Il traffico dati via mobile aumenterà a livello globale di quasi 11 volte da qui al 2018, con un tasso di crescita annuale del 61%. Queste le previsioni dell’ultimo report ‘Visual Networking Index Global Mobile Data Traffic Forecast’ di Cisco, secondo il quale nei prossimi quattro anni il run rate annuale, in termini di exabyte, sarà di 190 (oltre 15 exabyte al mese, un crescita davvero significativa se teniamo conto che un exabyte equivale a un miliardo di gigabyte). Parte da questi numeri Giorgio Angiolini, Head of Product Strategy & Marketing di Italtel, per ricavare una dettagliata analisi dell’attuale contesto in cui si muovono le aziende: “Nell’ultimo decennio abbiamo assistito all’evolversi di tecnologie così dirompenti da scardinare in brevissimo tempo il modo di lavorare delle persone; una di queste è la mobility, caratterizzata in particolare da logiche di consumerizzazione Ict che hanno portato al Byod (Bring Your Own Device). Ma ciò che rende quest’era differente dal passato – riflette Angiolini – è la velocità con cui certe tecnologie ‘prendono piede’ nella vita sociale ed entrano ‘di forza’ nella realtà economica e di business”.
La mobility, accelerata dalla diffusa possibilità di utilizzo ‘as a service’ di servizi e applicazioni, sta di fatto modificando profondamente il modo di comunicare e collaborare di utenti e organizzazioni aziendali. Non a caso, una delle aree di maggior crescita sul fronte dei servizi public cloud, come emerge dalle numerose analisi di Gartner e Idc, è quella della Unified Communication & Collaboration. “Strumenti di derivazione consumer, molto semplici da utilizzare senza particolari requisiti tecnici e ricchi di funzionalità, stanno spingendo sempre più verso una comunicazione web based”, descrive Angiolini. “Queste tendenze non vanno ignorate a livello aziendale ma, di contro, è fondamentale dotarsi di strumenti performanti che garantiscano soprattutto la massima sicurezza e protezione (di utenti e dati)”.
Se è vero, infatti, che la consumerizzazione e la mobility stanno accelerando l’utilizzo di sistemi di comunicazione via cloud o basati sul web, di contro le imprese non possono ‘aprirsi’ incondizionatamente all’utilizzo di servizi e strumenti che non offrano le dovute garanzie a protezione del proprio business. “Italtel ha lavorato proprio in questa direzione – chiarisce Angiolini – e ciò che offre oggi alle aziende è un sistema di comunicazione basato sulla tecnologia webRTC (Real Time Communication via web), perfettamente integrabile con gli altri sistemi di comunicazione già presenti in azienda e accessibile attraverso un link, quindi da un qualsiasi browser Internet”.
La soluzione si chiama Embrace WebAS ed è una piattaforma software ‘cloud-ready’ attraverso la quale Italtel eroga ad aziende e service provider sistemi di comunicazione e collaborazione. “Basta un semplice browser per accedere, anche via mobile, a servizi di telefonia, instant messaging e chat, telepresence nonché a strumenti di collaboration quali file sharing o archiviazione di documenti”, spiega in conclusione Angiolini. “Non solo le aziende non devono più sostenere costi ‘capex’, ma riescono ad accedere ad un servizio in continua evoluzione e crescita dato che come Italtel continuiamo a sviluppare ed integrare nella piattaforma nuove funzionalità e caratteristiche tecniche; il tutto in modo ‘trasparente’ per l’utente”.