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TXT e-Solutions, come modernizzare la data protection e dimezzare i tempi di backup

Il Gruppo, che fornisce soluzioni software di ingegneria, ha adottato Cohesity DataProtect per accelerare le operazioni di backup e disaster recovery, ottenendo maggiore efficienza e risparmi economici

Pubblicato il 14 Giu 2023

sicurezza

La complessità degli ambienti multicloud, l’esplosione del volume di dati e l’impennata del rischio cyber esigono tecnologie moderne per la protezione del patrimonio informativo aziendale. Una sfida che Cohesity affronta proponendo soluzioni innovative per il data management, attraverso un pacchetto onnicomprensivo di funzionalità e servizi per la gestione delle informazioni in ambienti distribuiti ed eterogenei.

Il caso di TXT e-Solutions, presentato da Cohesity alla stampa, rappresenta un esempio di applicazione pratica di un passaggio da soluzioni tradizionali per il backup a una piattaforma olistica, che mira a consolidare le principali funzionalità di protezione dei dati in un unico punto, coprire l’intero ecosistema IT aziendale e abbattere i silos.

La crescita aziendale e le esigenze di data management

Fondato nel 1989 e quotato nel segmento STAR della Borsa Italiana, il Gruppo TXT fornisce soluzioni software di ingegneria e impiega attualmente circa 1.300 professionisti qualificati. Con quartiere generale a Milano, opera tramite oltre 15 filiali in Italia, Germania, Regno Unito, Francia, Svizzera e Stati Uniti.

Nel corso del tempo, il Gruppo ha intrapreso un importante percorso di acquisizioni, incorporando diverse società e aumentando la gamma dei servizi e dei prodotti offerti. Attualmente, è impegnata per consolidare la presenza nei settori Aerospace, Aviation, Defense, Industrial, Telco, Government e Fintech.

Per supportare un piano di sviluppo ambizioso, lo scenario IT è diventato inevitabilmente più intricato, soprattutto alla luce delle numerose operazioni M&A (Mergers and Acquisitions) e delle conseguenti attività di integrazione.

Come traspare dal racconto di Azamat Uzhangaliyev, Head of IT di TXT, il Gruppo si ritrova a fare i conti con due fattori ad alta complessità di gestione: innanzitutto, la crescita esponenziale dei dati e, non da meno, gli obblighi derivanti dalla quotazione in Borsa. Basti pensare che TXT deve amministrare e proteggere un patrimonio di informazioni che ha raggiunto all’incirca gli 80 terabyte e che aumenta di 10 terabyte su base annua. In quanto società quotata, inoltre, non può permettersi tempi di inattività che incidono direttamente sui profitti.

Il cambio di passo per modernizzare la data protection

Nel 2021, quando è stata avviata l’iniziativa di una profonda trasformazione infrastrutturale in ottica di iperconvergenza, la sfida consisteva dunque nell’adottare una strategia coerente per fronteggiare la rapida crescita aziendale, aumentando la scalabilità e l’agilità dei sistemi IT per andare a migliorare anche la gestione delle informazioni.

Il Gruppo cercava una soluzione unica per il data management, che si adattasse all’architettura in essere, distribuita su ambienti multivendor. L’infrastruttura della multinazionale infatti è gestita secondo un modello ibrido e software-defined. I principali carichi di lavoro sono ospitati on-premise (TXT dispone di un datacenter in colocation situato in provincia di Milano e di una seconda struttura in Germania per i workload locali), mentre alcune applicazioni cloud-native risiedono sulle nuvole pubbliche di Microsoft Azure e AWS.

“Avevamo bisogno di una soluzione – sottolinea Uzhangaliyev – che ci permettesse di modernizzare i processi di gestione delle informazioni, ma soprattutto di accelerare le operazioni di backup e disaster recovery, riducendo la complessità e la perdita dei dati”.

Il cambio di passo è stato effettuato adottando la tecnologia DataProtect, inclusa nella piattaforma Data Cloud di Cohesity, andando a sostituire la piattaforma esistente a marchio Veeam.

Da sottolineare che TXT era cliente di Cohesity dal 2018 e che oggi si affida al vendor per le soluzioni di backup e ripristino, disaster recovery, file and objects, sfruttando quasi tutte le funzionalità di protezione offerte a portafoglio.

