Business continuity e governance nel mirino di Achab

Il distributore porta sul mercato italiano due nuove soluzioni: Autotask Endpoint Management per la governance automatizzata di macchine e dispositivi e Datto con funzionalità di backup e recovery, che sfruttano anche il cloud

Pubblicato il 16 Ott 2015

Come si diventa un distributore a valore in grado di aiutare le piccole e medie imprese nel processo di digital transformation? Quali sono gli ingredienti per differenziarsi in un mercato sempre più dinamico e competitivo? Il management di Achab, società da oltre 20 anni specializzata nella distribuzione di soluzioni software (26 persone all’attivo, 25.000 clienti in Italia, una rete di 1.600 rivenditori qualificati), cerca di rispondere a queste domande raccontandosi in occasione del lancio di due nuovi prodotti: Autotask Endpoint Management (Aem), una piattaforma cloud di Remote Monitoring and Management per la gestione automatizzata del parco macchine, e Datto, un sistema di backup, recovery e business continuity.

Andrea Veca, Ceo di Achab

“Lavoriamo in questo campo dal 2006 – spiega Andrea Veca, Ceo della società -: in questi anni è cambiato tutto e dobbiamo fare nuove scelte. Il cloud è finalmente uscito dalla logica di orrore / adorazione e oggi viene considerato uno strumento di lavoro, una modalità di delivery; anche le normative in merito sono più chiare. I dati si trovano ovunque, applicazioni e dispositivi crescono in maniera esponenziale generando sfide e opportunità”. Ma la trasformazione è anche culturale: “l’It viene superato da destra”, ovvero gli utenti si muovono in autonomia perché non hanno tempo di aspettare l’implementazione delle soluzioni richieste, mentre cresce la consapevolezza rispetto al ruolo abilitante della tecnologia per il business. “Gli It service provider devono andare verso la logica di trusted advisor, garantendo la business continuity e salvaguardando i margini”, afferma il Ceo.

Da qui deriva la mission di Achab esplicitata da Aldo Rimondo, il Managing Director entrato in squadra di recente: trovare tecnologie innovative, in grado di portare beneficio ai reseller e alle aziende utenti. “Dobbiamo offrire soluzioni complete e integrate – riprende Veca – che rispondano ai problemi reali e mascherino la complessità di software, hardware e cloud”. Secondo il Ceo, il recupero dell’efficienza attraverso l’automazione delle operazioni manuali è fondamentale, così come sicurezza, business continuity e gestione rappresentano i tre focus principali per clienti e operatori.

Si inseriscono in questa logica le soluzioni presentate. Autotask Endpoint Management è una soluzione cloud che consente di monitorare, gestire e tenere sotto controllo i sistemi dei clienti da remoto, rendendo il lavoro del fornitore It più efficiente e automatizzando le operazioni ripetitive, a tutto vantaggio della qualità e della sicurezza dei servizi offerti. “Aem – sottolinea Veca – rappresenta il sistema nervoso dell'attività dell'Itsp, permettendo il controllo da remoto e la gestione automatizzata di tutti i dispositivi, senza necessità di attività manuale e passando da una logica di intervento reattiva a predittiva”.

Datto, invece, è una soluzione di backup, recovery e business continuity, che permette all’azienda di essere immediatamente operativa anche in caso di perdita totale dei dati, di crash del sistema e di disastro. Il backup viene effettuato per dati, server e applicazioni, che vengono replicati anche nel cloud. In questo caso, la vera sfida per gli It service provider sarà vincere le resistenze culturali al backup da parte dei clienti, educandoli – come suggerisce Achab – al “costo del downtime”, ovvero a quanto l’indisponibilità del servizio possa impattare sui profitti.

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