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Lavoro ibrido sicuro e produttivo tra spazi fisici e digitale con Cisco Webex

Difficile tornare indietro: l’hybrid workplace è un nuovo modo di immaginare il futuro del lavoro tra esperienza fisica e digitale. Cisco Webex piattaforma cloud di comunicazione che in questi mesi ha visto aumentare l’esperienza d’uso tra clienti e collaboratori, si pone come tecnologia di collaboration tra lavoro da remoto e un ritorno in sicurezza in ufficio, aumentando in innovazioni e funzionalità.

Pubblicato il 24 Nov 2020

Cisco Webex

Il lavoro ibrido o hybrid workplace definisce sempre più lo spazio di lavoro mettendo insieme ambienti fisici e digitali. L’emergenza Covid-19 e il distanziamento hanno cambiato le modalità di lavoro favorendo l’utilizzo di strumenti digitali, trasformando spazi ed employee experience. Secondo uno studio Cisco condotto per comprendere atteggiamenti e aspettative future dei lavoratori: il 95% degli intervistati teme il ritorno in ufficio, il 98% preferisce comunicare da remoto, il 53% delle aziende pensa di ottimizzare lo spazio negli uffici, e il 96% vuole tecnologie intelligenti che migliorino gli ambienti di lavoro.

Per rispondere alle richieste, Cisco ha sviluppato nuove funzionalità di Webex, la piattaforma cloud di collaboration in grado di supportare l’utente prima, durante e dopo le riunioni video e garantire una work experience senza interruzioni oltre ad integrarsi con moltissimi strumenti di lavoro, Microsoft, Google o Apple tra i principali.

L’impatto sociale a cui assistiamo oggi è forte e secondo Cisco spinge il 58% delle persone a voler continuare a lavorare da remoto almeno otto o dieci giorni al mese. “Difficile pensare di tornare indietro” afferma Michele Dalmazzoni Collaboration Leader Cisco Emear South “oggi abbiamo un modo di poter fare a distanza anche grazie alla piattaforma Webex, affidabile e sicura”. Temi questi da sempre centrali nel core business Cisco.

foto Michele Dalmazzoni
Michele Dalmazzoni, Collaboration Leader Cisco Emear South

Lavoro ibrido produttivo e sicuro con le innovazioni Webex

Tra le principali funzionalità degli strumenti di collaboration di Webex, spiccano quelle legate all’intelligenza artificiale e il connubio software e hardware per ottimizzare meeting e riunioni inquadrando sempre la persona che parla anche in movimento, grazie a sensori ambientali; eseguendo un conteggio delle persone presenti e attivando alert di controllo numerico durante una riunione in base alla normativa anti-covid.

Grazie all’acquisizione della tecnologia AI di BabblesLabs viene eliminato il rumore di sfondo, distinta e ottimizzata la voce umana. Una maggiore user experience con spazi fisici sempre connessi, spiega Enrico Miolo Sales Specialist Cisco, e funzionalità che riguardano non solo l’utilizzatore, ma anche i CIO grazie a un hub control dove è possibile controllare meeting e riunioni, valutare problemi tecnici o di rete e gestire la sicurezza.

foto Enrico Miolo
Enrico Miolo, Sales Specialist Cisco

Verticalizzazioni e ampio utilizzo in logica B2B e B2C e in settori diversi: manifatturiero, banking, universitario ed educational con tool digitali come la lavagna virtuale ma anche formazione aziendale o e-care come le visite a distanza nelle RSA e nel fashion con i virtual showroom per i clienti e rooms tutte dedicate ai fornitori. Webex legislate, poi, è una estensione nata per aumentare resilienza e alti standard di sicurezza per attività giudiziarie e legislative. La soluzione permette: verifiche visive e verbali e controllo di identità, single sign-on con autenticazione multi fattore, catena di custodia per le procedure, votazione anonime e statistiche sul voto.

Il digital workplace di FAAC Group

“Il nostro rapporto con Cisco è soprattutto una bella storia di collaborazione” è Luca Bauckneht HR Director di FAAC Group a parlare. Oggi il gruppo bolognese FAAC vanta 34 filiali in 5 continenti, oltre 80 distributori ufficiali nel mondo e una business units per soluzioni di automazioni per accessi e smart solution per gestire parcheggi.

L’azienda ha creato un digital workplace in collaborazione con Cisco con un progetto pilota lanciato nel 2019 ma nato già dal 2017. Un periodo lungo per permettere a manager e dipendenti di essere preparati all’’incremento dello smart working e che ha subito un’accelerata durante il lockdown passando da una quota prevista del 30% al 90%.

Il progetto di enterprise communication ha visto la configurazione dell’infrastruttura e implementazione della piattaforma Webex. Ha coinvolto gli utenti attraverso corsi interni e toolkit e l’utilizzo di Webex è stato determinante nel progetto Teams connect nato per trasmettere un senso di vicinanza e comunità durante il lockdown ma che è subito diventato, un progetto strutturato con 256 smartworkers intervistati per 128 ore su 3 diverse tematiche unendo l’obiettivo people centric con un approccio data driven grazie a due tipologie di analisi: statistica, con l’utilizzo di SPSS e semantica grazie a AI microsoft Azure per sentiment e analisi delle keywords.

cisco webex

Tommaso Francini HR Generalist racconta il progetto e spiega “in FAAC siamo orientati al futuro digitale, ma soprattutto alla definizione di un’esperienza lavorativa incentrata sul benessere delle persone e sullo sviluppo organizzativo ma sempre con un forte senso di comunità”.

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