Fujitsu: una strategia ‘global cloud’

La società lancia Global Cloud Platform, una piattaforma omogenea che collega i data center del vendor per proporsi come un affidabile provider di cloud computing su ampia scala… ma le novità non finiscono qui

Pubblicato il 16 Feb 2011

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Nel mese di novembre 2009 Fujitsu Technology Solutions lanciò la sua offerta di Infrastructure as a Service in Europa Centrale, Medio Oriente, Africa e India (vedi ZeroUno, gennaio 2010). Era il primo passo importante nell’implementazione di una strategia volta a favorire l’adozione del cloud computing da parte dei clienti. A distanza di un anno, Fujitsu ha lanciato la Global Cloud Platform, che si presenta come una piattaforma omogenea che collega i data center del vendor, implementa un set di standard in evoluzione e consente a Fujitsu di proporsi come un affidabile provider di cloud computing su ampia scala. Su questa piattaforma, l’azienda ha rilasciato anche l’offerta Dynamic Cloud, un nuovo set di servizi pre-integrati e configurati che facilitano la migrazione dei clienti a servizi cloud-based privati o ibridi. Come terza novità in questo ambito, infine, il vendor ha lanciato un pacchetto completo di servizi di sicurezza che includono intrusion detection and prevention, firewalling e secure web server.
“Oggi il cloud computing è utilizzato praticamente per tutti i tipi di applicazioni e necessità It”, afferma, forse anche un po’ correndo, Rolf Schwirz, Chief executive officer di Fujitsu Technology Solutions. “I clienti cercano nuovi modi di usufruire dell’It, mirano a pagare meno e a vedersi praticare pricing più flessibili, a disporre di maggiore scalabilità, disponibilità 24×7 e sicurezza dei dati completa. Fujitsu ha investito molto nel cloud computing e non ha ancora finito di farlo. Vogliamo raggiungere una presenza globale interconnettendo i data center in modo standardizzato. Per i clienti è già oggi possibile vedere, attraverso il Cloud Portal, quanti sono i server o i sistemi storage utilizzati. Abbiamo semplificato il modo di ottenere un data center. Ora stiamo lavorando anche nella direzione del software, a livello sia di offerta sia di pricing. Stiamo ampliando gli accordi con gli Isv e integrando le loro applicazioni con le nostre”.
Mentre spinge sull’acceleratore del cloud computing, Fujitsu non tralascia il mondo dei sistemi on-premise, da installare all’interno delle aziende. “Ci saranno sempre delle applicazioni e dei dati che i clienti preferiranno tenere in casa”, spiega Schwirz. Ecco quindi debuttare, per esempio, Bx400, “un sistema a blade per creare un data center in una media azienda con elevate necessità di computing e di storage senza necessità di un grosso supporto tecnico. Un sistema che, grazie al suo speciale design, consente di risparmiare fino al 30% di energia. Fujitsu – continua il Ceo – intende rimanere saldamente presente anche nel business dei client”. E Schwirz tira fuori da una tasca una penna Usb che è in realtà una soluzione attraverso la quale un utente può accedere al proprio workspace personale utilizzando qualsiasi pc connesso a una rete (Portable Zero Client Mz900). “E al Cebit – conclude – lanceremo anche la nostra proposta di tablet”. Sarà una via di mezzo tra uno smartphone e un pc basato sul sistema operativo Microsoft Windows 7, con uno schermo molto probabilmente di 10.1 pollici, ben leggibile da ogni angolatura”.

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