Business continuity: nei data center virtualizzati si fa così

I dati sono l’asset più importante per la competitività delle imprese. Sempre più aziende si pongono il problema di come ottenere i minori tempi di ripristino delle applicazioni e dei contenuti più importanti in caso di interruzione dei servizi. Oggi servono strumenti nuovi. Se ne è parlato in un recente webinar organizzato da ZeroUno in collaborazione con Veeam, Cisco e Pres

Pubblicato il 24 Gen 2017

10656 Massimo Ficagna

Oggi i dati, complici anche gli sviluppi di fonti non tradizionali (e-commerce, social network, Internet of Things – IoT o Internet of Everything, mobile e wearable device, etc) conoscono una crescita esponenziale. Informazioni e applicazioni devono essere sempre disponibili, e quindi essere messe in sicurezza, con moderne soluzioni di backup e recovery, Business Continuity e Disaster Recovery.

Di questo servizio fa parte anche il seguente articolo:
IL DIBATTITO – Data protection e performance d’accordo per il digital business

Di queste problematiche, nonché di efficaci soluzioni tecnologiche in grado di affrontarle, si è parlato nel corso del Webinar “Data protection: come garantire sicurezza e prestazioni ai data center in ambienti virtualizzati”, di recente organizzato da ZeroUno in collaborazione con Veeam, Cisco e Pres. L’evento è stato moderato da Arianna Leonardi, Giornalista ZeroUno, mentre al tavolo dei relatori sono intervenuti: Massimo Ficagna, Senior Advisor degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, che ha fornito uno scenario di inquadramento delle tematiche approfondite poi da Andrea Borella, Systems Engineer, Veeam e Davide Cattoni, Product Sales Specialist Data Center, Cisco, che hanno presentato alcune risposte tecnologiche alle esigenze argomento della discussione. Cosimo Rizzo, Sales Engineering Manager del system integrator Pres, ha illustrato invece un caso concreto, quello della società finanziaria Investindustrial, in cui sono state implementate con successo soluzioni congiunte Cisco-Veeam.

Massimo Ficagna, Senior Advisor degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano

“In questo contesto di richiesta di applicazioni e infrastrutture sempre più agili a supporto del business – ha sottolineato in apertura del Webinar Arianna Leonardi – molte aziende si chiedono come gestire un’eventuale contrapposizione fra esigenze di velocità e flessibilità, da una parte, e policy e sistemi di protezione dei dati (come, appunto il backup) dall’altra”. Fatta salva l’impossibilità di fare a meno di “funzionalità di fault tolerance, backup e recovery e business continuity – ha osservato Ficagna – oggi l’attenzione delle aziende si è focalizzata sulla necessità di capire quali sono i tempi di ripristino accettabili a fronte dell’interruzione di un servizio, quanti dati ci si può permettere di perdere in caso di fault, e quanto spendere per la business continuity”. Ecco quindi, ha aggiunto il Senior Advisor degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, “che richiamano sempre maggiore attenzione parametri quali Rto (Recovery Time Objective) e Rpo (Recovery Point Objective), non solo in generale, ma anche in funzione di singole applicazioni o tipi di informazioni”. Il tutto a fronte anche di budget It che non crescono in modo altrettanto esponenziale come i dati.

Soluzioni moderne di Business Continuity: snapshots, replica e deduplica – fonte: presentazione di Massimo Ficagna

Ecco quindi emergere dal mercato la domanda di tecnologie innovative e di competenze in grado di gestirle in funzione degli obiettivi di business: “Gli utenti – ha ricordato Rizzo – si rivolgono ai system integrator che sanno interpretare le loro esigenze e progettare soluzioni adeguate. Investindustrial è una società di circa 120 persone che opera nell’ambito finanziario e aiuta le aziende ad espandersi all’estero attraverso partnership strategiche. Investindustrial, in altre parole, rappresenta una piattaforma di competenze, conoscenze e capitali che necessita di un’infrastruttura di alta affidabilità e di backup in grado di ridurre al minimo i downtime. Nel progettarla, oltre a perseguire l’obiettivo della Business Continuity, abbiamo mirato anche a garantire le maggiori facilità d’uso e automazione dei processi possibili a beneficio del personale It”. Per la realizzazione di questo disegno Pres ha scelto di affidarsi a soluzioni congiunte Cisco-Veeam.


Un’alleanza tecnologica per l’availability del nuovi data center

Veeam e Cisco hanno stretto un’“alleanza tecnologica” all’insegna dell’availability delle applicazioni e dei dati in un periodo in cui le imprese, di ogni dimensione, sono alle prese con un’It Transformation che mira a renderle competitive in un contesto di digitalizzazione del business. In questo periodo, in Italia, i due vendor sono impegnati a presentare i frutti di questa collaborazione attraverso due soluzioni basate sull’architettura Unified Computing System (Ucs) di Cisco.

Le due soluzioni si basano rispettivamente su un sistema convergente (Cisco Ucs Mini) e su un ambiente iperconvergente (Cisco HyperFlex). Ucs Mini è un package all-in-one, con uno chassis di 6U che contiene server rack, storage (Emc, Netapp o Nimble Storage), un sistema di interconnessione fabric (Ethernet e Fibre Channel) e software di management unificato (Cisco Ucs Management 3.0). La soluzione supporta hypervisor Vmware V-Sphere o Microsoft Hyper-V e invia snapshot storage a una Cisco Veeam Appliance Backup Appliance su cui è installato il software Veeam Backup & Replication Server.

Cisco HyperFlex, pensato per ambienti Vmware, fa leva su tutte le componenti della Veeam Availability Suite, incluse – oltre a Backup e Replication, anche Explorers and Instant Recovery (per il ripristino ad alta velocità della virtual machine, Vm).

Cisco Appliance for Veeam sono disponibili in diverse configurazioni e con differenti software Veeam, da Veeam Backup & Replication a Veeam Availability Suite Enterprise Plus.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 4