Tutti i vantaggi, dal backup veloce alla riduzione dello storage

La multinazionale, dichiara il manager, ha così ottenuto una maggiore scalabilità e flessibilità, nonché una maggiore facilità di gestione amministrativa affidandosi a un unico fornitore per la gestione dei dati.

“Il tempo necessario per eseguire un backup giornaliero – racconta Uzhangaliyev – è stato ridotto dalle 32 ore, quando era in uso la soluzione legacy, alle attuali 12 ore. Un backup completo di 48 terabyte di dati dal data center principale viene oggi eseguito in 12 ore, mentre un backup incrementale della stessa infrastruttura in due ore. Anche i tempi di recovery si sono ridotti da 72 ore a sole tre ore”.

Secondo le dichiarazioni rilasciate, TXT è in grado di ripristinare completamente una macchina virtuale da 2 terabyte in 50 minuti e di trovare un file in mezzo a 80 terabyte di dati in 60 secondi.

“Grazie a Cohesity – precisa Uzhangaliyev – abbiamo dimezzato i tempi per il backup e ridotto di quasi il 25% lo spazio di storage occupato dalle informazioni, sfruttando anche tecniche di deduplica e compressione. Inoltre, la nuova soluzione è economicamente più conveniente”. Un altro vantaggio è relativo all’incremento dell’efficienza e della produttività: il tempo dedicato alla gestione dei processi di protezione dei dati infatti è diminuito addirittura del 25%.

L’importanza di soluzioni moderne e in evoluzione

“Le tecnologie legacy per la gestione delle informazioni – interviene Albert Zammar, Regional Director Southern Europe di Cohesity – non sono più adatte a supportare i moderni ambienti IT che puntano sempre più verso l’iperconvergenza, ovvero il passo successivo alla virtualizzazione. Servono soluzioni di data management dedicate, che possono gestire gli upgrade in modo continuativo, senza fermare le macchine virtuali”.

“Molti vendor si sono seduti: dopo avere lanciato la loro soluzione, non si sono preoccupati di evolvere” aggiunge Manlio De Benedetto, Director System Engineering SEMEA di Cohesity, sottolineando l’urgenza di piattaforme moderne e onnicomprensive, che non solo permettano di eseguire il backup ma centralizzino la gestione di tutto il ciclo della cybersecurity.

Insomma, con un panorama della sicurezza informatica a tinte fosche (secondo le statistiche riportate da Cohesity, ogni 39 secondi si verifica un attacco informatico e ogni giorno vengono violati 30 mila siti web) i vendor non possono permettersi il lusso di rimanere fermi al palo.

Come dichiara Zammar, gli attacchi stanno diventando sempre più sofisticati e il backup diventa una componente strategica fondamentale, su cui si sta concentrando l’interesse delle imprese.

“Per Cohesity, che è attiva in Italia con oltre un centinaio di clienti e quasi una ventina di persone – prosegue il Direttore Regionale – è un momento molto felice e stiamo raccogliendo l’attenzione da parte delle aziende. Abbiamo seminato bene e il mercato ci sta dando ragione”.

L’innovazione rappresenta la stella polare del vendor, che dichiara di guardare con entusiasmo e solerzia alle ultime frontiere tecnologiche. In questa ottica vanno letti gli annunci recenti di rafforzata partnership con Microsoft.

Le novità vertono sostanzialmente in due direzioni: l’integrazione tra le soluzioni dei due vendor (ad esempio, DataProtect oggi è compatibile con Microsoft Sentinel, la piattaforma cloud-native per la gestione delle informazioni e degli eventi di sicurezza) e la disponibilità dei Cohesity Cloud Services su Azure, la nuvola del colosso di Redmond.

Anche l’intelligenza artificiale rappresenta uno dei nuovo terreni di esplorazione per Cohesity, che ha già dichiarato l’attuazione di iniziative per portare il potenziale di OpenAI nel campo della cybersecurity. L’obiettivo è fare progredire la sperimentazione dell’intelligenza generativa applicata al campo della threat detection, del rilevamento delle anomalie, della classificazione delle minacce e così via.

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