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SAP per il Business Process Management a 360 gradi

Nell’ambito di Signavio, la piattaforma BPM acquisita nel 2021, il player tedesco ha annunciato un portale per condividere i modelli di processo e le best practice di settore, supportando la trasformazione delle aziende

Pubblicato il 05 Apr 2023

iBPMS

La capacità di adattarsi rapidamente ai mutamenti sociali ed economici, ridisegnando i processi aziendali, è un obiettivo prioritario per qualsiasi organizzazione.

Nell’ottica di supportare il cambiamento delle imprese, SAP ha lanciato Signavio Process Explorer, una soluzione che permette di organizzare, centralizzare e condividere le best practice maturate dalla multinazionale e dai partner su migliaia di progetti realizzati. L’annuncio si inserisce nel quadro dell’acquisizione di Signavio, specialista della Business Process Intelligence, da parte della società tedesca, che ha completato l’operazione nel gennaio 2021.

Salvatore De Caro, SAP Signavio Presales Director EMEA South, racconta come funziona la nuova piattaforma e perché può aiutare le imprese nell’accelerare i progetti di trasformazione.

Dall’utilizzo all’acquisizione di Signavio

«SAP – esordisce il manager – è un’azienda nata sulla standardizzazione dei processi. Negli anni infatti ha costruito un sistema gestionale che può essere personalizzato o comunque declinato in base al settore e oggi il nostro ERP contempla ben 25 industry. Pertanto abbiamo sempre focalizzato l’attenzione sui business process e sulle loro modalità di gestione».

Salvatore De Caro, SAP Signavio Presales Director EMEA South, SAP
Salvatore De Caro, SAP Signavio Presales Director EMEA South, SAP

Ovviamente anche SAP ha i suoi processi interni da amministrare e nel 2016 decide di adottare Signavio come strumento di Business Process Management (BPM), in grado di «supportare tutte la fasi delle attività aziendali da una singola piattaforma e in modalità end-to-end, differenziandosi dalla concorrenza».

«Ogni processo – puntualizza il Presales Director – viene strutturato secondo le regole di chi l’ha concepito, ma nel tempo può essere passibile di adattamenti. Pertanto occorrono tool come Signavio, che permettono di modellizzare il processo, fare simulazioni e capire quali correzioni o migliorie conviene apportare, così da ridurre i costi, aumentare l’efficienza, accelerare l’esecuzione e così via».

Secondo De Caro, un’altra caratteristica distintiva della soluzione riguarda la collaboration. «Tutte le funzionalità – sottolinea – sono accessibili da un unico portale, che può essere fruito agevolmente sia dal personale tecnico sia dagli utenti di business. Grazie ai suoi punti di forza, Signavio è stato lo strumento utilizzato dalla nostra Global Process Organization per progettare e gestire tutti i processi interni di SAP, negli ultimi cinque anni».

Così, attraverso l’utilizzo di Signavio, la multinazionale tedesca ha potuto costruire un repository centralizzato dove custodire tutti i processi di business sviluppati nel tempo. «Signavio – puntualizza De Caro – permette di creare un digital twin dell’azienda, attraverso la rappresentazione dei suoi business process. A un certo punto, abbiamo capito che era arrivato il momento di capitalizzare l’esperienza accumulata. Abbiamo quindi deciso di comprare la suite andando così a completare la nostra strategia per un Business Process Management a 360 gradi».

Piattaforma, metodologia, contenuti: i pilastri del BPM

Come spiega De Caro, la Business Technology Platform (dove convergono tutte le soluzioni della multinazionale) e il Business Network (che abilita l’interconnessione tra le aziende clienti) rappresentano il core tecnologico dell’offerta SAP e concorrono a realizzare lo scheletro informativo delle aziende. Al livello superiore, occorre una soluzione di Business Process Management solida e robusta, per ottimizzare i processi aziendali che vengono supportati dall’ecosistema IT.  

«Lo strumento tecnologico – sottolinea De Caro -, la piattaforma applicativa in senso stretto, è soltanto un aspetto del Business Process Management, mentre il nodo centrale è rappresentato dall’atto stesso di ridisegnare e gestire i processi. Pertanto occorrono visione, quindi la capacità di analizzare e capire come innovare l’esistente, e metodologia. Le metodologie, come ad esempio il nostro framework Activate per l’implementazione dei sistemi ERP in sei fasi, sono cruciali».

Infine, il terzo elemento del Business Process Management è rappresentato dai contenuti, ovvero dall’insieme di best practice, architetture di riferimento, soluzioni preconfezionate e così via, che possono aiutare le imprese a definire e implementare più rapidamente i processi, facendo tesoro delle esperienze altrui.

L’idea di un repository condiviso per i modelli di processo

«Come anticipato – riprende De Caro – Signavio permette di collezionare le procedure in un unico punto. L’idea pertanto è stata affiancare alla soluzione BPM un “contenitore”, un repository dove centralizzare tutta la conoscenza maturata negli anni mettendola a disposizione dei clienti».

SAP Signavio Process Explorer di fatto è un portale che permette di navigare tra oltre 7.000 modelli di processo, schemi di funzionalità per 20 aree di business, best practice per 13 settori (con altri in arrivo), benchmark e consigli sui prodotti. Le risorse pubblicate arrivano direttamente dalle esperienze vissute in casa SAP oppure sono il frutto dei progetti realizzati dai partner. Qualsiasi utente può avere accesso gratuito al portale e visualizzare i contenuti, tuttavia i clienti Signavio possono anche scaricare le risorse e non solo consultarle.

I modelli di riferimento possono essere esplorati utilizzando diversi parametri di ricerca, ad esempio la funzione aziendale oppure l’industry di appartenenza, e possono essere scandagliati nel dettaglio di ogni fase. Gli utenti possono personalizzare la vista sui modelli di processo a seconda del ruolo ricoperto e delle relative esigenze, visualizzando quindi soltanto le informazioni di maggiore interesse.

«Signavio – evidenzia De Caro – fornisce tutti gli strumenti e la tecnologia per sviluppare i progetti di enterprise transformation (che prevedono il disegno di nuovi processi) e process excellence (che puntano a ottimizzare e migliorare l’esistente). Inoltre, il portale Process Explorer aggiunge l’accesso rapido ai contenuti. Così all’interno di un unico framework integrato e fornito da SAP, le aziende hanno a disposizione i tre pillar del Business Process Management, ovvero piattaforma, metodologia e contenuti, senza la necessità di passare da un’applicazione all’altra».

Il Business Process Management tra le aziende

In chiusura, De Caro fornisce qualche delucidazione sull’andamento di Signavio in Italia, a oltre due anni dall’acquisizione.

«Abbiamo un volano importante – racconta il manager -, ovvero l’offerta RISE with SAP per la migrazione in cloud del sistema ERP. Chiaramente, un progetto di modernizzazione del gestionale richiede una fase di analisi e comprensione dell’esistente per definire le modalità con cui procedere. L’assessment viene eseguito proprio con Signavio ed è un modo per farci conoscere. Nel mondo abbiamo già importanti referenze nei settori Fashion, Energy, Oil & Gas, Consumer Products e Life Science, diverse anche in Italia. Qualsiasi organizzazione, anche di piccole dimensioni, può intraprendere un percorso di Business Process Management, partendo con un investimento iniziale ridotto e proseguendo gradualmente per diversi stadi di maturità».

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