Intelligence, integration, integrity: le 3 “I” di Information Builders

Cloud, mobile e social sono tre “rivoluzioni” che, secondo José María García-Soto, vice president e amministratore delegato di Information Builders Italia, faranno da acceleratori alla business intelligence/business analytics alla quale è bene prepararsi senza trascurare l’integrazione dei sistemi e l’integrità dei dati.

Pubblicato il 30 Ott 2012

MILANO – Secondo le ultime analisi di Gartner, le attività core dell’It e le priorità per il 2012 e i prossimi anni sono e saranno focalizzate in aree “business oriented”, in grado cioè di garantire ritorni non tanto sul piano tecnologico quanto su quello di redditività, competitività, produttività dell’azienda. Oltre al contenimento dei costi dell’It, i Cio, infatti, dicono di essere fortemente focalizzati su tre ambiti precisi: analytics e business intelligence; tecnologie mobile; cloud computing (fonte Gartner).

José Marìa-Soto, vice presidente e amministratore delegato di Information Builders Italia

“Si tratta di tecnologie che vanno tutte in un’unica direzione, quella del servizio al cliente, inteso sia come cliente interno dell’It (gli utenti aziendali) sia come cliente esterno (consumatore, partner, fornitore, ecc.)”, commenta José María García-Soto, vice presidente e amministratore delegato di Information Builders Italia, che incontriamo a margine del Summit 2012, la user conference aziendale che dopo Madrid e Londra ha fatto tappa a Milano lo scorso ottobre. “L’Italia non brilla, in questo momento, per competitività e innovazione nelle classifiche internazionali. Tuttavia, per quanto attiene all’adozione della business intelligence si classifica al quarto posto, dopo Inghilterra, Francia e Germania (dati Gartner). Non solo: il tasso di crescita (+13,3% tra il 2010 e il 2011) è uno tra i più alti registrati in Europa e questo è sintomatico di quanto le aziende necessitino di maggiori e migliori informazioni per ritrovare nuova competitività, proporre nuovi servizi, rivedere i modelli di business, insomma, migliorare le performance aziendali”. Ed è proprio in quest’ambito che gioca la sua partita Information Builders. La società ha aperto la sede italiana nel 2011 e, secondo quanto ci racconta García-Soto, il primo anno di attività è stato “incredibilmente proficuo”. “Quest’anno risentiamo anche noi della stagnazione degli investimenti ma crediamo che siano in atto alcuni importanti trend di impatto diretto sulla business intelligence e sul più ampio concetto di analytics: cloud, mobile e social. Tre vere rivoluzioni che accentuano oggi più che mai l’importanza delle informazioni, della loro disponibilità e fruibilità sempre e ovunque e della loro fondamentale analisi per decisioni di business più efficaci, che si basino su dati oggettivi”.

Roberto Mariotti, direttore tecnico di Information Builders Italia

È questa la vista d’insieme che spiega anche la tipologia d’offerta della società, illustrata da Roberto Mariotti, direttore tecnico della sede italiana: “Noi non offriamo ‘semplici’ soluzioni di business intelligence ma una piattaforma completa che integra sì funzionalità di Bi ma anche strumenti più evoluti di business analytics, Big analytics e performance management, puntando sul massimo livello di integrazione tecnologica e di integrità dei dati”.

Per meglio chiarire come si articola la proposta dell’azienda, Mariotti spiega le 3 “I”, Intelligence, Integrity, Integration, dalle quale scaturiscono le soluzioni tecnologiche che compongono la piattaforma ma che possono essere implementate anche singolarmente: “Intelligence identifica l’offerta nell’ambito della business intelligence e performance management. La parte di Integrity fa riferimento alle soluzioni che garantiscono l’integrità del dato, la sua univocità, qualità, consistenza e coerenza (parliamo infatti di soluzioni di data quality, master data management e data governance). Infine, Integrazione, indispensabile per garantire la perfetta interoperabilità tra sistemi (ovviamente anche con quelli presenti in azienda) ma, soprattutto, tra dati provenienti da database e fonti differenti.

“L’Integrazione è la parte fondamentale per assicurare analisi real-time (integrando dati provenienti da più fonti e in formati differenti), oggi ancora poco diffuse ma cui le aziende stanno iniziando a guardare con estremo interesse”, riflette e conclude García-Soto.

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