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Modello SaaS: strumenti per definire le offerte di software a servizio



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Scegliere un modello Software as a Service significa investire in competenze e bilanciare costi e qualità con una cultura aziendale orientata all’innovazione. Solo così si può offrire un servizio tecnicamente avanzato ed economicamente sostenibile

Pubblicato il 6 giu 2024



Modello SaaS

Convertire prodotti software in un’offerta a servizio scegliendo un modello SaaS (Software as a Service) comporta un’evoluzione dal punto di vista operativo e gestionale, che offre alle aziende l’opportunità di ampliare la propria offerta, aumentare la soddisfazione dei clienti e generare un flusso continuo di ricavi sfruttando le opportunità offerte dal macro trend della servitizzazione.

Il modello SaaS crea economie di scala per entrambe le parti: se da un lato il cliente vede diminuire i costi e il carico operativo sui reparti IT dovuti alla pletora di servizi applicativi da conoscere, gestire e supportare in modo variamente approfondito, dall’altro il fornitore può contare su flussi di ricavi prevedibili e ricorrenti e investire nell’aggiornamento, nell’accrescimento e nel supporto del SaaS in modo agile, largamente centralizzato e in totale sicurezza. L’onere della gestione tecnica di installazione, aggiornamento e manutenzione del software si sposta dal cliente al fornitore del servizio, che opera da remoto attraverso piattaforme cloud, consentendo al primo di concentrarsi sulle core activities anziché sulle operations. La modalità di erogazione del software a servizio abilita inoltre un ciclo di evoluzione molto più rapido e data driven, che permette al vendor di iterare rapidamente l’evoluzione del software per mantenerlo competitivo e abilita il cliente a ricevere più frequentemente aggiornamenti software che ne moltiplicano, agilmente, le opportunità di innovazione e di creazione di processi più efficienti.

Tutto ciò implica la necessità di reinventare il proprio modello di business per adattarsi all’economia dei servizi e fare fronte alla complessità tecnica di costruire o modificare soluzioni software scalabili, sostenibili e cloud native. E per governare questo cambiamento servono cultura, competenze e strategia.

Bottega52 ha messo a punto un set di strumenti e di conoscenze che include processi di ottimizzazione di infrastrutture ed applicativi, servizi di gestione del rischio e della cloud governance, know how decennale sull’evoluzione dei modelli di business legati al software, per supportare il mid-market e i soggetti enterprise a realizzare efficacemente il proprio business a servizio nel loro specifico mercato” spiega Riccardo Cattaneo, CEO di Bottega52. “Abilitiamo i nostri clienti a creare, evolvere od ottimizzare la loro offerta di Software as a Service apportando processi, know how ed 10 anni di successi in questo ambito”.

Come si affronta la trasformazione di prodotti software in SaaS

Il passaggio da un modello di business tradizionale basato sulla vendita di licenze software a un modello SaaS prevede una revisione profonda e multidimensionale dell’approccio al mercato, e quindi una nuova strategia di generazione dei ricavi, insieme a cambiamenti sul fronte della ricerca e sviluppo, delle vendite, delle operazioni di servizio, della customer experience e del customer success.

“Il percorso inizia con la definizione di una strategia per la generazione di ricavi” spiega Cattaneo. “Seguono i progetti di migrazione, che possono variare nei ritmi e nell’assetto a seconda che si scelga una migrazione ‘lift and shift’ di applicazioni esistenti verso il cloud o una riscrittura completa dell’applicativo per sfruttare appieno i benefici del cloud”. Si può quindi optare per una transizione rapida, o strategie più graduali che mantengono in vita versioni parallele del prodotto, sia in cloud che on-premise, per incontrare le preferenze di diversi segmenti di clientela.

Oltre agli aspetti più tecnologici, sottolinea Cattaneo, la transizione SaaS comporta una evoluzione nell’assetto organizzativo dell’azienda, tale da riflettere la maggiore quota di ricavi generata dal servizio. Quest’ultima comporta necessariamente la capacità dell’azienda di organizzarsi intorno a processi potenzialmente per lei nuovi, quali, ad esempio, quelli dell’help desk applicativo o quelli legati alle pratiche DevOps/SRE/Platform Engineering che insistono sul perimetro applicativo e/o infrastrutturale.

La garanzia del servizio nel modello SaaS: ostacoli e soluzioni

In un’intervista recente, Riccardo Cattaneo, esperto nel campo del Software as a Service (SaaS), ha esplorato le sfide legate alla garanzia di servizio e agli accordi di livello di servizio (SLA), fondamentali nell’adozione del modello SaaS. Secondo Cattaneo, mentre le aziende cercano di migrare verso soluzioni basate su cloud, la definizione e la gestione degli SLA diventano cruciale per il successo di questa transizione.

Uno dei pilastri del SaaS è la garanzia del servizio offerto,” afferma Cattaneo. “Un SLA ben definito non solo stabilisce le aspettative chiare tra il fornitore e il cliente ma serve anche come una promessa di affidabilità e performance.” Questo accordo aiuta le aziende a mitigare i rischi associati al cloud computing, garantendo che il livello di servizio promesso sia mantenuto, con specifiche sanzioni in caso di mancato rispetto.

