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Intelligenza artificiale e macchine industriali: come cogliere la rivoluzione



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Continua serrato il programma Demo Experience di MADE Competence Center, il format di eventi che ha come focus quello di mostrare soluzioni tecnologiche disponibili sul mercato per utilizzare al meglio la tecnologia in fabbrica. La demo del 18 aprile, co-organizzata con i partner aizoOn, Brembo Solutions, Siemens e Zerynth si concentrerà nel raccontare le opportunità…

Pubblicato il 16 apr 2024



sensori

Come uno tsunami inarrestabile, l’innovazione portata dall’intelligenza artificiale e dalla Generative AI sta impattando qualsiasi settore, inclusa l’industria manifatturiera e di processo. Rimanere esclusi dalla rivoluzione significa rinunciare alla svolta competitiva, mettendo a repentaglio la sopravvivenza stessa del business.

Cavalcando il tema, MADE4.0, il centro di competenza italiano che supporta le imprese nella transizione digitale e sostenibile, organizza una Demo Experience coinvolgendo i partner aizoOn, Brembo Solutions, Siemens e Zerynth (qui il link per partecipare). L’obiettivo dell’evento, che si terrà a Milano il prossimo 18 aprile, è raccontare le opportunità e le esperienze delle PMI nazionali alle prese con l’artificial intelligence applicata alle macchine e agli impianti industriali.

Cavalcare l’onda della fabbrica intelligente

“La digitalizzazione – dichiara Massimo Giardiello, Industry 4.0 Projects Sales Manager di MADE – sta rivoluzionando il mondo manifatturiero, chimico e alimentare, trasformando radicalmente le modalità di produzione, trasformazione e distribuzione dei beni. Per i costruttori di macchine industriali, sistemi automatici e soluzioni di processo è tempo di cavalcare l’onda, cogliendo le opportunità tecnologiche emergenti, come Internet Of Things, realtà aumentata e virtuale, ma soprattutto artificial intelligence. Rimanere al palo è rischioso, perché significherebbe perdere terreno rispetto a una concorrenza sempre più globale e compromettere la competitività aziendale. Se i maggiori player internazionali continuano a investire nell’innovazione, le realtà più piccole non possono rimanere indietro”.

Come spiega Giardiello, il settore delle macchine industriali è attraversato da cambiamenti importanti. La servitizzazione, ovvero il passaggio dalla vendita del prodotto fisico alla fornitura di servizi, è una logica ormai consolidata. Il ricorso al gemello digitale per simulare virtualmente il funzionamento di un impianto o sistema, è sempre più frequente. I visori e gli strumenti di Augmented Reality trovano ampia applicazione nelle attività di manutenzione e troubleshooting. “Tuttavia – suggerisce il manager – il vero game changer è rappresentato dall’intelligenza artificiale, l’ambito tecnologico che attualmente raccoglie i maggiori investimenti nel settore in virtù dei suoi vantaggi competitivi”.

Come l’AI migliora le macchine industriali

L’AI infatti può migliorare la progettazione e il funzionamento delle macchine industriali sotto una pluralità di aspetti. “Innanzitutto – riprende Giardiello – l’artificial intelligence permette un decisivo aumento delle performance e dell’efficienza, grazie alle funzionalità analitiche e agli algoritmi per il controllo del movimento”. I sensori a bordo macchina infatti, raccolgono e trasmettono enormi volumi di dati verso i sistemi di intelligenza artificiale, che possono rilevare eventuali margini di ottimizzazione e quindi attivare le opportune regolazioni. Così si eleva la capacità produttiva dei macchinari, mentre si riducono i consumi energetici, le difformità e gli sprechi.

“Analogamente – aggiunge Giardiello – si ottiene un miglioramento della qualità, in termini di processo e di prodotto. L’intelligenza artificiale permette di individuare e correggere le difettosità, riducendo gli scarti e tagliando i costi. Insomma, consente di produrre quanto stabilito senza errori e sprechi, ma ottimizzando le risorse. Ciò ha chiaramente un impatto positivo sulla sostenibilità e sul raggiungimento degli obiettivi ESG aziendali”.

Sempre nella logica di efficientamento, rientrano le applicazioni di predictive maintenance: analizzando una serie di variabili e gli indicatori provenienti dal campo, l’artificial intelligence permette di identificare anomalie e pianificare interventi manutentivi, allungando il ciclo di vita e migliorando le prestazioni delle macchine.

Giardiello porta infine l’attenzione su un ulteriore vantaggio dell’intelligenza artificiale applicata alle macchine industriali: l’utilizzo di sistemi estremamente complessi anche da parte di personale non specializzato. “Qui – spiega il manager – entra in gioco la Generative AI, che fornisce assistenza virtuale agli addetti ai lavori”. Applicando modelli funzionali a una knowledge base multimediale, costruita grazie alle competenze maturate nel tempo dagli esperti, il sistema risponde alle domande dell’operatore fornendo istantaneamente know-how e suggerimenti in linguaggio naturale. “Trovano così spazio – sottolinea Giardiello – le logiche dell’Industria 5.0, che punta a rimettere l’uomo al centro della fabbrica, con le tecnologie a suo servizio”.

Contributi a fondo perduto per i progetti AI

Insomma, l’artificial intelligence applicata alle macchine industriali è una leva competitiva imprescindibile per qualsiasi operatore del settore. Ma come attivare progetti di successo? Un primo passo è affidarsi agli esperti.

“MADE4.0 – chiarisce Giardiello – è un Competence Center nato con l’obiettivo di supportare le aziende italiane, con un focus sulle PMI e finalizzare i progetti di innovazione e formazione nell’ambito dell’Industria 4.0. Le imprese interessate possono accedere ai servizi di MADE4.0, finanziabili tramite i fondi del PNRR, e avviare progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale.

La procedura è semplice e veloce: dopo un assessment iniziale, MADE Competence Center Industria 4.0 indirizza l’azienda verso la soluzione ottimale supportandola nella ricerca dei partner, che vengono selezionati tra la cinquantina di operatori aderenti all’iniziativa del Competence Center.

“L’azienda – precisa Giardiello – effettua quindi la richiesta di finanziamento a fondo perduto tramite il nostro sito, ottenendo una risposta per l’approvazione in meno di sette giorni lavorativi. In caso di esito positivo, il progetto viene avviato nel giro di poche settimane, con il supporto continuo dei nostri esperti”.

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