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Cloud networking per le PMI: che cos’è, come funziona e quali sono i vantaggi



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Per tutte le PMI che vogliono potenziare operatività e fatturati avvalendosi di infrastrutture allo stato dell’arte, il cloud networking è una leva strategica. Traguardando resilienza, performance e sicurezza, si riducono i costi senza perdere il controllo della governance IT.

Pubblicato il 2 mag 2024



cloud networking

Cloud networking significa garantire scalabilità e prestazioni, liberando le imprese dagli oneri di gestione dell’hardware fisico in house con tutte le problematiche di presidio e manutenzione annesse e connesse. Per le PMI, in particolare, si tratta di un cambio di paradigma importante perché, terziarizzando la complessità tecnologica, permette di avvalersi delle migliori risorse di rete ma anche di disporre di servizi di networking ottimizzati, garantendo una resilienza, una flessibilità e una sicurezza altrimenti impossibili da raggiungere senza investimenti consistenti a livello di infrastrutture e personale specializzato.

Cloud networking: i benefici di una gestione a misura d’impresa

A spiegarlo più nel dettaglio caratteristiche e vantaggi del cloud networking è Davide Brandolese, Account Manager di STT (Servizi Telematici Telefonici), system integrator italiano che dal 1988 opera nell’ambito della consulenza, realizzazione, integrazione e manutenzione di sistemi di telecomunicazione sul mercato italiano ed estero. Lo specialista, che garantisce una copertura nazionale e un servizio di assistenza capillare a tutte le aziende, ha un expertise qualificato e pluricertificato su più ambiti tecnologici: Unified Communication, Contact Center, Networking, Wireless, Cabling, Video Sorveglianza, Cybersecurity e IOT.

“In un mondo sempre più connesso e veloce, il cloud networking offre una maggiore flessibilità, agilità, efficienza e sicurezza rispetto ai tradizionali approcci di rete on premise” sottolinea Davide Brandolese. “Questo approccio As a Service, incentrato sulla virtualizzazione delle risorse di rete, consente la creazione di reti logiche dinamiche che possono essere configurate, gestite e ottimizzate via software per fornire la connettività di rete, la distribuzione delle applicazioni, l’ottimizzazione delle prestazioni e la protezione di tutte le risorse. Attraverso dashboard e API, le PMI possono contare su una gestione a distanza che fornisce loro un unico pannello di controllo, semplice e intuitivo. Grazie a questi servizi, le organizzazioni possono implementare rapidamente nuove applicazioni e servizi, adattarsi alle mutevoli esigenze di business e migliorare l’esperienza complessiva di tutti gli utenti (dipendenti, collaboratori, partner, fornitori e clienti), in sede o in remoto” prosegue.

Le sfide delle PMI tra innovazione operativa e rivoluzione tecnologica

Per le piccole e medie imprese, gestire l’evoluzione di uno scenario tecnologico funzionale e operativo impone di orchestrare diverse istanze, con opzioni di sviluppo che vanno analizzate nel dettaglio prima di scegliere. Ad esempio, tra telelavoro e smartworking, la transizione verso il lavoro agile apre tante nuove possibilità, ma obbliga anche ad affrontare maggiori sfide. Governare ambienti di lavoro sempre più ibridi, assicurando la produttività individuale e aziendale in presenza e a distanza, richiede l’attivazione di sistemi sempre più integrati, sincronizzati, condivisi e protetti.

Nel report di IDC “FutureScape: Worldwide Small and Medium-Sized Business 2022 Predictions” gli analisti confermano come 7 PMI su 10 entro quest’anno investirà in connettività migliorata e servizi di comunicazione, confermando una forte accelerazione verso la digitalizzazione.

Nel corso del 2024 l’80% delle imprese rivedrà le relazioni con i propri fornitori, provider e partner, evidenziando l’importanza di una catena di approvvigionamento più integrata, reattiva e predittiva. Grazie all’adozione del cloud networking, i ricercatori stimano un aumento del 30% della produttività aziendale, enfatizzando l’importanza di infrastrutture robuste e flessibili, ma anche più semplici da gestire per le aziende che non hanno nell’IT il proprio core business.