Tuttavia, la gestione degli SLA non è esente da sfide. “L’implementazione di SLA efficaci richiede una comprensione profonda delle capacità tecnologiche e delle necessità operative del cliente,” sottolinea Cattaneo. La resistenza al cambiamento interno e la preoccupazione per la sicurezza dei dati sono ulteriori ostacoli che possono complicare la negoziazione e l’adozione degli SLA.

Inoltre, Cattaneo evidenzia l’importanza della trasparenza e della comunicazione continua. “Per mantenere la fiducia del cliente, è essenziale non solo stabilire SLA chiari ma anche monitorare e reportare regolarmente le prestazioni rispetto a questi standard.” Questo processo assicura che qualsiasi problema venga identificato e risolto tempestivamente, minimizzando l’impatto sulle operazioni del cliente.

Concludendo, Cattaneo ribadisce che, sebbene le sfide esistano, con strategie adeguate e un impegno costante verso l’eccellenza nel servizio, il modello SaaS può offrire notevoli vantaggi alle aziende di mid-market. Le soluzioni offerte da partner come Bottega52, specializzati nella gestione del SaaS, possono facilitare questo passaggio garantendo che gli SLA siano non solo promesse, ma realtà concrete che sostengono la crescita e l’innovazione aziendale.

Competenze e tecnologie per una offerta Software as a Service sostenibile

Dal punto di vista tecnico, le aziende devono selezionare il giusto mix tecnologico in un panorama IT in rapida evoluzione, dove le competenze specialistiche sono sempre più richieste ma carenti sul mercato. La velocità con cui emergono nuove tecnologie richiede un impegno costante nell’aggiornamento delle competenze e nella revisione delle strategie di sviluppo per restare competitivi.

Inoltre, la gestione operativa sottintende investimenti significativi in competenze tecniche, infrastrutture e pratiche di sviluppo come le pratiche DevOps o quelle di Platform Engineering, affinché il software sia funzionale, efficiente e scalabile.

“La mancanza di competenze specializzate e l’elevato costo per acquisirle, unitamente alla necessità di mantenere elevati standard qualitativi nel servizio offerto, sono sfide significative” prosegue Cattaneo. “Ignorarle ha implicazioni costose, specialmente quando si intraprende un progetto SaaS senza la preparazione adeguata o senza la capacità di organizzare un platform team, capace di implementare tecnicamente il servizio e di garantirne la qualità a un prezzo unitario ottimizzato e scalabile, sopratutto verso il basso, all’inizio del ciclo di vita dell’investimento SaaS. Questo scenario si complica in un mercato dove l’accesso alle tecnologie è reso più ‘democratico’ e la capacità di sviluppare software e distribuirlo globalmente via Internet è alla portata di chiunque, amplificando la concorrenza. Senza un’adeguata efficienza operativa ed una progressività dei costi di gestione del SaaS è difficile proporre prezzi in grado di garantire un recupero degli investimenti iniziali adeguatamente rapido”.

Ne consegue che la capacità di bilanciare competenze specifiche e scelte tecnologiche con una cultura aziendale orientata all’innovazione diventano le chiavi per lo sviluppo di un servizio che sia tecnicamente avanzato ed economicamente sostenibile, adattato alle esigenze del mercato in cui l’azienda opera.

Convogliare il value stream aziendale in un modello SaaS

Bottega52 affronta queste sfide fornendo competenze specializzate e supporto tecnico per trasformare applicazioni esistenti in servizi SaaS scalabili e sostenibili, o per crearne di nuovi da zero garantendo la capacità di realizzare le aspettative del mercato in termini di prestazioni, sicurezza e innovazione.

“La nostra realtà conta su un’esperienza decennale nell’utilizzo di servizi cloud per la costruzione di software as a service erogati in contesti enterprise” spiega il CEO di Bottega52. “Abilitiamo i nostri clienti all’erogazione delle loro soluzioni software a servizio a livello globale, permettendo loro di servire realtà e audience multinazionali con prodotti altamente competitivi sul mercato internazionale.”

In questi ambienti, prosegue Cattaneo, “interviene la capacità di Bottega52 di generare innovazione e avviare il circolo virtuoso che massimizza e accresce la cultura organizzativa del cliente, soprattutto laddove il know-how aziendale costituisce un valore competitivo di cui liberare l’intero potenziale grazie a investimenti votati alla crescita e alla scalabilità.”

Una checklist per il modello SaaS

Per guidare imprenditori, CTO, CIO e team di sviluppo nel processo di sviluppo, lancio e gestione di una offerta SaaS, Bottega52 ha elaborato una SaaS checklist affinché sia possibile indirizzare adeguatamente elementi critici come la governance IT, la sicurezza, la gestione operativa, l’innovazione di prodotto, e la collaborazione.

“Non mancano i rischi, perché il servizio deve essere costantemente garantito, e il consumo delle risorse cloud deve essere sostenibile affinché il business sopravviva e prosperi. Occorrono poi corretti modelli di costo, che possano essere connessi a un’offerta che nasce per rispondere alle esigenze del mercato con un listino competitivo” spiega il CEO, che sottolinea come questi argomenti sono al centro dei più richiesti workshop offerti da Bottega52, per permettere alle aziende, e ai loro decisori, di valutare a fondo lo stato dell’arte e prendere decisioni sulla base di studi e documentazioni preparati ad hoc dal go to SaaS team di Bottega52.


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