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Industrial IoT Platform, direzione convergenza IT/OT. I leader di mercato

Le Industrial IoT platform rispondono alle esigenze delle aziende industriali ad alto impiego di risorse che vogliono evolvere in chiave digitale per migliorare le performance del proprio plant e, in ultima battuta, di mercato. Chi sono i vendor leader di settore secondo l’analisi di Gartner.

Pubblicato il 07 Ott 2021

Industrial IoT platform

Entro il 2025, il 50% degli impianti industriali sfrutterà i vantaggi delle piattaforme IIoT (Industrial Internet of Things). Sono le previsioni di Gartner, che nel Magic Quadrant Magic Quadrant for Industrial IoT Platforms analizza un ramo del mercato IoT in grande fermento. La domanda è spinta soprattutto dalle imprese ad alto impiego di risorse, come oil & gas, manufacturing e utility, che cercano le soluzioni giuste per accelerare la digitalizzazione del plant e realizzare l’interconnessione tra i sistemi informativi e quelli di produzione.

Industrial IoT Platform: definizione e differenze con OT e piattaforme IoT

Un set di funzionalità differenti, integrate in un singolo software e mirate allo stesso obiettivo: migliorare il grado di controllo del plant e, di conseguenza, la qualità del decision-making strategico all’interno delle organizzazioni attive in settori ad alto impiego di risorse. È la definizione di Gartner della piattaforma IIoT, in direzione convergenza IT/OT.

E proprio a questo proposito, per iniziare, un punto fondamentale è quello relativo alla differenza con l’Operational Technology (OT) più “tradizionale”. Qui, la parola chiave è Big Data. L’evoluzione si basa sulla capacità inedita delle piattaforme IIoT di raccogliere grandi quantità di informazioni complesse da fonti eterogenee. A questo, si aggiunge un miglioramento del livello di accessibilità e di interpretazione grazie ad altrettanto elevate abilità di data analysis e data orchestration.

Tra le righe, non può poi mancare un chiarimento rispetto a ciò che separa le piattaforme IIoT da quelle IoT. Così come indica la “I” di Industrial apposta, le prime sono state sviluppate per ambienti industriali e dunque per rispondere ai bisogni di settori cosiddetti asset-intensive. L’IIoT facilita inoltre l’interconnessione tra sistemi IT e OT, potenziandone le funzionalità. Tra le qualità di spicco che caratterizzano le piattaforme IIoT rispetto a quelle IoT ci sono:

  • una capacità integrativa tra sistemi OT e IT di livello enterprise più robusta e sicura;
  • standard eccellenti di affidabilità e resilienza, in risposta ai parametri di sicurezza particolarmente rigidi dei settori di utilizzo. Sviluppate per monitorare device e servizi con disponibilità al 100%, includono di norma funzionalità di failure identification e di recovery;
  • deployment complessi e regolamentati per la salvaguardia della data security, data privacy, safety of life e dei sistemi critici di missione;
  • requisiti per l’edge computing, secondo un modello architetturale a cinque livelli (device, gateway, edge computing, piattaforma e integrazione con l’applicazione di livello enterprise);
  • un basso numero di endpoint (nell’ordine delle migliaia, o decine di migliaia), attraversati però da un volume di dati estremamente elevato.

Le funzionalità e gli ambiti di utilizzo secondo Gartner

A che cosa servono le piattaforme IIoT? Abbiamo già sottolineato come l’obiettivo primario sia duplice: aumentare i livelli di visibilità e controllo del plant e migliorare così il decision-making in azienda. Per riuscirci, le piattaforme IIoT:

  • monitorano gli endopoint IoT e lo stream di eventi;
  • supportano e traducono la serie di protocolli proprietari dell’impresa manifatturiera e del suo settore più specifico;
  • analizzano i dati ai vertici e all’interno del cloud;
  • interconnettono i sistemi IT e OT attraverso attività di condivisione e interpretazione dei dati;
  • rendono possibile lo sviluppo e il deployment delle diverse applicazioni in uso;
  • potenziano alcune funzioni OT per ottimizzare le strategie e i processi di gestione degli asset.

