Cmo-Cio-Ceo, serve un “dream team”

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Cmo-Cio-Ceo, serve un “dream team”

Il Cmo Digitale deve pensare da Ceo e il Ceo essere ferrato sulla Customer Experience. In un’Azienda sempre più customer centrica, proprio nel board si delinea un team Ceo-Cmo-Cio. L’effetto digitale impone il teamworking all’organizzazione. Un segnale che, dopo i confini tra i settori, sfumano quelli tra i silos?

Pubblicato il 22 Lug 2016

di Rinaldo Marcandalli

Nel post digitale, paradossalmente non serve un Cmo focalizzato oltre che sul brand “solo” sull’attitudine al digitale, scrive Jake Sorofman, Research Vp, Gartner. A un’azienda che punti alla Customer Experience (Cx) e al Customer Digital Journey ottimizzati su un prodotto/servizio serve un Cmo promotore di: crescita profittevole; evoluzione della proposta di valore; innovazione del modello di business, incremento della lealtà e del patrocinio (advocacy) della fascia di clienti a maggior valore, per una posizione competitiva persistente in mercati dinamici.
Il Cmo digitale deve “mettersi a pensare da Ceo”: abbracciare l’economia del business digitale, organizzarsi attorno ad esso e svolgere la propria attività in ottica commerciale oltre che marketing. Obiettivi: impattare sul fatturato, misurarne la performance con precisione causale (cioè con indicatori di outcome oltre che di performance). Con il digitale “i Cmo diventano esperti di economia business, i Ceo ferrati in Customer Experience”.
Ma il Cmo governa la Relazione con il cliente. Sulla base del discernimento (insight) derivato da contatti digitali diretti, indiretti o inferiti con il cliente, prioritizza come e quando investire per fidelizzarlo, approfondire la relazione, estenderla. Nel digitale il Cmo eredita ogni strategia e tecnologia “next” rispetto al Crm, universo social compreso. Sta a lui creare la fatidica “single Customer” view, in partnership con il Cio.
Operativamente, il Cmo “pensa Omnichannel, agisce Multichannel”: dopo un approccio iniziale ouside-in, necessario a un disegno della Cx pilotato da abitudini e preferenze del cliente, investe per l’esecuzione sui canali “giusti”, con priorità per quelli che garantiscono una Cx ottimale e sostenibile dall’azienda.
Il classico paradigma di un marketing che promette più di quanto mantiene si rovescia. Una risposta proattiva alle attese è il miglior strumento di marketing: fidelizza e crea advocacy. Una risposta insufficiente o in conflitto crea detrattori. E sulla massa dei clienti digitali c’è sempre chi nota “gap di experience” e i commenti, se negativi, sono virali.
All’azienda customer centrica serve un nuovo Modello operativo “Customer Obsessed” cui si allineino i team di Cmo e Cio. Per “una Cx e un Customer Digital Journey su nuovi ponti digitali”, Nigel Fenwick, Vp, Principal Analyst serving Cio, Forrester, suggerisce 4 leve sotto il loro controllo:

  • talenti
  • processi
  • tecnologie
  • metriche

Struttura e poi cultura seguiranno. Un primo passo? Una to-do list con priorità ben definite condivisa da Cmo e Cio. Nella quale il Cmo, oltre alla Cx, guardi agli analytics come fonte di valore e non sottovaluti i rischi tecnologici e di sicurezza. Al Cio il compito di focalizzarsi sugli outcome di business, mettendo la competenza tecnologica al servizio delle Cx occorrenti al Cmo.
La to-do-list comune è “una sfida”, riconosce Fenwick, ma è ora di affrontarla: sulla base della survey condotta da Forrester su 325 aziende, sono solo 14 le iniziative digitali rilevate cui entrambi, Marketing e It, hanno contribuito.

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Rinaldo Marcandalli

Giornalista

Consulente aziendale e giornalista. 40+ anni di esperienza nello sviluppo software, laboratorio IBM e field, nelle telecomunicazioni prima e poi nelle applicazioni e nel governo del Dipartimento It. Esperienze sul campo in settori bancario, in particolare interbancario, assicurativo e pubblica amministrazione. Da 20+ anni segue prima da consulente e poi come giornalista l’evoluzione dei processi nei settori e da 10+ anni la loro trasformazione progressiva al digitale, specializzandosi nello studio della riorganizzazione agile, digitale e smart delle Aziende.

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