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Cloud ibrido, i vantaggi della sua adozione nell’Università di Roma “Tor Vergata”

Ecco come ha funzionato il passaggio al cloud ibrido da parte dell’Ateneo della capitale e quali sono i benefici ottenuti dall’utilizzo della piattaforma Microsoft Azure Stack

Pubblicato il 07 Ago 2019

università roma

Ottimizzare i processi, guidare la formazione degli studenti, semplificare la creazione di prototipi in ambito ricerca e porsi come polo in grado di ospitare servizi per la PA: sono gli obiettivi che hanno portato l’Università degli Studi di di Roma “Tor Vergata” ad ampliare la collaborazione con Microsoft e a puntare sul cloud ibrido, adottando la piattaforma Azure Stack.
Grazie a un rapido processo di configurazione e avvio chiavi in mano a cura degli esperti e consulenti di Microsoft e del partner HPE, si è conclusa in pochi mesi la prima fase del progetto di adozione, con cui l’Ateneo romano vedrà aumentare il proprio livello di efficienza e flessibilità nella gestione dell’infrastruttura IT, facendo leva su un servizio con alti standard di sicurezza e affidabilità in termini di business continuity e disaster recovery. La nuova tecnologia consente al team IT dell’università di gestire i flussi di lavoro in un ambiente unico e consistente, a prescindere che siano sul cloud oppure on premise. Il tutto in una logica di valorizzazione del lavoro delle risorse IT, sempre più centro nevralgico di delicati e fondamentali processi in ogni aspetto della vita universitaria.

Son partite poi le fasi successive del progetto che prevedono in primis la collaborazione di “Tor Vergata” con Microsoft a supporto della creazione di laboratori virtuali per gli studenti e l’erogazione di training per insegnare ai ragazzi come sviluppare applicazioni per il cloud ibrido in linea con i propri obiettivi di studio e ricerca. Un’evoluzione del progetto in linea con la missione prioritaria dell’Ateneo, ovvero la didattica e la preparazione di nuove figure in grado di cavalcare la trasformazione digitale, e al contempo coerente con il più ampio piano di Ambizione Italia, iniziativa con cui Microsoft intende far squadra per contribuire alla formazione, all’aggiornamento e alla riqualificazione delle competenze in Italia.

Non solo, un ulteriore sviluppo del progetto hybrid cloud di Tor Vergata, si focalizza sulla ricerca: facendo leva sulle capacità computazionali del cloud di Microsoft, l’Ateneo sta creando delle task force tra mondo della ricerca e mondo ICT per sviluppare prototipi su Azure Stack e beneficiare di modelli di calcolo scalabili.

Infine, come anticipato, l’ambizione di Tor Vergata è trascendere i confini dell’Ateneo per porsi come centro di competenza sul territorio, ovvero come polo che ospita servizi cloud per la PA a beneficio delle amministrazioni pubbliche e organizzazioni che non hanno modo di dare avvio a un progetto di trasformazione digitale in autonomia. In questo senso è in corso un progetto di collaborazione con il Policlinico Tor Vergata per ospitare anche i datacenter ospedalieri, semplificando la gestione IT della struttura sanitaria.

“Con circa 2.500 dipendenti e 35.000 studenti, Tor Vergata rappresenta uno dei principali atenei in Italia e da sempre si contraddistingue per l’attenzione alle nuove tecnologie e l’ambizione all’innovazione. Collaboriamo con Microsoft da anni, beneficiando della suite di produttività Office 365, che mettiamo anche a disposizione dei nostri studenti, e della piattaforma cloud Azure, con cui abbiamo virtualizzato il nostro datacenter. Ora abbiamo scelto di puntare sul cloud ibrido, adottando Azure Stack per standardizzare la gestione IT, efficientare i processi, ridurre i costi, ottimizzare l’accesso sicuro ai dati, beneficiando al contempo di interoperabilità, affidabilità e flessibilità nell’uso delle risorse. Con questo progetto di hybrid cloud non solo intendiamo guidare la trasformazione digitale dell’università con un’attenzione particolare alla didattica e alla ricerca, ma aspiriamo a porci come centro di competenza sul territorio per poterci eventualmente federare con altri enti e condividere risorse di calcolo e servizi in una logica di sviluppo sostenibile”, ha dichiarato Domenico Genovese, CIO dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata.

“Il progetto di migrazione al cloud ibrido di Tor Vergata è per noi punto d’orgoglio, in quanto rappresenta un importante caso di adozione in Italia del nuovo Azure Stack, tecnologia con cui Microsoft si propone di trasferire l’innovazione agile e rapida del cloud computing all’ambiente fisico, ponendo le basi per scenari realmente ibridi in cui non si debba più scendere a compromessi tra la flessibilità del cloud e i limiti dell’on premise. Si tratta di un progetto emblematico, che ben testimonia la visione di Microsoft per un cloud ibrido capace di accompagnare la PA italiana in un percorso di trasformazione digitale graduale e che dimostra come il settore pubblico possa beneficiare di importanti vantaggi in termini di efficienza, scalabilità e sicurezza. Siamo sicuri che Tor Vergata saprà amplificare questo valore sul territorio, traendone vantaggio per le attività di didattica, per la ricerca e per lo sviluppo di progetti in partnership con altre organizzazioni pubbliche” ha commentato Simonetta Moreschini, Direttore della Divisione Pubblica Amministrazione di Microsoft Italia.

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