Citrix assicura la business continuity di Monclick, ecco la soluzione adottata

Project Informatica ha adottato NetScaler di Citrix per il proprio sito Monclick, per assicurare robustezza dell’infrastruttura e, in particolare, una politica efficace di bilanciamento di carico e di ridondanza dei server

Pubblicato il 30 Mar 2017

Monclick ha scelto la tecnologia di Citrix per assicurare business continuity alla propria infrastruttura.

Monclick (di proprietà di Project Informatica) è infatti un negozio virtuale – che rivende prodotti informatici ma anche elettrodomestici, giochi e telefonia – per sua natura quindi sempre aperto; dunque ha tra le sue esigenze primarie: la robustezza, l’essere always on e l’essere performante, anche attraverso il bilanciamento di carico. In particolare, Monclick aveva proprio l’esigenza di preservare una politica efficace di bilanciamento di carico e di ridondanza dei server.

Nello specifico, l’architettura di Monclick è organizzata su diversi server read-only, ovvero i database server che ricevono le richieste di risorse da parte degli utenti che navigano; a questi si aggiungono poi diversi web server.

“È qui che entra in gioco Citrix – ha affermato Marco Mazzoleni, System Engineer di Project Informatica – e la sua soluzione NetScaler: sia i server read-only che i web server, infatti, beneficiano di un bilanciamento basato su algoritmi complessi che verificano lo stato dei server e delle applicazioni mediante NetScaler di Citrix, soluzione che si è distinta per la sua modularità, le sue capacità tecniche e la facilità di implementazione”.

La struttura ragiona sulla ridondanza completa dei sistemi, a livello di storage, di database server e così via. Ci sono due nodi ridondanti e bilanciati in un’ottica attivo-attivo: i nodi sono entrambi attivi e bilanciano il carico e, nel momento in cui dovesse esserci un problema a uno dei due, l’altro continua a essere operativo senza soluzione di continuità. Al crescere del traffico, Monclick non ha finora sperimentato disservizi e l’esperienza dell’utente non sembra essere stata penalizzata.

“L’altro elemento molto importante per noi – ha continuato Penzo – è che anche i bot benefici, in particolare gli spider dei motori di ricerca, in primis Google, non rilevino un peggioramento delle performance. Pertanto il bilanciamento di carico, insieme ad altre soluzioni tecnologiche e strategie applicative, assolve anche al compito di facilitare il crawling di Google.”

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