Non devono quindi mai mancare funzionalità relative a:

  • device management
  • integrazione
  • data management
  • data analytics
  • application enablement e management
  • security

È chiaro come, sul lungo termine, queste permettano di andare ben oltre l’obiettivo citato sopra. Le piattaforme IIoT sono il passo decisivo di un’impresa verso la sua digitalizzazione, che non si traduce solo in una maggiore interconnessione tra le persone e le applicazioni interne (ad esempio, EAM, CMMS, CBM, MES, MRO, PLM, APM, FSM, BMS), ma anche verso l’esterno, in concerto con i suoi più diversi stakeholder come clienti, fornitori e partner commerciali.

I vantaggi principali li traggono le imprese attive in settori ad alta intensità di risorse, che Gartner identifica in tre categorie: l’ambito manifatturiero e delle risorse naturali, che include automotive, prodotti di consumo deperibili, fornitura e lavorazione di risorse energetiche, industria pesante, hardware IT, life science e sanità; i trasporti, tra cui quello aereo, quello delle merci su motore, ferroviario e su acqua, i corrieri e altri servizi di supporto; l’ambito delle utility (elettricità, gas e acqua).

Magic Quadrant for Industrial IoT Platforms: chi sono i leader

Gartner

Facciamo ora un passo verso il Magic Quadrant: prima di raggiungerlo, consideriamo però che questa è la fotografia di un mercato emergente in grande fermento. Si tratta poi di un singolo frammento del più ampio mercato IoT e, oltretutto, il ramo in cui al momento si registra la maggior parte della ricerca e delle adozioni di soluzioni radicalmente nuove. È il motivo per cui Gartner sottolinea che, in fase di selezione, il quadrante non è uno strumento affidabile di per sé, ma lo diventa se affiancato ai risultati di altre ricerche di settore e alla consulenza specializzata.

In generale, il mercato attuale delle piattaforme IIoT si caratterizza per alcune spiccate tendenze che lo differenziano rispetto ai quadri delle analisi precedenti:

  • si registra una forte preferenza per soluzioni IIoT container-based, in particolare nel caso di opzioni on-premise dove le piattaforme devono operare in modalità disconnessa per periodi prolungati di tempo;
  • l’IoT si afferma come catalizzatore della convergenza IT/OT;
  • in risposta all’esigenza di produrre meglio, in modo più flessibile e più veloce, ci si allontana dalle metodologie tradizionali di sviluppo a favore di approcci DataOps.

In questo contesto, chi sono i protagonisti indiscussi tra i vendor IIoT? Come è evidente dalla figura, i leader del Quadrante Magico sono pochi e ben conosciuti. Secondo Gartner, la presenza di queste aziende marca profondamente il panorama attraverso una proposta completa, sempre in grado di rispondere alle richieste dei mercati che servono (ad esempio, in merito a protocolli e a conformità e supporto regolatorio). Non solo. La loro risposta va oltre le aspettative grazie a uno sforzo innovativo costante. La direzione in questo caso è quella di espandere il potenziale delle piattaforme IIoT per potenziare le performance delle applicazioni industriali, come MES, EAM e APM o, ancora meglio, sostituirle, su cloud e on-premise.

Un punto di distinzione emerge anche nella capacità di fornire risorse, strumenti, marketplace e supporto di livello eccellente. In questo senso, risulta fondamentale l’appoggio dato alle comunità di sviluppatori attivi in diversi settori, un elemento che Gartner ritiene essere alla base dell’espansione che sta caratterizzando il mercato IIoT e IoT e, in un’ultima battuta, dell’affermazione di questi vendor in posizione di leadership.

Parliamo dei niche player. La maggior parte dei vendor identificati da Gartner in questa categoria si focalizza con successo solo su un set ristretto di prodotti e servizi, così come di use case, ad esempio concentrando gli sforzi all’interno di mercati regionali e/o di specifici settori.

Per i niche player, la vendita di soluzioni IIoT è condizionata dall’esistenza di una base clienti già fidelizzata e alla quale tende a proporre prevalentemente soluzioni IoT “commerciali”, ben lontane dalle necessità industriali legate all’integrazione tra IT/OT. In un circolo improduttivo, faticano a dimostrare il successo in ambito industriale che possa interessare aziende nuove e più grandi, con una conseguenza negativa in termini di crescita della capacità di leadership nel settore.

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