L’Hybrid It come sinonimo di integrazione e di semplificazione della complessità infrastrutturale vive di tecnologia, ma anche di un nuovo approccio che i fornitori devono essere in grado di proporre alle aziende, uscendo dalla loro comfort-zone.
Di questo servizio fanno parte anche i seguenti articoli: | |
LO SCENARIO – Hybrid IT, passaggio obbligato per la Customer satisfaction | |
IL DIBATTITO – Sistemi informativi e line of business, come collaborare al meglio grazie all’Hybrid It |
“Oltre ad architetture abilitanti – ha dichiarato Federico Protto, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Retelit nel corso del recente Executive Dinner Hybrid It, il percorso verso la customer satisfaction, realizzato da ZeroUno -, servono competenze mirate, capacità di parlare il linguaggio del business del cliente e di capirne le reali esigenze proponendo soluzioni innovative, oltre che una costante affidabilità nel seguirne passo a passo il percorso di trasformazione, condividendo obiettivi e rischi di business”.
Un’impostazione strategica a cui Retelit affianca asset che le permettono di offrire supporto nell’erogazione di connettività e soluzioni in ottica cloud, guardando all’Ict as a service quale elemento chiave del modello di business per le imprese.
“Retelit vuole supportare i propri clienti nel percorso di digital transformation attraverso l’erogazione di servizi e soluzioni che sono alla base dei nuovi paradigmi infrastrutturali e applicativi verso cui il Cloud sta spingendo le aziende” ha aggiunto Protto.
In qualità di Hybrid Cloud Integrator, Retelit mette a disposizione delle aziende tecnologie abilitanti le logiche DevOps all’interno della propria offerta IaaS, PaaS e Virtual Data Center, facendo leva su:
- una rete in fibra ottica proprietaria che si estende per oltre 9.700 chilometri, collegando 9 Reti Metropolitane, 14 Data Center in tutta Italia e un ring paneuropeo con PoP a Francoforte e Londra;
- oltre 16.000 metri quadrati di spazi attrezzati e sicuri all’interno dei propri data center per soddisfare anche le esigenze di disaster recovery e business continuity;
- tecnologie innovative e flessibili che erogano servizi IaaS;
- competenze di analisi, architettura e sviluppo per la gestione e l’integrazione del software lifecycle management, la programmabilità dell’infrastruttura e l’utilizzo di piattaforme open;
- certificazione Uni Cei Iso/Iec 27001:2013 in conformità alla norma del sistema di gestione per la sicurezza delle informazioni, che si aggiunge alla certificazione per la qualità Uni En Iso 9001:2008.