5 azioni per un futuro migliore dopo il coronavirus

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5 azioni per un futuro migliore dopo il coronavirus

Pubblicato il 05 Mag 2020

di BestFit Point of View

Tutti noi impariamo, cresciamo, cambiamo. Questa evoluzione ci permette di adattarci al mondo esterno e agli stimoli, che provengono da esso. I “sentimenti forti”: gioia, dolore, amore, odio, paura sono i più importanti attivatori del processo di cambiamento.

Il punto fondamentale è il “contatto” tra la nostra personalità e il mondo esterno, i suoi vincoli e le sue opportunità. In quel determinato momento, attraverso i comportamenti, si creano le esperienze, fattore che crea il nostro cambiamento epigenetico.

Il Coronavirus, attraverso il sentimento della paura, ha imposto vincoli e restrizioni alle nostre personalità, mai avvenuti prima, costringendoci a esperienze nemmeno immaginate.

Ognuno di noi, attraverso la propria personalità, attiva comportamenti diversi dagli altri, che lo portano a esperienze uniche.

È proprio la nostra personalità che amplifica queste esperienze, rendendole fattore irreversibile del nostro cambiamento:

– Se la nostra personalità ci ha spinto e ci spinge a essere molto relazionali ed estroversi, probabilmente l’esperienza del lockdown sarà particolarmente stressante. E non vedremo l’ora di uscire e recuperare il “tempo perduto”.

– Se al contrario siamo introversi e solitari, il lockdown probabilmente verrà vissuto come una grande opportunità per stare con sé stessi e in fondo ci piacerebbe che la vita fosse sempre così.

– Se siamo rigidi, il nostro spirito di adattamento è limitato, per cui saremo in tensione sia al momento del lockdown sia in quello del rientro alla “vita normale”.

– Se invece siamo flessibili, saremo in grado di adattarci rapidamente alle diverse condizioni, anche a quelle più avverse.

Oggi le aziende devono tenere conto di quanto sta accadendo ai loro collaboratori e ai loro clienti, perché alla riapertura troveranno persone diverse da come le conoscevano, in alcuni casi quasi sconosciute.

Per le aziende diventa fondamentale “tornare a conoscere” sia i propri collaboratori sia i propri clienti.

Le aziende devono anche supportarli per consolidare il loro cambiamento ovvero per fargli comprendere cosa è accaduto in loro, dandogli gli strumenti necessari.

Alcuni suggerimenti per le aziende:

COLLABORATORI

  1. Cerca di conoscere la personalità di ognuno dei tuoi collaboratori. È necessario per capire come aiutarli nel cambiamento.
  2. Fai conoscere ai tuoi collaboratori come vedi la loro personalità, aiuta a instaurare un dialogo dialettico e forte e permettere ai collaboratori di comprendere meglio il perché di certi loro comportamenti.
  3. Una volta individuate le criticità/opportunità dai ai tuoi collaboratori gli strumenti necessari per riequilibrarsi e crescere: coaching, formazione, edutainment, dialogo, confronto, comunicazione, etc.
  4. Fai in modo che questo non sia solo un “episodio”, ma che diventi il normale modo di stare vicino ai tuoi collaboratori.
  5. La “formula magica”: ascolta, comprendi, restituisci, dialoga, dai empowerment.

Attenzione, non è una formula lineare, ma circolare. Si ripete spesso nella nostra vita: una fine è sempre un nuovo inizio.

CLIENTI

  1. Non perdere mai il contatto coi tuoi clienti, anche se la relazione fisica sarà sempre più sfumata; conoscere la loro personalità ti da due vantaggi: rimanere in contatto in modo “intelligente” e sapere quali strumenti e quali “toni di voce” usare per rafforzare la relazione con loro.
  2. Rendili partecipi dei loro tratti di personalità; li aiuta a rafforzare la consapevolezza di sé stessi e ad aumentare la percezione di relazione trasparente e paritetica.
  3. In questo modo saranno sempre più coscienti delle loro necessità: non essere push, ma pull.
  4. Il tuo brand, in questo modo, aumenta il suo contenuto sociale, orienta anche le altre tue azioni in questa direzione.
  5. La “formula magica” è: non vendere ma aiuta a capire cosa gli serve veramente.

Se funziona, ricordati che anche in questo caso, non è una formula lineare, ma circolare: keep in touch.

Eliano Lodesani

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