Per una governance della città

Le informazioni raccolte con vari tipi di sensori installati sul territorio e quelle dislocate presso diversi dipartimenti sono integrate, correlate, analizzate e confrontate con regole di governance. Quindi sono visualizzate in forma sintetica su display. Ecco la “stanza del sindaco” secondo Ibm

Pubblicato il 14 Dic 2011

65-farioli

Su una parete dell’ufficio del sindaco una serie di monitor illustra in tempo reale gli andamenti di una serie di indicatori che riguardano, per esempio, il traffico, l’inquinamento, la disponibilità e i consumi di acqua ed energia elettrica, la fruizione di musei o altri servizi pubblici. Non siamo stati catapultati in una scena di Blade Runner, ma ci troviamo all’interno della “Stanza del sindaco”, una solution area dell’Ibm Forum Milano, dove primi cittadini e governatori possono avere dimostrazioni live dell’ultima novità nell’ambito della strategia Smarter City di Ibm.
“La stanza del sindaco” non è una “suite per la città” preconfezionata, ma una soluzione che deve essere ritagliata su misura delle specifiche necessità dei comuni di ogni dimensione. Che sono uno diverso dall’altro, ma hanno in comune una cosa: essere diventati un “sistema di sistemi” diversi e variamente intersecati, eppure “inefficientemente” integrati fra loro, che dovrebbero fornire un supporto ottimale al governo delle città al fine di erogare servizi migliori e, al contempo, risparmiare sui costi.
Al cuore del sistema troviamo l’Intelligent Operation Center, una soluzione presentata di recente con cui Ibm sta capitalizzando sulle tecnologie hardware e soprattutto software sviluppate internamente o ottenute attraverso acquisizioni per aiutare le città a ottenere una visione complessiva delle informazioni dislocate nei diversi dipartimenti e nelle agenzie che lavorano per la città stessa.
“La soluzione – spiega Cristina Farioli, direttore sviluppo e innovazione di Ibm – consente la convergenza fra mondo fisico e dati digitali”. Le informazioni in tempo reale raccolte da sensori, telecamere o antenne Rfid vengono integrate con quelle provenienti da diversi database, sistemi Gis, insiemi di regole, Kpi e workflow per consentire una governance che permetta di intervenire in modo coordinato ed efficiente in casi di emergenza o per effettuare rapidamente pianificazioni. Integrata con sistemi di messaggistica e content management, la soluzione, infine, facilita l’informazione e la partecipazione dei cittadini.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 4