Intervista

Mind-Mercatis: la governance del lavoro in team comincia dall’integrazione

La trasformazione digitale non può fare a meno dell’integrazione applicativa e organizzativa, oltre che degli strumenti per portare le informazioni dalla base a chi ha la responsabilità nel governo dei progetti o dell’impresa. Analisi e prospettive da un’intervista con Simone Avogadro, CEO di Mind-Mercatis

Pubblicato il 29 Giu 2018

Foto di Simone Avogadro

Nata nel 2008 come società di servizi per il business, quindi incorporata nel 2016 in LH System Management Group, Mind-Mercatis è una realtà che propone soluzioni e competenze per accelerare la trasformazione digitale, avvalendosi di strumenti a marchio Atlassian e Dell Boomi. “Il nostro impegno è aiutare la governance dei processi, attraverso l’integrazione applicativa e organizzativa – spiega Simone Avogadro, CEO di Mind-Mercatis -, affidandoci alle sinergie con System Management (società del Gruppo, ndr) per i progetti più impegnativi presso grandi clienti”. Ecco di seguito cosa Avogadro ha raccontato a ZeroUno in occasione di un recente incontro a Milano.

ZeroUno: Cosa correla la governance dei processi con l’integrazione?

Simone Avogadro: Il software e i servizi di fornitori diversi creano valore per l’impresa solo se quest’ultima detiene il governo dei processi. L’integrazione è alla base della governance perché permette di cambiare i componenti di cui non si è soddisfatti senza chiedere o dipendere da nessuno, cosa che richiede un proprio sistema di ticketing, di pianificazione e hub specializzati (come la piattaforma iPaas di Dell Boomi, ndr) per collegare o sganciare servizi con connettori sia verso l’on premise sia verso il cloud. I progetti di oggi devono essere veloci e i working report richiedono troppo tempo per essere compilati e validati. In progetti di poche settimane che coinvolgono più fornitori e team con centinaia di persone, i classici framework di supporto per le metodologie Agile di tipo Scrum o Kanban diventano inutili; è difficile capire se l’avanzamento non è quello previsto con impatti a catena, molto costosi. In questi casi la soluzione è nella disintermediazione, nell’uso di strumenti flessibili, come Atlassian, per integrare le informazioni utili alla visione di ciò che sta accedendo.

ZeroUno: Quali capacità deve avere un tool per il governo dei progetti di team?

Avogadro: Grazie al fatto di dare supporto sia ai team operativi sia a chi fa governance, le soluzioni Atlassian integrano le attività di base con la pianificazione, la valutazione sullo stato e l’avanzamento dei progetti. Chi sviluppa ha nelle mani uno strumento liberale ma strutturato per tenere conto delle attività in corso, chiuse o annullate. Questo permette di fornire dati affidabili in tempo reale a chi, dall’altra parte, vuol capire cosa accade su team costituito da centinaia di persone. Atlassian permette di valutare la qualità del software, il livello di parallelismo, i branch aperti ecc. È utile anche al di fuori degli ambiti di sviluppo software e IT, laddove ha senso il service ticketing.

ZeroUno: Con quali componenti software e di servizio lavora Mind-Mercatis?

Avogadro: Il nostro focus è sull’integrazione. Abbiamo esperienza nell’impiego dell’iPaas di Dell Boomi per l’esecuzione di processi automatizzati e usiamo gli strumenti Atlassian, a partire da Jira, per governare l’organizzazione. Con Atlassian lavoriamo da anni, abbiamo 5 tecnici certificati, siamo partner Gold e stiamo lavorando per diventare Platinum. Con Dell Boomi abbiamo l’obiettivo di diventare uno dei partner più importanti nell’area del Sud Europa. Siamo inoltre reseller di Jitterbit (strumento per integrazioni tra ambienti legacy e Saas, ndr) e abbiamo iniziato a lavorare con Quadient, per la gestione dei workflow nella comunicazione multicanale. Guardiamo anche a Dynatrace per la governance IT, per avere informazioni sull’impatto, a livello dei servizi all’utente finale, di guasti tecnici, rallentamenti di rete o saturazioni delle cpu.

ZeroUno: Alcune realizzazioni in cui siete stati coinvolti?

Avogadro: Abbiamo aiutato la riorganizzazione delle attività di progettazione e di controllo dei processi di sviluppo Vodafone Automotive (società di servizi telematici che nasce dall’acquisizione della Cobra di Varese, produttrice di antifurti satellitari. La società usa Jira per coordinare 300 persone dei propri team, ndr). In un’azienda (non citabile, ndr) del settore pneumatici abbiamo integrato il sistema di supply chain management con l’e-commerce. In precedenza i rivenditori usavano il telefono per conoscere disponibilità e prezzo dei prodotti e il tempo delle verifiche faceva perdere opportunità di vendita. Un altro progetto riguarda un cliente con milioni di utenti e la necessità di supportare i processi di modifica e cancellazione dati previsti dalle normative GDPR. Con iPaas può gestire le richieste in modo unificato, attuandole con i differenti linguaggi usati da database e applicazioni e, con Atlassian, i workflow degli operatori che eseguono manualmente i compiti non automatizzabili. Lo strumento permette di tracciare i tempi (GDPR prescrive un limite massimo di 60 gg) e i costi associati. Arca Enel, tra i più grandi fornitori italiani di servizi a dipendenti (Cral, ndr) usa Jira di Atlassian per gestire centinaia di microprogetti che vanno dalle convenzioni ai viaggi turistici, riuscendo anche in questo caso a stimare e consuntivare con precisione i costi.

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