La corsa di Hds Italia

Un trimestre di successi, una previsione di crescita annuale molto buona. Non male in una Italia spesso accusata di ‘immobilismo’. Hds prosegue la sua corsa e punta al mondo dei system integrator e service provider finanziari

Pubblicato il 23 Feb 2015

MILANO – Un terzo trimestre 2014 decisamente molto positivo quello chiuso da Hds – Hitachi Data Systems Italia che fa ben sperare per la chiusura annuale, a fine marzo 2015, e per il prossimo anno fiscale [che non coincide con l’anno solare ma inizia ad aprile e si conclude a marzo dell’anno successivo – ndr]. Racchiude in poche semplici battute i successi raccolti dall’azienda Walter Simonelli, il country manager italiano, il quale, seppur non possa rivelare in dettaglio i dati numerici, ci confida “una crescita trimestrale a due digit (rispetto al terzo trimestre 2013), ed anche se quella annuale si fermerà ad un digit, le premesse per il prossimo anno sono decisamente rosee”.

Walter Simonelli, country manager di Hds Italia

Lo conferma probabilmente anche il fatto che nelle prossime settimane in Italia l’azienda ospiterà alcuni dei top executive della multinazionale, “i quali hanno voluto venire personalmente ad incontrare clienti e partner, probabilmente mossi anche dal fatto che proprio nel nostro paese, almeno dalla nostra prospettiva, si stanno definendo importanti progetti di trasformazione, soprattutto nel settore bancario”, sostiene Simonelli. “La nostra crescita trimestrale, per esempio, viene proprio dal segmento finanziario che sta investendo non solo sul fronte dello storage ma anche e soprattutto con una forte attenzione verso i sistemi convergenti con stack applicativi Sap, Oracle e Microsoft”.

Particolare attenzione da parte del mercato in generale Simonelli la rileva anche in merito all’object storage, soluzione ideale per la gestione di set di dati non strutturati e di grandi dimensioni. “Sul fronte dello storage stiamo andando sempre più, anche in Italia, verso tecnologie ad altissime prestazioni – commenta Simonelli – ma l’attenzione è sempre più spostata verso le capacità applicative adeguatamente supportate da sistemi convergenti nei quali le performance infrastrutturali sono ‘date per scontate’; non che non siamo importanti e decisive, ma è ormai quasi scontato che debbano essere altamente performanti”.

Lo è una dimostrazione, per esempio, la tecnologia flash la quale “seppur non possa certo essere considerata una commodity – aggiunge Simonelli – è di fatto parte integrante e trasparente di sistemi ad alte prestazioni, oggi indispensabili non solo, come accennavo, a supporto delle banche ma anche, per esempio, al mondo dei cosiddetti ‘service finanziari’, ossia system integrator e service provider che hanno come clienti le banche e gli istituti finanziari”.

È proprio a quest’ultimo segmento che Hds Italia guarda con particolare attenzione e dal quale prevede, già a partire dall’anno fiscale aziendale 2015/2016, interessanti progetti evolutivi, non più solamente in ottica tecnologica ma di ampio spettro in chiave ‘social innovation business’, tassello importante nella strategia ‘One Hitachi’: “il nostro cammino di integrazione ed evoluzione non è certo concluso – dice in chiusura Simonelli – ma sta già dando frutti positivi, anche in Italia, dove stiamo assumendo competenze nuove proprio per migliorare la nostra capacità di proposta e supporto in progetti innovativi complessi”.

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