dati e il disaster recovery.

Centralizzazione e capacità SDDC facilitano l’automazione della gestione, i carichi di lavoro possono essere spostati dove è più utile per gli scopi di business o più conveniente in termini economici, mentre nuove sofisticate capacità di machine learning e intelligenza artificiale permettono di rispondere, anche preventivamente, ai problemi operativi e di prestazioni.

L’iperconvergenza si associa dal lato dell’hardware a un approccio IT modulare che consente di sfruttare al massimo le potenzialità delle tecnologie industry standard (x86) per aumentare le capacità elaborative con granularità e con investimenti contenuti rispetto ai tradizionali sistemi integrati. Nei sistemi iperconvergenti, le capacità di tutela dei dati sono inoltre parte integrante dell’infrastruttura e dei sistemi di automazione basati su policy, con vantaggi notevoli sui fronti dell’affidabilità e dell’efficienza complessiva.

Una selezione delle infrastrutture iperconvergenti disponibili

HyperFlex

Produttore: Cisco

Scheda tecnica di: HyperFlex

Distribuzione: on premise

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Con gli Unified Computing System, Cisco è stata tra i pionieri delle soluzioni convergenti, realizzate integrando tecnologia di networking con software d’automazione e componenti di terze parti. La soluzione HyperFlex, nata tre anni fa con la collaborazione e poi l’acquisizione di Springpath, mette insieme componenti rete, di gestione cloud, di management dati e hypervisor di terze parti per offrire capacità iperconvergenti avanzate. Negli ultimi 12 mesi la soluzione è stata potenziata con l’aggiunta del supporto per differenti hypervisor, tecnologie container, capacità di clustering. Estende inoltre il supporto di applicazioni critiche su cloud pubblico, grazie ai servizi della Google Platform. I punti a favore della soluzione HyperFlex riguardano la capacità di semplificare l’approvvigionamento di risorse IT sia fisiche sia multicloud e di avvalersi dell’integrazione con Intersight: un servizio cloud per analizzare guasti e ottenere raccomandazioni e comportamenti proattivi per la gestione. Se da un lato gli analisti sottolineano i vantaggi derivanti ai clienti dalla forte presenza e supporto del vendor, dall’altro si segnalano le limitazioni di HyperFlex nel supporto dell’hardware di terze parti.

VxRail

Produttore: Dell EMC

Scheda tecnica di: VxRail

Distribuzione: on premise

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Il debutto di Dell EMC nell’iperconvergenza risale al 2016 con la linea delle appliance VxRail e VxRack entrambe sviluppate in collaborazione con VMware. La società ha inoltre realizzato altre componenti adatte per implementazioni iperconvergenti d’altro tipo, con il VXFlex OS o con tecnologia Nutanix (appliance XC Series, vedi voce dedicata a Nutanix). Grazie alla varietà delle soluzioni Dell EMC può indirizzare un gran numero di applicazioni in medie e grandi aziende a supporto della gestione di server virtuali, cloud Iaas/Saas e applicazioni critiche. Secondo Gartner, Dell EMC ha rafforzato le capacità di dare supporto alle soluzioni d’iperconvergenza VxRail, focalizzando la linea server PowerEdge come supporto per le infrastrutture iperconvergenti. La capacità del vendor di garantire deploy e supporto per una grande varietà di casi ed esigenze aziendali hanno valso a Dell EMC un posto tra i leader nell’ultimo Magic Quadrant di Gartner (1Q, 2019) per le infrastrutture iperconvergenti. Per contro l’offerta di soluzioni risulterebbe confusa e mancante di un’opzione per integrare i differenti ambienti iperconvergenti supportati dal vendor.

SimpliVity

Produttore: HPE

Scheda tecnica di: SimpliVity

Distribuzione: on premise

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La piattaforma HPE SimpliVity promette di unire componenti IT e servizi dati avanzati in una soluzione integrata meno costosa da gestire rispetto ai sistemi tradizionali, migliorando la mobilità delle macchine virtuali e l’automazione nella tutela dei dati. Frutto di un’acquisizione del 2017, SimpliVity ha guadagnato favore sul mercato per le capacità di gestire i dati in realtà aziendali multi-sito, per l’ottimizzazione nell’uso delle reti grazie alle funzioni di deduplica e compressione dei dati, per le capacità integrate di backup/recovery e disaster recovery. Con HPE OneSphere, SimpliVity permette di realizzare ambienti di cloud ibrido supportando differenti hypervisor, come Hyper-V di Microsoft e ESXi di VMware, gestendo cluster di sistemi distribuiti geograficamente, minimizzando i trasferimenti dati nelle sincronizzazioni. Tra i vantaggi della soluzione gli analisti segnalano il supporto da parte di un vendor maturo e diffuso geograficamente e la disponibilità della soluzione con costi “a consumo”. Per contro, SimpliVity viene offerto unicamente su hardware HPE.

