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Extreme Networks tra i big delle reti per data center

Con le più recenti acquisizioni, Extreme Networks fa un lungo balzo in avanti per rappresentare un fornitore di soluzioni end-to-end di connettività all’interno di ambienti che spaziano dall’edge ai campus, dalle LAN delle sedi aziendali fino al data center

Pubblicato il 17 Gen 2018

extreme network

MILANO – “Secondo la società di analisi Dell’Oro – dichiara Roberto Benedetti, Country Manager per l’Italia di Extreme Networks – nel giro di poco tempo la nostra azienda ha raggiunto la terza posizione nel mercato delle reti di trasporto dei dati con relativo software, dietro a Cisco e HPE/Aruba. Inoltre, per il terzo anno consecutivo, Gartner ci ha posizionato nel quadrante Visionary nel Magic Quadrant for Wired and Wireless LAN Access Infrastructure. Fino a poco tempo fa Extreme Networks era sinonimo soprattutto di reti campus: oggi siamo riconosciuti anche nei data center. Il nuovo posizionamento ci apre, fra le altre cose, grandi possibilità di cross-selling”.

A differenza dei maggiori competitor, spiega Benedetti, Extreme Networks si concentra sul trasporto dei dati (ovviamente, come richiesto oggi, con un approccio software-defined). Il marchio è nato nel 1996 in California, specializzandosi in switch ad alte prestazioni. Un passo fondamentale, nel 2013, è stata l’acquisizione di Enterasys, colosso operante negli switch, nei router e negli access point. Nel 2016 è stata la volta dell’incorporazione della business unit Wlan (Wireless area network) di Zebra, multinazionale famosa per sistemi e dispositivi di identificazione e trattamento di prodotti e persone. Ecco quindi, nel 2017, l’acquisizione delle attività di networking di Avaya (che si concentra ora su Unified Communications e contact center), e degli asset di data center networking di Brocade.

“Grazie a queste acquisizioni – continua Benedetti – Extreme Networks si è rafforzata in tre direzioni: hardware, software e cloud”. La prima vede un potenziamento dell’offerta, fra gli altri, degli access point, degli switch e dei router, da quelli per LAN a quelli fabric per i data center. L’area delle soluzioni software cresce negli ambiti analytics (ExtremeAnalytics, con funzionalità utili anche per l’Application Performance Management, APM, grazie alla possibilità di confrontare le latenze applicative con quelle di rete, per capire dove e in che cosa consistono i problemi), dell’automation (da segnalare il debutto, nella famiglia di prodotti, di WorkflowComposer di Brocade), del management e dell’orchestration (ExtremeManagement, Fabric Orchestrator, ecc.), della sicurezza e del controllo delle identità (ExtremeControl) e della network virtualization (Extreme Fabric Connect). Le architetture di rete possono essere implementate e gestite in modalità as-a-service (grazie alla soluzione ExtremeCloud) su cloud creati da partner del vendor. “Grazie ad API – conclude Benedetti – le nostre tecnologie possono essere utilizzate anche per integrare e gestire soluzioni di altri vendor, salvaguardando così gli investimenti già effettuati”.

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