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Le 4 direttrici di crescita di Retelit

L’azienda lavorerà per aumentare e bilanciare il fatturato generato da servizi per i data center aziendali, vendita di connettività wholesale nazionale e internazionale e i ricavi che saranno generati dal cavo sottomarino AAE-1, collegamento di 25mila km di fibra tra l’area del Mediterraneo con Middle e Far East, fino ad Hong Kong

Pubblicato il 27 Apr 2017

MILANO – Quasi 50 milioni di euro di fatturato, che indicano una crescita del 17,8% rispetto al 2015, un Ebitda (margine operativo lordo) pari a 14,6 milioni di euro e utili netti per 2,9 milioni di euro (quando l’anno precedente erano stati 0,2 milioni): questi i principali numeri del bilancio 2016 di Retelit, operatore italiano di servizi dati e infrastrutture, che si è appena chiuso. Risultati importanti, soprattutto in un mercato come quello nazionale che continua a risentire di un’ economia che non cresce, e che hanno consentito all’azienda di investire 35 milioni di euro per il potenziamento della propria infrastruttura.

Federico Protto, amministratore delegato e direttore generale di Retelit

“Due anni fa – ha dichiarato Dario Pardi, presidente Retelit – avevamo annunciato la strategia aziendale che prevedeva il consolidamento del mercato dei servizi di telecomunicazione wholesale e lo sviluppo dell’attività business e cloud. Posso affermare che Retelit ha raggiunto entrambi gli obiettivi: la quota dei ricavi generati dai servizi per i data center è ora assestata sul 13% del totale, un totale in decisa crescita rispetto a due anni fa che registra un incremento del 30%”.

Tra i servizi business che Retelit offre alle imprese, soprattutto alle realtà di media grandezza, vi sono: connettività garantita nell’ordine dei gigabit al secondo, servizi di VPN, soluzioni di housing, hosting e cloud all’interno della rete di 15 data center proprietari, tecnologie di carrier ethernet e rete OTN (Optical transport network) a bassissima latenza. Una proposta potenziata anche in seguito agli investimenti compiuti in ambito di tecnologie di iperconvergenza; inoltre a inizio marzo è stato annunciato che i clienti, grazie al virtual data center di Retelit, possono fruire dei servizi IaaS per la gestione di rete VPN, storage, connettività e sicurezza dei dati per un’offerta integrata, flessibile e scalabile.

Retelit, secondo il suo nuovo piano industriale che ha messo a budget investimenti per il quinquennio partito quest’anno pari a 90 milioni di euro, entro il 2021 punta a suddividere in quattro parti uguali il proprio fatturato nelle aree: servizi corporate, wholesale nazionale, wholesale internazionale (intendendo i ricavi riconducibili al business con gli operatori internazionali che offrono connettività in Italia) e i ricavi generati dal cavo AAE-1.

Il cavo sottomarino AAE-1

Posato da un Consorzio di 19 operatori, tra i quali Retelit, il cavo AAE-1 (figura) consente i collegamento di 25mila km di fibra in tecnologia di trasmissione a 100 Gbps tra l’area del Mediterraneo con Middle e Far East, fino ad Hong Kong. Retelit è proprietaria del data center di Bari tramite il quale il cavo sottomarino si collega alla rete terrestre aprendo un nuovo gateway della rete in Europa (dopo quello già operativo di Marsiglia in Francia e di Chania in Grecia).

“Stiamo lavorando per rendere operativo nelle prossime settimane – ha spiegato Federico Protto, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Retelit – il cavo sottomarino AAE-1. Le avviate operazioni di commercializzazione e la sottoscrizione del primo contratto con Bics (Belgacom International Carrier Services) ci stanno già confermando le potenzialità dell’investimento”.

Gli obiettivi di fatturato per il 2017 prevedono un aumento tra il 20% e il 26% con una crescita stimata superiore al 45% dal punto di vista della profittabilità operativa: “Soluzioni di big data analytics e IoT – ha concluso Pardi – devono inevitabilmente poggiare su una infrastruttura solida, nel momento in cui si assisterà a una massiccia diffusione di implementazioni di questo tipo nelle aziende, Retelit potrà rappresentare un partner tecnologico di riferimento per rispondere alle esigenze cloud e di connettività”.

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