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Inclusione e diversity in azienda: l’importanza di una strategia precisa

Al centro della tre giorni di Lazise, che unirà la fase finale dei Digital360 Awards e CIOsummIT, riflessioni e dibattiti sul business del futuro: fra i temi, la centralità delle policy inclusive nei team IT e nelle aziende in generale, i nuovi modelli organizzativi che, garantendo maggiore flessibilità, garantiscono una maggiore inclusione

Pubblicato il 22 Set 2021

inclusione

Inclusione, sostenibilità e diversity. Se è possibile individuare un denominatore comune ai principali indicatori del successo di un’organizzazione, è qui che bisogna guardare. Ma in che modo? Con quali strategie? Sarà a Lazise, sul lago di Garda, dal 30 settembre al 2 ottobre, che si formuleranno le risposte. Il grande evento, voluto e organizzato da Digital360 con AISIS, AUSED, CIO AICA Forum, CIO Club Italia, CIOnet, FIDAInform e ASSI, che, in quei giorni, riunirà per la terza volta la fase finale dei Digital360 Awards, il contest che premia le iniziative digitali in Italia, e il CIOsummIT, agorà delle principali associazioni dei CIO, metterà infatti al centro della scena proprio le nuove frontiere sostenibili e responsabili dell’innovazione, sul filo del tema conduttore “Il nuovo volto del digitale”.

Al cuore dell’argomento si punterà fin dalle prime battute della tre giorni, che miscelerà innovazione, festa, cultura e spunti di riflessione di fronte a una platea di oltre 140 CIO ai quali si uniranno top manager e professionisti del mondo ICT. Nella prima giornata Patrizia Fabbri, Direttrice di ZeroUno, e Alessandra Zamarra, giornalista di Digital360, stuzzicheranno infatti i CIO la centralità delle policy inclusive nei team IT e nelle aziende in generale, i nuovi modelli organizzativi che, garantendo maggiore flessibilità, garantiscono una maggiore inclusione. Ci si confronterà su percorsi ed esperienze per aziende più sostenibili.

Inclusione e diversità nella strategia aziendale

Inclusione e diversità non possono essere concetti lasciati al caso o a qualche sporadica iniziativa, ma devono invece essere parte di una strategia precisa ed efficace. Data poi la relazione molto stretta tra progettazione di tecnologia inclusiva e team inclusivi e diversificati, policy adeguate si rivelano preziose anche per lo sviluppo di prodotti e soluzioni non discriminanti.

“Nel nostro ruolo di responsabili ICT delle Aziende del Paese abbiamo acquisito le conoscenze per maneggiare i nuovi paradigmi (cloud, Big Data, AI, IoT…) che costituiranno l’architrave delle strategie di evoluzione aziendale del prossimo futuro”, afferma Massimo Rosso, CIO di Rai e Presidente CIONet. Che prosegue: “Per abilitare la cosiddetta transizione digitale dovremo però interrogarci su come mitigare il rischio che ci si limiti a inserire queste nuove tecnologie nei vecchi processi di lavoro. La sfida riguarderà la realizzazione di una ‘infrastruttura immateriale’ che permetta di standardizzare i dati e ridisegnare i processi, anche con l’obiettivo di semplificare la ragnatela di norme e poteri amministrativi sedimentati negli anni, che rischiano di rendere la trasformazione digitale lenta e complicata. Sarà quindi necessario investire nel capitale umano, in un contesto dove l’invecchiamento della popolazione è contestuale all’accelerazione del progresso tecnologico. La Società dell’informazione e dell’Industria 4.0 – prosegue Rosso – dovrà affrontare grandi sfide: diseguaglianze sistemiche, incertezze geopolitiche, sicurezza informatica, cambiamento climatico; scenari complessi che, per essere compresi, richiederanno ‘senso critico’ e ‘capacità di giudizio’, che non potranno derivare dalla sola abilità a esprimere degli OK o dei ‘pollice verso’. Non sarà sufficiente investire unicamente nell’alfabetizzazione informatica e nella capillare diffusione delle infrastrutture informatiche, ma dovremo dare ‘nuovo senso’ alla istruzione e formazione continua, fondamento di un nuovo ‘progetto umano’. Il nostro ruolo continuerà a cambiare, come continuamente avvenuto negli ultimi 40 anni, e dovremo inevitabilmente assumerci nuove responsabilità”.

Sul tema il pubblico ascolterà anche la voce, venerdì 1 ottobre, di Silvia Rapallo, Global Telecommunications Leader di Egon Zehnder, che parlerà di sostenibilità, inclusione e diversity quali “elementi di valutazione di una leadership tecnologica” e come aiutino ad attrarre nuovi talenti.

Il tutto accenderà i riflettori, tramite la diretta esperienza dei protagonisti, sulle evidenze operative di un approccio che, al di là delle statistiche, si sta facendo sempre più cruciale nella costruzione di un business proiettato al futuro.

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