“Non importa quello che accade, ma come si reagisce”: a Lazise spazio alla motivazione

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“Non importa quello che accade, ma come si reagisce”: a Lazise spazio alla motivazione

Come affrontare il tecno-stress? Come adottare comportamenti virtuosi, utilizzando al meglio le risorse senza sprecarle? Come essere davvero resilienti? Alla tre giorni sul lago di Garda, con Digital360Awards e CIOSummIT, ne parleranno ospiti d’onore fra cui il formatore Diego Parassole e l’atleta paralimpico Emanuele Lambertini

Pubblicato il 23 Set 2021

di Veronica Balocco

Senso di inadeguatezza e tecno-stress, incapacità di assumere comportamenti davvero virtuosi verso l’ambiente, frustrazione davanti agli ostacoli. Davanti alla pressione di una società sempre più connessa, esigente e ipertecnologica, ma anche bisognosa di sensibilità sostenibile e visioni lungimiranti, è facile cadere nel tunnel della sopraffazione emotiva e del disorientamento. Come uscirne? I consigli dei professionisti possono rivelarsi preziosi. Se poi a questi si uniscono gli spunti di un comico che, sulle tematiche della sostenibilità, si è fatto anche formatore, la strada inizia a farsi più semplice. E se al tutto si accompagna la voce ispiratrice di uno sportivo arrivato al suo traguardo con la forza della resilienza, ecco che il gioco è fatto.

La trasformazione digitale come strumento per costruire un futuro migliore

Il mix sarà la ricetta del piatto “laterale” più atteso alla tre giorni che a Lazise, dal 30 settembre al 2 ottobre, unirà per la terza volta la fase finale dei Digital360 Awards, il contest che premia le iniziative digitali in Italia, e il CIOsummIT, agorà delle principali associazioni dei CIO, sul filo rosso del tema conduttore “Il nuovo volto del digitale: inclusione, sostenibilità e diversity”.

“La Trasformazione Digitale – dice Luciano Gugliemi, già CIO e Presidente di CIO AICA Forum – è una vera e propria rivoluzione di senso, non guarda soltanto a come si fanno le cose, ma definisce cosa abbia senso fare in un contesto che vede nel digitale una trasformazione di persone, ambiente, economia e società. È anche, e soprattutto, uno strumento per costruire un futuro migliore e il futuro sarà per definizione migliore se sarà sostenibile complessivamente, a livello economico, sociale e ambientale. I CIO hanno il difficile compito di guidare istituzioni e aziende in questo percorso; per questo motivo trovarsi a discuterne assieme non solo è un valore ma una necessità!”

Gli spunti motivazionali e più prettamente filosofici della kermesse, voluta e organizzata da Digital360 con AISIS, AUSED, CIO AICA Forum, CIO Club Italia, CIOnet, FIDAInform e ASSI, si dovranno, in particolare, a quattro protagonisti: attesissimo, in chiusura della prima giornata, l’intervento di Diego Parassole, oggi in prima fila anche come formatore e storyteller di temi scientifici: a lui spetterà animare una parentesi ricca di risate e informazioni, fra battute e cronaca, realtà e finzione, per ragionare su sostenibilità, obsolescenza programmata dei prodotti e su come utilizzare al meglio le risorse senza sprecarle. Sabato 2 ottobre, in apertura parola all’atleta paralimpico Emanuele Lambertini, talento della scherma azzurra reduce dai Giochi di Tokyo 2021, che trasmetterà alla platea di oltre 140 CIO, ai quali si uniranno top manager e professionisti del mondo ICT, un messaggio dal senso profondo e attuale: “Non importa quello che accade, ma come si reagisce”. Gli faranno seguito, Erica Francesca Poli, Psichiatra e psicoterapeuta, che fornirà al pubblico “Considerazioni e consigli su come affrontare la situazione di forte tecno-stress che stiamo vivendo” e il vocal trainer Francesco Sorichetti, che nel suo keynote “darà voce ai CIO”, proponendo tecniche di comunicazione al tempo della digital transformation, utilizzando al meglio la propria voce.

Con questi interventi di sapore trasversale, la tre giorni di Lazise conferma la sua vocazione di evento dallo sguardo a tutto campo, capace di trasferire l’attenzione dalle tematiche più prettamente tecniche a quelle di stampo filosofico e formativo. Una capacità che la realtà del futuro richiede sempre più ai professionisti del business, quale essenziale ingrediente di una vision in grado di affrontare sfide ambiziose ma, al tempo stesso, profondamente complesse.

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Veronica Balocco

Laureata in Scienze della Comunicazione nel 2003, con una tesi sullo scenario del giornalismo online italiano dei primi anni Duemila, è giornalista professionista dal 2007. Per quasi un ventennio ha lavorato per il bisettimanale Eco di Biella, testata storica dell’Unione industriale biellese, seguendo il classico percorso curricolare, da collaboratrice esterna a redattore ordinario. Addetta alle cronache dai paesi, si è specializzata nel giornalismo di montagna, maturando esperienze anche nell’organizzazione di eventi, nei rapporti con la stampa per protagonisti di primo piano e nella scrittura di libri e articoli per riviste specializzate. Oggi lavora come freelance ed è l’unica biellese fra i Soci accademici del Gruppo italiano scrittori di montagna. Di tecnologie, innovazione e digitalizzazione delle imprese scrive da qualche tempo in virtù della collaborazione con il Gruppo Digital360, per il quale redige articoli in particolare improntati sui vantaggi della dematerializzazione e sulle soluzioni più innovative a favore del business. In questo quadro, collabora anche con ZeroUno proponendo articoli che applicano la tecnica dello storytelling al racconto di un mondo in costante evoluzione.

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