Gruppo Bassilichi, una monetica dalla vista lunga

Un approccio multivendor, fondato su accordi di commercializzazione non esclusivi con i maggiori operatori nazionali ed internazionali e “competenza software” hanno permesso al Gruppo Bassilichi di sviluppare soluzioni a valore aggiunto per il settore bancario e per la Pubblica Amministrazione.

Pubblicato il 22 Giu 2011

Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi”. È Marcel Proust, citato all’Unione Industriali di Sassari da Leonardo Marras, presidente dal 1986 di Krenesiel, divenuta Krene col suo ingresso nella divisione sviluppo software del Gruppo Bassilichi, con Flavio Canepa direttore generale dedicato. Il 2011, 25° anno di attivitá di Krene, vede la partecipazione Bassilichi salire all’85%, col restante 15% al Banco di Sardegna.
Così “i nuovi occhi” con i quali gli 89 specialisti del ramo Monetica, chioschi e servizi multicanale sicuri del Gruppo Bassilichi si ridispiegano fra Sassari, Cagliari, Bologna, Siena, Roma e Palermo sono quelli di “Centro di competenza Nazionale per il Software di Monetica, con concentrazione di competenze e dichiarata ambizione di proporsi non come semplice fornitore di prodotti e servizi, ma come partner unico con processi perfettamente integrati con quelli del proprio cliente”, commenta Leonardo Bassilichi (nella foto a sinis

tra), direttore generale di Bassilichi Spa (presente con il fratello Marco – nella foto a destra), amministratore delegato di Bassilichi) “e capace di sviluppare e promuovere soluzioni a elevato valore aggiunto per il settore bancario e per la Pubblica Amministrazione”. Perché “competenza software” gli fa di nuovo eco il presidente Marras, “vuol dire ormai competenza funzionale e disegno dei processi integrati per la monetica, in campo bancario, Pa e farmaceutico”. Cioè direttamente Business technology, direbbe Forrester.

Sì perché, per stare sul Finance, i chioschi (gli Atm o da noi familiarmente i Bancomat) presuppongono “quattro ambiti processuali con ciclo di vita iterativo: le banconote, i dispositivi, i software che permettono le operazioni, le telecomunicazioni e dunque una cruciale gestione predittiva, con impatti sui circuiti logistici costantemente da preordinare”. Già, vien subito da pensare, la gestione predittiva è il “fronte caldo”, ma anche un’opportunità per le banche italiane impegnate a ridurre i costi del circolante, che le vede detentrici di un non invidiato primato europeo (penalizzante ultimamente anche per chi preleva propri soldi allo sportello). Non casualmente una terza industry, la Sanità, è stata citata quale utente di soluzioni di monetica del Gruppo Bassilichi. Era presente quale “testimonial” della Bundes Pharmaceutical Industry (Bpi), un’Associazione non profit con qualcosa come 260 aziende farmaceutiche tedesche aderenti, Sandra Wallik, Project Leader per i servizi di “farmaco vigilanza” che fornisce un data base comune con informazioni di “reazioni avverse” e servizi riconducibili alla monetica già a 80 aziende aderenti entro il 2011. La gara per “la soluzione più cost effective ed user friendly” è stata vinta dall’applicazione Ares di Krene, Gruppo Bassilichi. E in Italia non avremmo interessi simili? Certo, ma la risposta tradisce una qualche frustrazione nei confronti di un mercato più chiuso e prigioniero degli interessi di grandi player.
Bassilichi Group ha comunque una marcia in più, ci dice in conclusione Leonardo Bassilichi, il suo tradizionale approccio multivendor, fondato su accordi di commercializzazione non esclusivi con i maggiori operatori nazionali ed internazionali, integrati in modo da raggiugere massima funzionalità ed elevate economie di scala. Il che in definitiva lo abilita come interlocutore unico per la Monetica, senza dipendenze da rapporti commerciali con fornitori diversi”.

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