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World of Minds: la tecnologia può favorire l’inclusione?

Durante l’edizione 2020 di STEMintheCity si svolgerà questo evento organizzato da SAP Italia in collaborazione con l’Associazione Women&Technologies per indagare come le nuove tecnologie possano promuovere un approccio open minded

Pubblicato il 22 Giu 2020

STEMintheCity 2020

Quali sono le sfide che deve affrontare un’organizzazione che vuole costruire un ambiente inclusivo e basato sulla diversity e quale ruolo può avere la tecnologia? Per rispondere a queste domande, mercoledì 24 giugno SAP Italia in collaborazione con l’Associazione Women&Technologies organizza il talk World of Minds.

L’evento è parte dell’edizione 2020 di STEMintheCity, l’iniziativa promossa dal Comune di Milano per incoraggiare la diffusione delle discipline tecnico- scientifiche e delle nuove tecnologie digitali nei confronti delle giovani generazioni, con un’attenzione particolare alle bambine e alle ragazze, che quest’anno è diventata digitale, offrendo contenuti e risorse gratuiti on-demand e in streaming fruibili tramite il sito STEMintheCity.eu.

Ostacolare la diffusione di un approccio open minded negli ambienti di lavoro significa privarsi della possibilità di innescare un circolo virtuoso e produttivo per aziende e dipendenti. Dal punto di vista del business, mettere i dipendenti nelle condizioni di poter esprimere liberamente ciò che sono, significa avere persone più felici, che non temono di subire ripercussioni per la loro identità e pertanto possono dare il meglio di loro stessi, con ricadute positive sulla qualità delle loro performance e pertanto sul business.

Abbracciare una cultura aziendale orientata all’inclusione e al rispetto della diversità permette anche di aver maggior successo nella conquista di talenti. L’inclusione stimola inoltre la creatività, diventando sinonimo di innovazione: in un’organizzazione in cui sentono di essere accettati, i dipendenti sono infatti più portati a esprimere liberamente le proprie idee.

“In SAP tutti gli anni – ha dichiarato Ernesto Marinelli, Senior Vice President, Head of Human Resources for Customer Success di SAP – svolgiamo una employee survey che ci permette di rilevare il sentiment dei dipendenti in relazione a temi come diversity & inclusion, pari opportunità, soddisfazione, motivazione, che vengono poi correlati con i dati operazionali in nostro possesso per rilevare gli eventuali experience gap e gli aspetti da migliorare. Machine learning e intelligenza artificiale possono davvero fare la differenza quando si tratta di analizzare i dati raccolti, individuare le cause dei problemi, le azioni più efficaci per risolverli e monitorare costantemente l’andamento sui vari touchpoint tra dipendenti e aziende, in modo da promuovere un effettivo e positivo cambiamento nel modo in cui i collaboratori percepiscono e valutano il brand. Queste attività di analisi ci hanno chiaramente dimostrato che ci sono, durante tutto l’employee lifecycle, dei momenti che possiamo definire ‘moments that matter’, durante i quali è indispensabile garantire una wow experience per avere dipendenti realmente coinvolti e motivati”.

Durante il talk “World of Minds” Ernesto Marinelli si confronterà su queste tematiche insieme a Valentina Goglio e Gianna Martinengo.

Valentina Goglio, con oltre 10 anni di esperienza nel settore della formazione, ha ottime competenze nelle attività di recruitment, nei progetti di talent acquisition, nello sviluppo di piani di marketing e comunicazione, nel raggiungimento di obiettivi di vendita e nella gestione di team. Per il MIP Politecnico di Milano si è anche occupata della creazione e della promozione del primo Executive MBA in Digital Learning in Italia, che ha portato la scuola a crescere e ad essere first mover nella digital transformation nel campo della formazione in Italia con l’obiettivo di formare i manager dell’innovazione e del cambiamento.

Gianna Martinengo, imprenditrice di successo, è fondatrice di Women&Technologies e tecnologa di cultura umanistica. A partire dall’inizio degli anni ’80 all’interno di DKTS (Didael Knowledge Technologies Services: inspired by users, driven by science) ha costruito e realizzato oltre 800 progetti di innovazione e 70 progetti europei di ricerca, acquisendo e adottando una visione sociale dell’Informatica.

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