Ibm Italia pronta a espandere le soluzioni cloud per le Pmi

Valorizzate piattaforme e esperienza di Intesa, dal cui nuovo portale saranno offerti anche software e servizi di un ecosistema di partner. E nel 2015 aprirà anche il data center italiano di Softlayer.

Pubblicato il 29 Ott 2014

"Nelle aziende italiane, soprattutto di medie e di piccole dimensioni, è fortemente sentita l’esigenza di accedere in modo semplice e allo stesso tempo sicuro a una vasta gamma di servizi in cloud, per avviare nuovi modelli di business e affrontare l’evoluzione del mercato”. Ecco come Enrico Cereda, vice president Global Technology Services di Ibm Italia, commenta l’annuncio del nuovo portale online di Intesa, an Ibm Company.

Il portale, che sarà attivo da gennaio 2015, rappresenterà un punto di accesso per le Pmi tricolori al portafoglio di soluzioni cloud di Ibm, di Intesa e di un nuovo ecosistema di partner in fase di selezione e che comprenderà, fra gli altri, Independent software vendo (Isv) e start-up. Questi partner collaboreranno con Ibm in modalità pay as you go. Il target della nuova gamma di soluzioni non sono solo i Cio (Chief information officer), ma anche Cfo (Chief financial officer), Chro (Chief human resource officer), Cmo (Chief marketing officer), Ciso (Chief information security officer) e i responsabili delle vendite.

Nel dare l’annuncio, Ibm ha rivelato anche che il 2015 vedrà l’apertura di un data center cloud di SoftLayer nel nostro paese. SoftLayer, acquisita da Big Blue nel 2013, offre servizi cloud di server, storage, analisi dei Big Data e altri servizi IaaS (Infrastructure-as-a-service). Tutte queste iniziative si inseriscono in un programma di investimenti globali che Ibm Corporation ha annunciato nell’ultimo anno. Tra questi si segnalano 1,2 miliardi di dollari per espandere nel mondo i servizi cloud di SoftLayer; 1 miliardo di dollari nello sviluppo del cloud, con l’annuncio di BlueMix (il PaaS, o Platform-as-a-Service, che abilita gran parte del middleware Ibm nel cloud); 1 miliardo di dollari nel lancio di una nuova business unit, Watson Group, per l’innovazione cognitiva fornita via cloud; l’acquisizione di Aspera, Cloudant e Silverpop. Il tutto ha portato a 7 miliardi di dollari la cifra totale investita dal 2010 in 17 acquisizioni nel cloud computing.

Grazie al nuovo portale, l’offerta attuale di Intesa nell’ambito della digitalizzazione dei processi di business (conservazione sostitutiva, Pec, fatturazione elettronica, firma biometrica, servizi Edi e B2b) si consoliderà e arricchirà con nuove soluzioni in cloud. Allo stesso tempo, i business partner, gli Isv e le start-up potranno offrire le loro soluzioni disegnate per il mercato italiano sotto forma di servizi cloud open, scalabili e sicuri, quali soluzioni di digital marketing e social per il marketing, soluzioni di document management per l’amministrazione, o soluzioni di tracciatura dei documenti per la logistica, insieme a soluzioni verticali per il business.

“Abbiamo la consapevolezza – conclude Luca Altieri, direttore generale di Intesa, an Ibm Company – che il nostro mercato è interessante e difficile allo stesso tempo. Il punto di forza è il nostro valore, dato dalla capacità di fornire servizi cloud, definiti con i nostri partner e integrati nella infrastruttura tecnologica di Ibm, unitamente alle forti competenza e esperienza di Intesa”.

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