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Sostenibilità al centro ai Digital360Awards: la voce di Caritas e Banco Alimentare

“Il nuovo volto del digitale: inclusione, sostenibilità e diversity” è il tema della tre giorni che riunisce per la terza volta la fase finale dei Digital360 Awards, il contest che premia le iniziative digitali in Italia, e il CIOsummIT, agorà delle principali associazioni dei CIO. Al centro della scena, anche la voce di testimoni “in prima fila”: Luciano Gualzetti, direttore della Caritas Ambrosiana, e Giovanni Bruno, presidente Fondazione Banco Alimentare Onlus

Pubblicato il 20 Set 2021

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La sostenibilità? Una leva di sviluppo ormai imprescindibile. Anche Digital360 e CIOSummIT prendono atto del mondo che cambia. E per aggiungere il proprio tassello al dibattito, dedicano il grande evento che riunisce per la terza volta la fase finale dei Digital360 Awards, il contest che premia le iniziative digitali in Italia, e il CIOsummIT, agorà delle principali associazioni dei CIO, a Il nuovo volto del digitale: inclusione, sostenibilità e diversity. L’appuntamento è in programma a Lazise (VR) dal 30 settembre al 2 ottobre, con un ricco e variegato menu: tre giorni di innovazione, festa, cultura e spunti di riflessione con una platea di oltre 140 CIO ai quali si uniranno top manager e professionisti del mondo ICT.

“La parola sostenibilità – afferma Enrico Parisini, CIO di Conserve Italia e Presidente ASSI – sottintende la misura delle grandezze che la definiscono, per esempio il footprint. Gestire la sostenibilità significa attivare azioni che riducono l’impatto ambientale delle nostre attività, per esempio, la riduzione dei consumi di energia. L’efficacia delle azioni per una migliore sostenibilità introduce la necessità di monitorare le grandezze coinvolte per esempio la misura dei consumi di energia in tempo reale. Tutto questo sta diventando molto importante, le tecnologie digitali sono disponibili per fare questo sono parte della transizione 4.0: i CIO assieme ai direttori delle operation se ne devono fare carico. Parlare di sostenibilità senza attivare i processi che la misurano e la realizzano è solo manifestazione di intenti“.

Un’organizzazione sociale sempre più inclusiva: gli interventi di Caritas Ambrosiana e Banco Alimentare

La nuova frontiera del business, quella che strizza l’occhio al benessere delle persone e dell’organizzazione sociale in senso sempre più inclusivo, sarà dunque al centro delle riflessioni che animeranno l’evento, organizzato per dar modo alla giuria di CIO italiani di premiare i migliori progetti delle varie categorie tecnologiche. In un susseguirsi di momenti eterogeni, dai confronti tecnici agli angoli fitness, sino ai keynote motivazionali, alle ispirazioni sportive e alle risate con i comici della tv, il capitolo conclusivo dell’happening supportato da Digital360 e AISIS, AUSED, CIO AICA Forum, CIO Club Italia, CIOnet, FIDAInform e ASSI spingerà anche il tasto del futuro sostenibile.

Nella prima giornata Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana, affronterà ad esempio il tema delle Nuove povertà: una criticità che questo organismo pastorale, nato per promuovere la testimonianza della carità nell’arcidiocesi di Milano, conosce da vicino e in modo diretto ormai da decenni. Forte di questo punto di vista privilegiato, Gualzetti analizzerà le “contraddizioni di una società dove si allarga la forbice tra ricchezza e povertà”, sviscerando le opportunità a portata di tutti di “offrire un contributo per ridurre questo gap” e fare in modo che i poveri e gli invisibili di oggi non siano gli stessi di domani.

Di corporate responsibility e governance in senso più stretto discuteranno invece alcuni CIO, sollecitati dagli stimoli delle giornaliste di Digital360 Patrizia Fabbri e Alessandra Zamarra. Per loro, il confronto verterà su come inclusione e diversità possono concretizzarsi in percorsi ed esperienze che rendono le aziende più sostenibili

Venerdì primo ottobre, nuovo spunto di riflessione sulla tematica con Giovanni Bruno, presidente Fondazione Banco Alimentare Onlus. Banco Alimentare è la non-profit che si occupa della raccolta di generi alimentari e del recupero delle eccedenze nella produzione agricola e industriale, e della loro redistribuzione a strutture caritative sparse sul territorio: sulla scorta di questa esperienza, inaugurata nell’ormai lontano 1989, Bruno rifletterà su Redistribuire per includere: una risposta ai bisogni alimentari, nutrizionali e di inclusione sociale.

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