Business Case

Ospedale Molinette, Il Cloud Computing in sanità

Al via un sistema di telemonitoraggio domestico: dispositivi elettromedicali rilevano i parametri biologici del paziente e li inviano a una piattaforma dedicata. Il medico accederà poi ai dati sul Cloud. Previsti avvisi via SMS o Web nel caso in cui i valori misurati superino certi parametri d’allerta.

Pubblicato il 14 Feb 2012

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Il Cloud computing sta stringendo un accordo più stretto con la Sanità italiana, per migliorare il servizio agli utenti e ridurre i costi.

L’ultimo esempio è il lancio del servizio Nuvola It Home Doctor di Telecom Italia all’Ospedale Molinette di Torino, a febbraio (dopo alcuni mesi di sperimentazione).

Come funziona

E’ un sistema di telemonitoraggio domestico. I pazienti affetti da patologie croniche saranno monitorati restando a casa. Dispositivi elettromedicali rileveranno i parametri biologici del paziente e li manderanno via Internet, tramite cellulare fornito dall’ospedale, alla piattaforma dedicata disponibile presso i data center di Telecom Italia.

Sul cellulare ricevono messaggi di promemoria sulle misure da fare, con i dispositivi, che sono collegati via Bluetooth al cellulare.

Il medico curante accede alla piattaforma in Cloud via Internet e così può controllare i dati e verificare l’andamento della terapia, dando ulteriori indicazioni al paziente.

I reparti ospedalieri coinvolti

La piattaforma invia inoltre avvisi via SMS o Web nel caso in cui i valori misurati superino certi parametri d’allerta. Per il momento il servizio è previsto per i pazienti del reparto Geriatria, ma sarà esteso anche a quelli di Cardiologia, Pneumologia, Neurologia, Ematologia e ad alcune Medicine Interne.

I benefici

Il vantaggio è duplice: per l’ospedale – che risparmia sui costi di ospedalizzazione- e per il paziente, che ha il vantaggio di poter essere curato a casa. Probabilmente, inoltre, verrà seguito in modo più attento: secondo la Commissione europea, infatti, l’Home telemonitoring dei pazienti può migliorare il tasso di sopravvivenza del 15 per cento; ridurre i giorni di ospedalizzazione del 26 per cento e i costi del 10 per cento (stima fatta su un campione di pazienti cardiopatici).

All’estero ci sono vari esempi in cui vari concetti di Cloud riescono a migliorare il servizio sanitario, da tanti punti di vista. Per l’Italia è una novità degli ultimi mesi, attraverso esperienze pioniere come quella del Molinette. O quella dell’Ulss 8 di Asolo (Treviso), che ha creato una propria nuvola accessibile dai 250 mila cittadini, i quali così possono, ovunque via Internet, fare alcune cose di carattere medico. Tra cui: controllare i propri dati medici, prendere appuntamento per le visite mediche, fissare un esame clinico.

L’obiettivo di più ampio respiro, in Italia, è utilizzare il Cloud computing in modo sistematico nella pubblica amministrazione. E’ quanto viene previsto, per la prima volta, dal recente Decreto Semplificazioni.

Qui si legge che il governo si pone l’obiettivo, con futuri interventi, della “promozione della diffusione di architetture di Cloud Computing per le attività e i servizi delle pubbliche amministrazioni”.

Il comunicato del Consiglio dei Ministri la spiega così: “dematerializzazione e condivisione dei dati tra le pubbliche amministrazioni”; ma probabilmente il Cloud sarà abilitatore anche di servizi più efficienti al cittadino (un po’ come nel caso dell’Ulss 8), nei progetti allo studio da parte di questo governo.

Un indizio in tal senso è nel “Piano di azione coesione”, dove si descrive l’intenzione di creare datacenter, con fondi pubblici, per erogare servizi Cloud alla pubblica amministrazione.

E già da tempo gli Osservatori ICT del Politecnico di Milano (www.osservatori.net) segnalano che il futuro potrebbe essere il community Cloud, cioè una nuvola che accentra i servizi della PA, rendendoli più economici e più efficienti. Insomma, Telecom Italia e Molinette sono probabilmente pionieri di un fenomeno che vedremo dispiegarsi nei prossimi mesi.

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