Salvate l’utente di Pc, smartphone e tablet dalla criminalità online

Obiettivo: aumentare la consapevolezza dei rischi e aiutare gli utenti a prendere le adeguate precauzioni.

Pubblicato il 12 Dic 2012

È all’insegna di questo assunto la strategia di Norton, brand di Symantec nell’ambito della sicurezza per endpoint con le suite Norton 360 (protezione massima, disponibile anche in versione Multidevice), Norton Internet Security (avanzata) e Norton Antivirus (di base), recentemente rese compatibili con Windows 8 (il nuovo sistema operativo client di Microsoft che verrà ufficialmente lanciato il prossimo 26 ottobre).

Secondo Symantec, gli utenti finali sono ancorati al vecchio concetto di virus, mentre in realtà sono sotto il fuoco incrociato di una cybercriminalità che punta non “solo” a provocare danni ma a sottrarre loro denaro. Il 2012 Norton Cybercrime Report, rivela che ogni anno più di mezzo miliardo di persone è vittima di attacchi perpetrati online; inoltre, di questi, il 31% ha già subìto un attacco su un dispositivo mobile. Secondo la ricerca di Symantec, infatti, due terzi degli utenti di smartphone e tablet non hanno ancora implementato una soluzione di sicurezza su questi device.

La situazione rischia di essere ancora più grave in Italia (9 milioni le vittime dei cybercriminali nel 2011) dove il 65% degli utenti Internet adulti accede alla Rete anche dal proprio device mobile. Inoltre, per intuire quali sono i rischi che incombono ogni giorno su una parte significativa della popolazione italiana, si aggiunga anche l’innamoramento dei nostri connazionali per i social network: il 33% degli utenti Italiani di questi siti ha già subìto un attacco e il 36% di chi è iscritto a Facebook, Linkedin, Badoo, Viadeo e così via accetta richieste di amicizia da parte di sconosciuti. La malavita di Internet lo sa e infatti ha spostato la sua attenzione sui social network. Oggi, rivela ancora la ricerca, il 55% degli italiani è convinto di non essere al sicuro dietro la tastiera, ma ciononostante il 57% si limita a utilizzare sistemi di sicurezza di base. Il 53% degli intervistati, del resto, ha ammesso di non sapersi orientare davanti agli scaffali dei negozi che vendono soluzioni di sicurezza. È proprio il momento di creare consapevolezza e fare cultura.

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