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Digital360 fatturato 2019: crescita del 12%, il 15% da ricavi ricorsivi

La società milanese ha messo a segno una crescita del fatturato pari al 12% e dell’Ebitda adjusted del 13%

Pubblicato il 03 Apr 2020

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Il Consiglio di Amministrazione di Digital360, società quotata sul mercato AIM Italia, ha esaminato e approvato il bilancio consolidato ed il progetto di bilancio dell’esercizio 2019.

“Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti – ha dichiarato Andrea Rangone, amministratore delegato di Digital360 – soprattutto perché il 2019 è stato un anno di importante cambiamento, verso un’offerta più incentrata su servizi “ad abbonamento”, ricorsivi (“Digital As-AService”), che hanno ottenuto un ottimo riscontro sul mercato, arrivando a pesare il 15% dei ricavi complessivi di Gruppo e che pongono le basi per un modello di business a maggiore scalabilità e redditività”.

I risultati consolidati dell’esercizio 2019

I ricavi complessivi conseguiti al 31 dicembre 2019 ammontano a 25,2 milioni di euro con una crescita del 12% rispetto ai 22,5 milioni del corrispondente periodo del 2018. Il valore complessivo della produzione ammonta a 26,7 milioni, anche in questo caso con un incremento del 12% rispetto all’anno precedente.

L’aumento dei ricavi è riconducile ad una crescita interamente organica di entrambe le Unità di Business in cui si articola il Gruppo: pari al 19% nella Business Unit Advisory&Coaching, che affianca imprese e pubbliche amministrazioni nel loro percorso di trasformazione digitale, e del 7% nella Business Unit Demand Generation, che offre servizi di comunicazione, content marketing, eventi e lead generation alle aziende tecnologiche, fornitrici di innovazione digitale.

L’Ebitda è pari a 2,5 milioni di euro, sostanzialmente allineato rispetto a quello realizzato al 31 dicembre 2018, ma l’Ebitda Adjusted, ovvero al netto degli oneri straordinari sostenuti “una tantum” nel 2019 per la riorganizzazione di alcune società del Gruppo verso l’offerta di servizi più innovativi “ad abbonamento”, è pari a 2,9 milioni di euro, in crescita del 13% rispetto al precedente esercizio.

L’Ebit è positivo per 0,1 milioni di euro, mentre il corrispondente valore Adjusted, ovvero al netto degli ammortamenti delle differenze di consolidamento e degli oneri straordinari, è pari a 1,2 milioni di euro, in aumento del 9% rispetto al valore al 31 dicembre 2018.

L’utile netto consolidato è negativo per 0,44 milioni di euro, mentre l’utile netto Adjusted risulta positivo per 0,72 milioni di euro, con una crescita del 23% rispetto al corrispondente periodo del 2018.

Con riferimento ai principali dati patrimoniali e finanziari, si segnala che la Posizione Finanziaria Netta del Gruppo (debitoria) è passata da 4,6 milioni di euro del 31 dicembre 2018 a 6,3 milioni del 31 dicembre 2019. La variazione nei 12 mesi riflette da un lato i flussi di cassa positivi generati dalla gestione e dall’altro gli impieghi per gli investimenti sostenuti, ivi incluso il pagamento effettuato a inizio 2019 di 1.15 milioni per i Vendor Loan derivanti dalle acquisizioni fatte nell’esercizio 2018.

In generale, i risultati in termini di ricavi, marginalità e cash flow trovano il loro fondamento nella scelta strategica della società, operata dalla fine del 2018, di accelerare la crescita dei ricavi ricorsivi, derivanti dai servizi più innovativi e scalabili (Digital As-A-Service) e conseguentemente di effettuare importanti investimenti in questa direzione. Gli effetti dell’accelerazione della nuova offerta si vedono già nei risultati di quest’anno. Nel 2019, i servizi più innovativi sono stati infatti venduti a 113 clienti. Per la precisione, nella Business Unit Demand Generation, l’offerta innovativa di servizi As-A-Service (ad abbonamento), ha generato vendite a 67 clienti per un valore di oltre 3 milioni di euro; nella Business Unit Advisory&Coaching, 46 clienti hanno comprato servizi ad abbonamento (in particolare nell’area Audit e Compliance), per un valore contrattuale su base annua di 1,3 milioni di euro.