“Una trasformazione digitale sempre più pervasiva rende le aziende permanentemente connesse, abilitando una collaboration che include, con i dovuti accessi, partner, fornitori e gli stessi clienti finali” prosegue Davide Brandolese. “Clienti, per altro, che sono profondamente cambiati rispetto ai loro comportamenti e che hanno aspettative crescenti nei confronti delle aziende non solo in termini di prodotti, ma di comunicazioni e servizi che vorrebbero sempre più personalizzati, rilevanti, pertinenti e attivi 7×7, 24h x 24h”.

Questo porta tutte le piccole e medie imprese a dover ripensare la disponibilità delle proprie infrastrutture di riferimento a livello di produzione, servitizzazione e comercializzazione, supportate da tecnologie dirompenti come la IOT, la GenAI e i Virtual Twins (solo per citare gli ultimi tech trend). “Il cloud networking consente di sfruttare l’infrastruttura di rete virtuale fornita dai provider di servizi cloud per connettere applicazioni, dati e utenti su Internet e in location geografiche distribuite, dando anche alle PMI la capacità di prevedere e rispondere rapidamente a interruzioni e cambiamenti, mantenendo al contempo un’elevata efficienza operativa” ribadisce Brandolese.

Come scegliere la migliore innovazione per semplificare la capacità di azione

La premessa dovuta è che i vantaggi della digitalizzazione sono molto chiari a tutte le aziende. Il problema è che il cambiamento culturale richiesto è dirompente: passare da una gestione tecnologica addizionale proprietaria a un concetto più olistico di piattaforma modulare ad altissima integrazione, fruita in modalità pay per use e on demand, è molto più di una questione di licensing. Per funzionare, l’innovazione richiede la giusta formazione per essere compresa a fondo da tutti gli utenti. Altrimenti è solo un’idea che piace finché non costringe le persone a confrontarsi con nuovi processi, nuove visioni e nuove modalità di azione. Per non creare frizioni, bisogna identificare soluzioni che siano altamente funzionali ma semplici e intuitive da utilizzare.

“Uno strumento come Cisco Meraki rappresenta una soluzione di cloud networking best of breed pensata per risolvere tutti i problemi associati alla gestione di ambienti di lavoro ibridi e realtà distribuite” aggiunge Brandolese. “Piattaforma tecnologica avanzata, questa soluzione permette alle PMI di affrontare con successo le esigenze di connettività, sicurezza e gestione dei dati offrendo ai responsabili un unico pannello di controllo che garantisce una visibilità granulare su tutti i dispositivi di rete: access point wireless, switch ethernet, gateway cellulari, endpoint diversificati, incluse le telecamere intelligenti. Il tutto presidiando le reti definite dal software (SD-Wan) e le app che viaggiano tramite VPN o Internet pubblico fornendo insight preziosi su tutto il traffico di rete. Un’intelligenza applicativa di ultima generazione garantisce proattività e reattività a livello di monitoraggio e di gestione di qualsiasi problema, risolto a distanza e senza alcun impatto sulla continuità operativa aziendale. In qualsiasi momento i responsabili IT hanno sempre una panoramica completa dello stato di salute di tutti gli uplink MX su tutti i siti che includono telelavoratori”.

I vantaggi di un cloud networking a misura di PMI

Nella scelta della soluzione proposta da STT pesano alcune caratteristiche specifiche della piattaforma che, puntualizza Brandolese, la rendono particolarmente adatta alle PMI che voglio innovare attraverso l’adozione di soluzioni di cloud networking. “Cisco Meraki è una soluzione pensata per risolvere tutti i problemi associati alla gestione di ambienti di lavoro ibridi e realtà multisede” spiega il manager di STT. “Il tutto senza alcun hardware aggiuntivo richiesto. Questa soluzione tecnologica avanzata permette alle PMI di affrontare con successo le esigenze di connettività, sicurezza e gestione dei dati, abilitando un provisioning autentico e a distanza zero-touch che semplifica al massimo la gestione”.

I punti qualificanti indicati dall’esperto comprendono il fatto che non sia necessaria alcuna preinstallazione, configurazione in loco o formazione specifica. La presenza di tecnologie che garantiscono una connettività sicura e altamente integrata, un sistema di configurazione automatico dei parametri VPN e una ridondanza incorporata.

“Le funzionalità della piattaforma consentono anche al personale non informatico di collegare i dispositivi Meraki situati a distanza, utilizzando modelli di configurazione preimpostati e ottimizzati che semplificano le implementazioni multisito. Il che rappresenta un grosso valore aggiunto per tutte le piccole aziende che hanno risorse limitate a presidio delle architetture IT” conclude l’esperto.

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