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L’It ibrido secondo Fujitsu

La vision e l’offerta del vendor per costruire un ponte tra ambienti privati e cloud pubblici

Pubblicato il 01 Feb 2017

Foto di Federico Riboldi

Il cloud ormai è una scelta obbligata per l’agilità dell’It a supporto del business; richiede quindi un approccio future proof, all’interno di un disegno organico. “Partire con il piede giusto – ha affermato Federico Riboldi, Business Program Manager, Marketing di Fujitsu Italia, durante il webinar di ZeroUno Come disegnare l’hybrid it: robusto, sicuro, agile– è fondamentale. Come? Il nostro approccio prevede: analisi dei servizi erogati dall’azienda e delle necessità It; amministrazione dei fornitori; revisione dei processi; definizione delle scelte tecnologiche”.

Di questo servizio fa parte anche il seguente articolo:

LO SCENARIO – Hybrid It, come ridisegnare sistemi informativi agili e robusti

Come sottolinea Riboldi, la capacità di orchestration è prioritaria in ambienti It complessi: “Tutte le applicazioni, indipendentemente da fornitore e modalità di erogazione, devono essere coordinate, mettendo a disposizione un servizio unitario. A tal fine, le soluzioni di orchestration devono includere la definizione di un sistema di compliance e policy, nonché l’ottimizzazione dell’esistente e delle scelte tecnologiche, garantendo controllo sugli aspetti finanziari”.

Federico Riboldi, Business Program Manager, Marketing di Fujitsu Italia

L’approccio si concretizza nella soluzione Cloud Service Management, che grazie al portale unificato, come un ponte tra Fast e Robust It, permette la gestione centralizzata delle risorse on-premise e multi-cloud. Ad esempio, consente di effettuare il provisioning delle risorse attraverso un catalogo di servizi centralizzato oppure di eseguire da un unico punto operazioni di backup, gestione delle identità, analisi su costi ed efficienza di componenti e fornitori, valutando la bontà complessiva del servizio reso agli utenti finali.

Scendendo nel dettaglio dell’offerta cloud, Fujitsu ha di recente introdotto la piattaforma K5, basata su open-stack, che permette l’integrazione tra la nuvola pubblica e gli ambienti It tradizionali. “La soluzione – ha spiegato Riboldi – poggia su tecnologie proprietarie e di terze parti e comprende servizi IaaS e PaaS, con l’opzione di cloud pubblico o dedicato e possibilità di customizzazione”.

Il tutto senza rischio di lock-in. La suite di UForge, che deriva da una recente acquisizione di Fujitsu, offre infatti diverse funzionalità per semplificare la gestione del cloud, come la migrazione tra diverse nuvole e lo switch tra ambienti di sviluppo e produzione.

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