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Digital transformation: ecco le preoccupazioni dei CIO

Il 93% afferma che la capacità dell’IT di massimizzare il valore per il business è ostacolata da troppe sfide, inclusa quella della collaborazione tra team IT e business

Pubblicato il 03 Feb 2021

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I modelli operativi IT tradizionali con team a compartimenti stagni e le molteplici soluzioni di monitoraggio e gestione si stanno dimostrando inefficaci nel tenere il passo con le architetture cloud native. Di conseguenza, i team perdono tempo combinando manualmente i dati provenienti da soluzioni disparate in uno sforzo reattivo per risolvere le sfide invece di concentrarsi sull’innovazione. E i CIO si preoccupano riguardo alla loro capacità di stare al passo con la trasformazione digitale.

È quanto emerge dai risultati presentati da Dynatrace dell’indagine globale condotta da Vanson Bourne su 700 CIO.

Guardando ai numeri si nota che l’89% dei CIO afferma che la trasformazione digitale ha accelerato negli ultimi 12 mesi e il 58% prevede che continuerà a farlo. In tale scenario, il 93% del campione vede che la capacità dell’IT di massimizzare il valore per il business è ostacolata dalle sfide, incluso che team IT e business lavorano in silos.

Il 74% dei CIO afferma di essere stanco di dover mettere insieme i dati di più soluzioni per valutare l’impatto degli investimenti IT sul business e il 40% che la collaborazione limitata tra i team BizDevOps complica la capacità dell’IT di rispondere rapidamente ai cambiamenti improvvisi delle esigenze di business.

Nello studio si legge poi che il 16% del tempo di un team IT viene speso in riunioni per identificare le cause e le soluzioni ai problemi. Questo problema da solo costa alle organizzazioni una media di 1,7 milioni di dollari all’anno a causa della perdita di produttività.

Inoltre, il 49% del campione afferma di avere dati e visibilità limitati dal punto di vista degli utenti sulle prestazioni dei servizi digitali.

Solo il 14% delle organizzazioni dispone di un’unica piattaforma che consente la collaborazione tra team e una reale comprensione dell’impatto sul business dell’IT.

E il 49% dei CIO afferma che i team IT e business lavorano in silos. Il 40% dei CIO riporta che la limitata collaborazione tra i team rende più difficile identificare la gravità di un problema e ridurre al minimo il suo impatto business complessivo.

Per alleviare il carico per l’IT ed evitare di estendere le risorse limitate oltre i propri limiti, le organizzazioni stanno adottando nuove pratiche che si basano sull’abbattimento dei silos: il 53% sta adottando BizDevOps, il 50% Autonomous Cloud Operations; il 47% NoOps.

“Poiché il ritmo della trasformazione digitale accelera – ha commentato Mike Maciag, Chief Marketing Officer presso Dynatrace – e i cloud moderni e dinamici introducono una complessità crescente, la pressione sui team per prendere decisioni basate sui dati e automatizzare le operation per fornire valore di business più rapidamente non è mai stata così alta. Tuttavia, la mancanza di collaborazione tra i team e l’accesso a un’unica fonte di dati in tutta l’organizzazione sta ostacolando la capacità dei team di BizDevOps di raggiungere questo obiettivo. Utilizzando dati disparati da più soluzioni di monitoraggio e analisi e aderendo a una visione ‘la mia parte funziona bene’, stanno sprecando centinaia di ore e milioni di dollari ogni anno, piuttosto che perseguire obiettivi aziendali condivisi supportati da precisi, insight olistici. Senza abbattere i silos tra IT, sviluppo e business, le organizzazioni non possono tenere il passo con il ritmo accelerato della trasformazione digitale. Fornire ai team una singola piattaforma di analisi e monitoraggio, radicata in un modello di dati comune e fornendo insight precisi e in tempo reale, porta a obiettivi condivisi e migliori risultati di business”.

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