La svolta e l’accelerazione verso un modello maggiormente incentrato sui servizi più innovativi ha per il momento limitato gli effetti della crescita dei margini, in quanto ha avuto come parziale conseguenza una riduzione dei ricavi derivanti dai servizi più tradizionali, meno strategici, e nel contempo una parziale duplicazione di spese su entrambe le aree di servizi, innovativi e tradizionali, con un temporaneo aumento dei costi necessari per l’adeguamento della struttura.

A questi effetti si somma anche un surplus di spesa sostenuto nel 2019 (pari a 380 mila euro) per i costi straordinari una tantum necessari a realizzare il piano di riorganizzazione e ristrutturazione deliberato a fine del 2018, in particolare della controllata ICT&Strategy, che ha previsto la cessazione dell’impiego di risorse non più coerenti con il nuovo modello di business.

Gli eventi principali dell’anno

Si riportano qui di seguito i principali investimenti sostenuti nell’esercizio per sostenere l’evoluzione del modello di business in ciascuna delle due divisioni del Gruppo.

In particolare, per l’unità di business Demand Generation: potenziamento del nuovo modello di servizi Digital Marketing & Sales Engine, che innova l’offerta dei servizi di marketing e lead generation, consentendo di passare da una logica di contratti una tantum ad una logica “as-a-service” continuativa nel tempo; sviluppo e integrazione delle piattaforme tecnologiche fondanti il modello della Demand Generation e dell’Engine (Content Management System, Customer Relationship Management, Marketing Automation, ecc.); rinnovo di siti e portali già attivi, e lancio di nuovi portali (BankingUp, RetailUp, AutomotiveUp, SmartMobilityUp) con l’obiettivo di potenziare il posizionamento online del Gruppo, anche a livello di SEO e Social; avvio di un nuovo progetto di Machine Learning, con l’obiettivo di analizzare i comportamenti degli utenti all’interno dei portali del Network per fornire i contenuti più pertinenti con i loro interessi (“Smart Reccomandation”).

Per l’unità di business Advisory&Coaching: avvio di nuove practice (Sport, eHealth, MarTech) e nuovi servizi (Blockchain, QHSE-Quality, Health, Safety and Environment, Cloud Transformation, Agile Organization, eccetera); progettazione e lancio sul mercato dei primi servizi ricorrenti di Advisory-As-A-Service, di durata annuale o pluriennale, in un’ottica di sottoscrizione con tariffazione periodica (come il servizio DPO-GDPR As-A-Service o CISO-Security As A Service); sviluppo e lancio sul mercato dei primi tool automatizzati, in logica Software As-A-Service, a supporto dell’attività di advisory (GRC360); sviluppo di piattaforme e di offerte di micro-learning (360DigitalSkill, FPA Digital School), con l’obiettivo di aiutare le imprese e le pubbliche amministrazioni a diffondere efficientemente ai propri dipendenti la cultura digitale e le conoscenze di base sull’innovazione digitale.

Inoltre, nel mese di novembre la società ha approvato la proposta di modifica delle condizioni e dei termini del piano di stock option Digital360 (“Piano”) presentata dal Consiglio di Amministrazione. La modifica approvata è nata dalla volontà della società di rafforzare, da un punto di vista organizzativo, le due business unit in cui si articola il Gruppo, prevedendo un piano di remunerazione ad-hoc per i relativi responsabili basato sull’attribuzione di opzioni il cui esercizio è legato a condizioni diverse da quelle inizialmente previste dal Piano, legate all’andamento del prezzo medio di mercato del titolo. In particolare, la deroga nelle condizioni di esercizio è legata alla permanenza dei manager e al raggiungimento di prefissate performance di redditività delle business unit che essi dirigono. Tale modifica, che vale esclusivamente per le opzioni non ancora assegnate alla data della delibera (pari a n. 500.000), oltre a rafforzare la fidelizzazione e l’incentivazione delle figure chiave del Gruppo, consente anche di conseguire un contenimento dei costi fissi connessi alla loro remunerazione. Sono rimaste invariate tutte le altre caratteristiche del Piano, ivi comprese tutte quelle concernenti le condizioni e i presupposti di attuazione.

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