SolidFire

Produttore: NetApp

Scheda tecnica di: SolidFire

Distribuzione: on premise, cloud

Supporto e assistenza in Italia: supporto NetApp

Con l’acquisizione tre anni fa di SolidFire, la società di storage NetApp è entrata nel mercato dell’iperconvergenza con soluzioni di tipo appliance e basate su cloud. La tecnologia NetApp si caratterizza per la grande scalabilità sia sul fronte dell’elaborazione sia delle capacità di storage, risultando adatta alle grandi applicazioni d’impresa e a rispondere alle esigenze dei fornitori di servizi cloud. SolidFire OS eccelle nelle capacità di controllo della qualità dei servizi (QoS) nell’ambito storage a vantaggio della risposta ai cambiamenti repentini nella domanda di risorse. Secondo gli analisti di Forrester, la soluzione NetApp ha il vantaggio d’essere certificata per l’utilizzo con l’hardware di differenti vendor (tra i quali Dell-EMC, Quanta e SuperMicro). Per contro risulterebbe ancora non ottimale l’integrazione di SolidFire con le altre soluzioni NetApp. La soglia d’ingresso della soluzione (sei nodi) risulterebbe troppo alta per alcune installazioni, per esempio in uffici periferici.

Acropolis OS 5.8

Produttore: Nutanix

Scheda tecnica di: Acropolis OS 5.8

Distribuzione: on premise

Supporto e assistenza in Italia: Acropolis OS 5.8

Al primo posto tra i leader classificati nel Magic Quadrant di Gartner (edizione Q1, 2019) e in cima al Forrester Wave (Q3, 2018) per le infrastrutture iperconvergenti, Nutanix è considerata un punto di riferimento sia nell’ambito della tecnologia sia delle capacità di sviluppare supporto di mercato e vendita a livello internazionale. Sviluppo organico e acquisizioni hanno sostenuto l’evoluzione della piattaforma Nutanix dall’iniziale appliance verso un completo stack software in grado di operare su hardware differenti (sono certificati, tra gli altri, i sistemi di Dell EMC, Fujitsu, IBM, Lenovo). Attraverso la recente partnership con Google Platform è diventato possibile usare la piattaforma per integrare cloud privato con il cloud pubblico. Le acquisizioni di Calm, Minijar e Netsil hanno arricchito la dotazione di strumenti per lo sviluppo di nuove applicazioni. Tra i punti di forza segnalati dagli analisti di Gartner ci sono la flessibilità della piattaforma (che consente di utilizzare differenti hypervisor e server) e la disponibilità di una vasta community per il supporto. Per contro vengono segnalati limiti nelle certificazioni di alcune applicazioni basate su Red Hat Enterprise Linux.

vStac/Acuity

Produttore: Pivot3

Scheda tecnica di: vStac/Acuity

Distribuzione: on premise, cloud

Supporto e assistenza in Italia: NT Nuove Tecnologie

La soluzione HCI di Pivot3 (vStac) trae origine da una piattaforma per la gestione e la memorizzazione dei flussi video in ambiti di video-sorveglianza, evoluta nel corso degli ultimi 15 anni come supporto per l’iperconvergenza in ambiti di cloud ibrido. Forte dell’origine, Pivot3 è stata un pioniere nell’introdurre i concetti della gestione della qualità dei servizi (qoS) nelle funzionalità dei sistemi iperconvergenti d’impresa. Con le soluzioni Acuity e Pivot3 Cloud Edition, la società ha reso disponibili le capacità avanzate di storage dei dati sia in on premise, su appliance di terze parti, sia “as a service” sul cloud di Amazon AWS. La soluzione permette ai team IT di gestire da un singolo pannello applicazioni che risiedono nel data center aziendale, in cloud privato o pubblico. Il software di Pivot3 è oggi disponibile sia nelle appliance realizzate in collaborazione con terze parti tra le quali Lenovo e NexGen Storage. Inserita tra gli “strong performers” nel Forrester Wave dedicato alle infrastrutture iperconvergenti (Q3, 2018) Pivot3 si è guadagnata, secondo gli analisti, un alto livello di soddisfazione dei clienti. Forte nei servizi dati, la soluzione risulta invece limitata nel supporto di hypervisor diversi da ESXi di VMware.

ESXi, vSAN, vCenter Server

Produttore: VMware

Scheda tecnica di: ESXi, vSAN, vCenter Server

Distribuzione: on premise, cloud (AWS)

Supporto e assistenza in Italia: VMware Italia

La soluzione iperconvergente di VMware nasce dall’integrazione dell’hypervisor ESXi, con vCenter Server per la gestione e vSAN per la virtualizzazione dello storage, consente di creare ambienti It software defined con hardware multivendor, grazie alle certificazioni della piattaforma con tutti i principali costruttori (sono oltre 500 i server x86 certificati). L’integrazione con lo stack delle soluzioni di virtualizzazione VMware offre un set di funzioni ricco che ha valso al vendor la presenza tra i leader sia del Magic Quadrant di Gartner (1Q 2019) sia nel Forrester Wave (3Q 2018) per le infrastrutture iperconvergenti. Con VMware Cloud Foundation, VMware offre insieme tutte le componenti per l’iperconvergenza e la creazione di ambienti cloud ibridi (sono comprese la gestione della sicurezza e dei servizi esterni), soluzione disponibile anche “as a service” con il nome di VMware Cloud su AWS. Gli analisti attribuiscono a VMware vantaggi nelle modalità d’implementazione, casi d’impiego e disponibilità su appliance. Per contro la soluzione di VMware non eccelle nel supporto di servizi dati avanzati (es, compressione, deduplica, ecc) ed è limitata nel supporto degli hypervisor di terze parti.

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