Storage mainframe: più economico via cloud

Una soluzione di Ca Tecnologies permette di usufruire dei servizi cloud di Amazon per l’archiviazione e il backup dei dati in ambiente System Z. Una strada che per flessibilità operativa ed economica, con costi legati alle operazioni, interessa chi finora ha visto la sfida dei Big data come troppo onerosa per la propria infrastruttura.

Pubblicato il 11 Mar 2014

A fine novembre 2013, Ca Technologies ha presentato Ca Cloud Storage for System z, un’interessante soluzione tecnologica per abbattere i costi dell’archiviazione, del backup e del disaster recovery in ambiente mainframe Ibm. Come il nome fa capire, la proposta di Ca Technologies permette, facendo leva sulle funzionalità dei gateway Whitewater di Riverbed, di sfruttare i servizi cloud e precisamente quelli di Amazon Web Services (Aws) per lo storage dei dati gestiti dai System z. Con questo non solo si riduce il costo dello storage di seconda linea a una frazione di quello connesso all’uso di risorse proprie, ma si evita di dover ulteriormente investire in sistemi storage dedicati (non propriamente economici) per far fronte alla continua crescita dei dati. Se poi, anziché il normale servizio S3 (Simple Storage Service), ci si accontenta di Glacier, servizio sempre di Amazon che, a fronte di un tempo di recupero che può essere di qualche ora, costa solo pochi centesimi per Gb, si possono mandare in pensione anche le librerie a nastro, che oggi per funzionare a dovere richiedono una costante manutenzione.

Claudia Lucarelli, Program Director di Ca Technologies

Come ci dice Claudia Lucarelli, Program Director di Ca Technologies, “Ibm ha spinto e sta spingendo molto in termini di innovazione e funzionalità sulla piattaforma mainframe, con risultati di mercato che ne ripagano lo sforzo, e Ca Technologies, che da sempre vi ha creduto ed è un player storico del settore, la segue con un’offerta continuamente aggiornata e che, oltre ad essere l’unica alternativa a quella Ibm, in certi campi, come in area Linux, è forse ancora più estesa”. Quanto alle problematiche dello storage e del backup, l’idea che ha guidato la proposta Ca Technologies è stata dapprima quella di trovare soluzioni che permettessero di slegarlo dall’hardware mainframe, notoriamente costoso e poi, come passo successivo, “quella di andare dove sta andando il mondo, cioè verso il cloud”.

Per i vantaggi di flessibilità e soprattutto di riduzione dell’investimento, con lo spostamento della spesa dal conto-capitale al conto-operazioni, la soluzione di cloud storage di Ca Technologies di fatto può contribuire ad allargare il mercato mainframe verso la media impresa, un tipo di utenza cui la stessa Ibm sta puntando con i nuovi BC12 la linea System z entry-level (vedi Mainframe Ibm per la media impresa). Due annunci, quelli di Ibm e quello di Ca Technologies, quindi, che per quanto nati da diverse strategie e orientati a diversi fini potrebbero in realtà creare una sinergia che risulterebbe in un’apertura verso il basso del mercato, con beneficio anche per Ca Technologies, tradizionalmente presente nelle grandi realtà. “Ovviamente – replica Lucarelli – un’offerta cloud può essere per questi clienti molto interessante”. Tanto più che il vantaggio economico non si paga con una rinuncia sul piano delle prestazioni. “Secondo test che abbiamo svolto con alcuni clienti negli Stati Uniti – prosegue Lucarelli – per quanto riguarda i tempi di recupero dei dati la soluzione cloud risulta in pratica trasparente all’utente finale [non essendoci impatti sulle performance di recupero, l’utente non percepisce il fatto che lo storage sia in cloud nrd]. La tecnologia Riverbed permette di muovere i dati in modo ‘smart’ lasciandone molti nella cache (dell’appliance Whitewater – ndr) e di fatto il cloud funziona come un grandissimo disk array di uno storage gerarchico”.

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