Almaviva: “DevOps è il futuro che è già presente”

Nell’attuale contesto competitivo che richiede lo sviluppo rapido di applicazioni, l’approccio DevOps è la metodologia chiave per traghettare le imprese verso la digital enterprise. Se ne è discusso nell’evento organizzato dall’azienda a Roma insieme ad alcuni partner

Pubblicato il 27 Ott 2016

L’approccio DevOps, basato su una maggiore collaboration tra i team di sviluppo e le It operation, rappresenta un tassello basilare della digital enterprise nell’attuale contesto competitivo caratterizzato da un’economia che si fonda sulle applicazioni, una app economy, come viene ormai comunemente definita. Ed è alla metodologia DevOps che Almaviva ha dedicato lo scorso 24 ottobre un evento al Maxxi di Roma, realizzato in collaborazione con i partner CA Technologies, Cisco, Ibm, OutSystems e RedHat.

Nunzio Calì, Vice Direttore Generale Direzione Operations IT Almaviva

“La metodologia DevOps è il futuro che è già presente, per questo era importante farsi promotori di un’occasione di confronto tra esperti e operatori del settore – ha dichiarato Nunzio Calì, Vice Direttore Generale Direzione Operations IT Almaviva – L’obiettivo è abilitare, accelerare le performance attraverso l’integrazione dei processi di sviluppo delle applicazioni e delle operation, mettere l’intera filiera IT al servizio del business per le aziende e la PA”.

La collaborazione collettiva parte dall’utente e coinvolge tutta la filiera It

Agilità operativa, continuità dell’erogazione e collaborazione tra team sono le parole chiave di questo paradigma in cui Dev (development) e Ops (operations) sviluppano software e portano sul mercato prodotti e servizi sfruttando le logiche della condivisione e della collaborazione collettiva per attività di progettazione, di testing e di rilascio delle soluzioni applicative, sia in ambienti tradizionali che cloud.

Calì ha quindi specificato: “Si parla di collaborazione collettiva perché nel DevOps è fondamentale coinvolgere l’utente, dal fornitore al partner al consumatore, nel costruire nuovi prodotti”.  Come ha osservato Stefano Mainetti, Ceo PoliHub Politecnico di Milano, nell’era della consumerizzazione dell’It, il consumatore è già pronto a usare applicazioni e strumenti digitali di ogni tipo e sono le aziende, in una sorta di rovesciamento delle parti, a doversi mettere al passo e portare al mercato ciò che il mercato già chiede. “Le imprese hanno abbracciato ormai il paradigma dell’Agile, ma le operations posso diventare il nuovo collo di bottiglia con il rischio di rallentare il business mentre il mercato va velocissimo”, ha affermato Mainetti. “La pianificazione end-to-end, nonché la collaborazione su tutta la supply chain, sono fondamentali”.

DevOps è anche una metodologia “che rende la filiera IT completamente seamless e funzionale tanto al business quanto agli utenti finali”, ha indicato Giuseppe Conigliaro, Responsabile Software Engineering & Technology Innovation di Almaviva. Si tratta di un nuovo modo di gestire la domanda, erogando proprio quei servizi e prodotti che il mercato chiede, quando il mercato ne ha bisogno, grazie alla capacità di essere non solo veloci e snelli, ma anche di incorporare gli input dell’utente per “costruire la soluzione specifica sulle esigenze del cliente”, ha detto Antonio Parisi, Responsabile SW Governance di Almaviva. La base resta: sviluppo e operation si devono parlare abbattendo ogni divisione verticale che di fatto rallenta il passaggio alla delivery.

La soluzione AlmaToolBox

Si tratta di un obiettivo da perseguire con un mix di tecnologie, processi e cultura, ovvero persone.

Almaviva ha messo a punto una soluzione ad hoc per l’ambito DevOps, AlmaToolBox, che offre un mix di metodologie, strumenti It e interventi di Change Management, rivolta ad aziende private e amministrazioni pubbliche. Questo modello si adatta alle specificità di realtà diverse e le segue passo dopo passo lungo il cammino verso l’implementazione del DevOps.

AlmaToolBox si avvale anche degli strumenti It di aziende partner di Almaviva, come hanno illustrato Fabrizio Tittarelli, Cto Italy di Ca Technologies,  Luca Mattii, Data Center & Virtualization Sales, Cisco Italia, Ferdinando Gorga, Bluemix Evangelist & DevOps Consultant di IBM, Francesco Campana, Regional Manager Continental Europe di OutSystems, e Antonio Leo, Manager Alliance Channel & Territory Leader di Red Hat nella tavola rotonda presieduta da Francesco Barbieri, Cio Direzione Operations di Almaviva.

Collaborazione tra team, velocità e al tempo stesso attenzione potenziata su qualità del prodotto finale e sulla sicurezza di prodotti e servizi, che deve essere by design o embedded, sono i pilastri del DevOps secondo i big dell’Ict; l’obiettivo è fornire strumenti tecnologici che diventano strategia per permettere alle aziende di acquisire una capacità di erogazione senza soluzione di continuità (continuous delivery), di abbracciare la app economy e servire ogni tipo di piattaforma mobile. Il cloud è un prezioso alleato, che sia on premise o pubblico, ma il DevOps è una combinazione di molti strumenti tecnologici, dall’automazione della produzione al testing agile, dall’integrazione dei database fino all’innovativo low-code development.

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