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Ambienti SQL Server: 5 tendenze da tenere sott’occhio nel 2019

Ambienti SQL Server in evoluzione. Anche perché Microsoft si sta preparando a rilasciare la versione 2019 del database relazionale più diffuso di sempre. Includendo Big Data Management, containerizzazione open source e cloudificazione spinta

Pubblicato il 02 Ago 2019

Ambienti SQL Server

Ambienti SQL Server che cambiano, per adattarsi sempre meglio allo sviluppo delle tecnologie ma anche alle esigenze del business. A distanza di meno di due anni dal lancio dell’edizione 2017, infatti, Microsoft è pronta a rilasciare SQL Server 2019. Big data management e funzionalità di analisi, che erano i due macro temi funzionali annunciati già nella versione beta, oggi sono disponibili in modalità anteprima e fanno ragionare gli esperti su trend e ulteriori sviluppi.

La distribuzione e la gestione di grandi moli di dati saranno al centro dei processi di pianificazione di questi ambienti. Ma, come sottolineano gli esperti, dal punto di vista operativo non è questo l’unico cambiamento previsto nel corso di quest’anno. Diamo un’occhiata ad alcune delle principali tendenze che gli amministratori dei database SQL Server (DBA) e, in generale, tutti gli sviluppatori possono aspettarsi nel 2019.

1) I Big Data… stanno diventando SQL Server data

Oggi le aziende impiegano spesso una combinazione di dati relazionali strutturati e di dati non relazionali solitamente non strutturati o solo semi strutturati. L’esigenza, in molti casi, è di consolidare tutte queste informazioni per impostare la reportistica ed effettuare analisi secondo criteri di tipo multidimensionale.

È chiaro dunque l’intento di Microsoft di voler puntare all’integrazione di un big data management avanzato negli ambienti SQL Server 2019. Oltre ad aumentare il numero di fonti esterne a cui può accedere il proprio software di virtualizzazione dei dati PolyBas, il database relazionale nel suo aggiornamento oggi permette agli utenti di creare cluster di dati anche di grandi dimensioni. Dietro alle quinte della tecnologia di SQL Server, infatti, lavora il motore di Apache Spark in combinazione con Hadoop. Questi add on aiuteranno le organizzazioni a integrare nei loro ambienti le più moderne tecnologie di elaborazione dei dati così come tutte le applicazioni potenziate dall’Intelligenza Artificiale.

Ambienti SQL Server 2019 caratteristiche
Le caratteristiche salienti di SQL server 2019

2) Ambienti SQL Server su Linux

Allo stato attuale, SQL Server su Linux non è ancora molto diffuso rispetto a quello su Windows. Dal punto di vista evolutivo, però, gli esperti ritengono che l’ambiente open source sarà un altro capitolo importante su cui sarà incentrata l’edizione 2019. Microsoft, infatti, sta mettendo a disposizione degli sviluppatori e degli amministratori di database tutte le funzionalità disponibili nelle versioni di Windows anche per Linux, incluso il nuovo supporto per la replica dei dati e le transazioni distribuite nonché il proprio software di apprendimento automatico tramite Microsoft Machine Learning Services.

Come aggiungono gli osservatori, SQL Server su Linux, per altro, potrebbe essere un’opzione più economica per molte aziende rispetto sia alla sua controparte Windows che al Database Oracle.

3) I vantaggi della containerizzazione

Nel 2019 aumenteranno le aziende interessate alla containerizzazione dei propri ambienti SQL Server. I contenitori Docker, di fatto, consentono implementazioni di SQL Server non solo facili ma anche veloci. In pochi secondi gli sviluppatori possono avviare nuove istanze di SQL Server containerizzate e complete di database. Questa è un’opzione che sta rivelandosi sempre più importante da quando le organizzazioni, adottando processi DevOps, hanno esigenze di integrazione e implementazione a ciclo continuo.

New call-to-action

4) Kubernetes negli ambienti SQL Server

Il proliferare di SQL Server containerizzati comporterà, di conseguenza, la necessità di saperli governare. Molte organizzazioni si sono orientate su Kubernetes, strumento open source di orchestrazione e gestione dei container. La novità è che questo strumento è diventato una parte importante di SQL Server 2019. La versione Linux della nuova versione consente agli utenti di creare una disponibilità Always On per SQL Server utilizzando contenitori gestiti da Kubernetes, per fornire una più robusta modalità di configurazione ad alta disponibilità e con maggiore affidabilità rispetto al supporto di failover delle istanze di containerizzazione di SQL Server 2017.

5) Migrazione in cloud del database relazionale

A dispetto del fatto che gli amministratori di database non ambiscano al cloud, la migrazione degli ambienti di SQL Server sulla nuvola, da qui ai prossimi anni, sarà una certezza. Questo perché il cloud offre vantaggi in termini di costi e scalabilità che sono difficili da ignorare. In generale, i principali freni alle varie implementazioni cloud continuano a ridursi, in modo particolare per tutti quegli utenti che lavorano con gli ambienti SQL Server.

Microsoft ha adottato un modello di sviluppo cloud-first in base al quale le nuove funzionalità di SQL Server vengono testate e implementate nel relativo Database Service in cloud di Azure SQL prima di essere rilasciate on premise. La maggior parte delle funzionalità di Transact-SQL, infatti, ora è completamente supportata negli ambienti SQL Server, database SQL di Azure incluso. Microsoft ha affermato che la versione di Managed Instance del servizio cloud lanciata alla fine del 2018 può eseguire applicazioni SQL Server pregresse senza la necessità di dover apportare alcuna modifica. Inoltre, sia SQL Server 2017 che 2019 dispongono di funzionalità cloud ibride integrate che possono estendersi su istanze di database locali e in cloud.

Big data management e non solo

La crescita dei dati sarà un fattore dominante da qui agli anni a venire. Oggi la maggior parte delle aziende si trova ad affrontare una crescita dei dati senza precedenti. Diverse organizzazioni hanno adottato diverse soluzioni per far fronte all’onda montante delle informazioni. C’è chi si limita ad acquistare più spazio di archiviazione e chi invece si attrezzando, scegliendo sistemi di storage più efficienti che supportano la memoria flash, la deduplicazione dei dati e la compressione così come le impostazioni ibride del cloud in cui i dati e le nuove applicazioni raramente accessibili vengono trasferiti su cloud storage a costi inferiori. Indipendentemente dal costo, la gestione della memoria dovrebbe essere un elemento top-to-go per gli amministratori dei database in ambiente SQL Server. E lo è ancora ancor di più se le organizzazioni pianificano di utilizzare le funzionalità di Big Data Management in SQL Server 2019.

Per tutti questi motivi gli esperti suggeriscono ai manager IT di aggiornare le proprie competenze sugli ambienti SQL Server. Le nuove funzionalità presentate nella versione 2019 richiedono un cambiamento non solo del modo di pensare ma anche del modo di approcciare sia il database relazionale che la tipologia di dati in esso contenuti. In conclusione, è fondamentale imparare a utilizzare al meglio le tecnologie Microsoft nella loro continua evoluzione per garantire che gli ambienti di SQL Server possano soddisfare tutti i requisiti aziendali, nel loro costante cambiamento.

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