L’It ridisegnato da Hp: un’analisi

All’Hp Discover 2014 di Las Vegas, tenutosi all’inizio dell’estate, il gigante di Palo Alto festeggia il 75esimo anniversario e mostra i segni di una ripresa trainata dalla divisione Enterprise: tanti gli annunci di soluzioni volte a costruire il nuovo indirizzo dell’informatica, sulla spinta di fenomeni come cloud, software-defined networking, big data. Dominano la scena delle novità i server Hpc Apollo e la nuova architettura denominata “The Machine” per il computing di domani. Ecco un’analisi delle strategie, tecnologie e prodotti presentati.

Pubblicato il 09 Set 2014

LAS VEGAS – Hp Discover 2014, convention annuale dell’Enterprise Group di Hp, apre le porte con una serie di annunci in ambito server, storage, networking e sicurezza, con nuovi prodotti e servizi pensati per supportare la transizione da sistemi It tradizionali, legacy e rigidi, verso un “nuovo stile” dell’Information technology, guidato dai nuovi modelli di converged infrastructure, cloud e software-defined data center.Notizia di primo piano, Hp fa il salto decisivo verso l’High-performance computing e presenta Apollo (vedi correlata "Apollo, l'Hpc secondo Hp"), una famiglia di server ad alte prestazioni che combina design modulare e tecnologie esclusive di raffreddamento ad aria/acqua. Ma il vendor si spinge oltre, in direzione del “New Style of It” (lo slogan che sintetizza la strategia della corporation volta a “svecchiare” l’informatica alla luce dei nuovi fenomeni tecnologici), svelando The Machine (vedi correlata dal titolo: "The machine, l'architettura del futuro"), una nuova architettura che, secondo il Ceo Meg Whitman, rivoluzionerà il modo di costruire computer.

Un decennio complicato: Hp is back?
Da questi annunci, si capisce che la società vuole decisamente voltare pagina: “Hp is back”, ripetono come un mantra i manager dell’azienda, Whitman compresa, alla platea di partner e clienti.

Meg Whitman, Ceo di Hp

Ma da cosa deve tornare indietro la multinazionale che proprio quest’anno festeggia il suo 75esimo anniversario? La Corporation sta ancora pagando lo scotto di un decennio caratterizzato da scelte strategiche quantomeno poco indovinate e dall’ingresso sul mercato di nuovi agguerriti competitor: dall’acquisizione di Compaq nel 2001 (Hp diventa il primo vendor di pc, ma la fusione è problematica soprattutto per la ridondanza di portfolio dei due brand) ai tagli del periodo 2005-2012; dal rapido turnover dei Ceo (nel 2010 Mark Hurd passa ad Oracle, subentra Leo Apotheker, numero uno di Sap, che dopo un solo anno cede alla Whitman, allora guida di eBay) alle acquisizioni ultramiliardarie di Eds, Autonomy e 3Com (alcune giudicate, dagli analisti, dal costo eccessivo); dal complicato ingresso nel mondo mobile al sorpasso subìto da parte di Lenovo come primo vendor di pc (avvenuto nel terzo trimestre 2012; nel 2013 le due aziende si sono contese il primato in un continuo testa a testa; nel secondo trimestre 2014 – ultimi dati Gartner – Lenovo si riconferma al 1° posto con un market share del 19,2% a livello mondiale, tallonata da Hp con il 17,7%).
La conseguenza è una crisi che ha visto il suo anno nero nel 2012, che l’azienda ha chiuso con una maxi perdita di 12,65 miliardi di dollari (anno su anno). Ne è seguito un 2013 sempre con segno negativo: i ricavi netti calano dell’8% nel terzo quarter 2013 (27,2 miliardi di dollari, -11% la divisione Personal Systems; -4% il Printing), ma nel trimestre successivo salgono a 29,1 miliardi di dollari (pur rimanendo in perdita del 3% rispetto allo stesso quarter dell’anno precedente); tutte le business unit sono al ribasso, anche se meno del previsto, ad eccezione della divisione Enterprise, cresciuta del 2% grazie al traino di server (+10%) e networking (+3%). Nel 2014 incominciano a farsi sentire gli effetti del piano di ristrutturazione quinquennale avviato nel maggio 2012 da Whitman: la chiusura dell’ultimo quarter (31 luglio) registra segnali di stabilità (ricavi netti + 1%) e di decisa ripresa per i segmenti Personal Systems (+12%) e server (+9%). L’attuazione del piano di ristrutturazione ha comportato un intervento molto pesante sui dipendenti dell’azienda che non si è ancora arrestato: ai 31.400 licenziamenti previsti, e già messi in atto, nello scorso maggio, infatti, l’azienda ha comunicato che se ne aggiungeranno altri 11-16.000 tra le fine del 2014 e il 2015.

Sull’Enterprise a suon di lanci e novità
A giudicare dal numero di annunci effettuati a Las Vegas, è chiaro che l’Enterprise è il cavallo di battaglia su cui il vendor scommette. In ambito storage, la principale novità riguarda il lancio di Hp 3Par StoreServ 7450, un array di archiviazione che fa scendere il prezzo delle memorie interamente flash a 2 dollari al gigabyte, grazie all’utilizzo di dischi allo stato solido (Ssd) commercial multi-level cell (cMLC ) da 1,9 TB ciascuno, con nuove funzionalità di deduplica inline e una disponibilità del 99,9999%.
Per facilitare la transizione al software defined networking, invece, il vendor ha presentato Hp Virtual Cloud Networking Sdn Application e la serie di switch Hp FlexFabric Datacenter 7900, che permettono di accelerare la virtualizzazione del datacenter e realizzare reti cloud sicure in pochi minuti.
Le novità riguardano anche i miglioramenti apportati a Hp OneView, la piattaforma software per la gestione del ciclo di vita di un’infrastruttura convergente Hp, e la sua integrazione con i ConvergedSystem 300 e 700, nonché Hp Datacenter Care Flexible Capacity, una nuova offerta pay-as-you-go della divisione Hp Technology Services (vedi riquadro nella pagina precedente), che permette un’esperienza di utilizzo paragonabile al cloud pubblico, con i vantaggi offerti dalle risorse It in-house.
Sul fronte sicurezza, invece, continua l’ampliamento del portfolio a marchio Atalla (che deriva dall’acquisizione di 3Com) e il focus è tutto intorno alle tecnologie di crittografia. Enterprise Secure Key Manager (Eskm) 4.0 è una soluzione completa che permette da un unico punto di generare, archiviare e gestire le chiavi di crittografia dati, con controllo degli accessi e senza compromettere le performance di sistema. Hp Atalla Cloud Encryption, invece, è stata pensata per semplificare la gestione delle chiavi in ambienti public, private e hybrid cloud grazie alla crittografia split-key, che permette di separare e combinare le chiavi durante il processo di cifratura. Infine, il software Hp Atalla Information Protection and Control (Ipc) protegge le informazioni a ogni stadio del ciclo di vita, applicando una crittografia persistente che segue i dati indipendentemente da modifiche e posizione.
Novità anche per Hp Helion, un portfolio di soluzioni per la creazione e gestione di ambienti ibridi. I lanci hanno riguardato: Helion OpenStack, una piattaforma cloud aperta a scalabilità orizzontale; la soluzione Helion Self-Service Hpc, una soluzione di private cloud modulare basata su Helion OpenStack, che fornisce un portale self-service alle risorse di computing; una piattaforma di sviluppo interoperabile basata su Cloud Foundry e integrata con Helion OpenStack; Helion Network, un “ecosistema aperto” di service provider interconnessi, che forniscono servizi cloud basati su Hp Helion.

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