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Logistica e Healthcare, i dati dell’Osservatorio Contract Logistics 2023

Aumentano le spedizioni in Italia e quindi la spesa logistica complessiva, triplicato in 10 anni l’outsourcing della logistica ospedaliera

Pubblicato il 03 Feb 2023

Osservatorio Contract Logistics

Il mondo della logistica si è inevitabilmente dovuto riorganizzare per far fronte alle difficoltà internazionali che hanno caratterizzato questi ultimi anni. Grandi sfide, secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet” della School of Management del Politecnico di Milano, in collaborazione con Consorzio Dafne, si sono presentate anche nel settore healthcare che ha dovuto impostare equilibri nuovi nelle catene di fornitura.

Lo scenario illustrato dai responsabili dell’Osservatorio Contract Logistics

“Negli ultimi due anni – spiega Marco Melacini Direttore Scientifico dell’Osservatorio Contract Logistics – la Logistica è stata messa a dura prova, a partire dal 2020 con l’inizio della pandemia Covid-19, fino al 2022, con lo scoppio di un conflitto alle porte dell’Europa. Numerosi i fattori e i cambiamenti che il settore si è trovato ad affrontare: scarsità di capacità operativa, rallentamenti nelle supply chain internazionali, scarsa accessibilità a materie prime, aumento dei costi dei principali fattori produttivi, in particolare carburanti ed energia. Queste sfide stanno interessando anche la Logistica del settore Healthcare, in cui vediamo concretizzarsi la ricerca di nuovi equilibri della catena di fornitura, al fine di garantire continuità e sostenibilità alla filiera.”

“Il settore della Logistica – afferma Damiano Frosi, Direttore dell’Osservatorio Contract Logistics – si conferma centrale nell’ambito dell’Healthcare. L’uscita dalla pandemia non ha comportato una diminuzione dei flussi, anzi. Nel 2022 sono aumentati numero delle spedizioni, numero dei colli e peso dei volumi movimentati. Con un forte aumento delle farmacie, come terminale delle consegne. Queste dinamiche hanno portato le aziende del settore a riflettere maggiormente sulla sostenibilità, in particolare in riferimento all’impatto ambientale della Logistica. In questo senso, oltre all’esplorazione di nuove soluzioni, come ad esempio mezzi ad alimentazione alternativa (gas naturale, elettrico) o mezzi refrigerati dotati di pannelli fotovoltaici, emerge la volontà di sperimentare nuovi modelli di distribuzione e si registrano investimenti in asset logistici nelle regioni con il maggior assorbimento dei flussi (Lombardia, Lazio e Toscana)”.

I numeri che caratterizzano i flussi del settore healthcare

Dopo la lieve flessione del 2021, torna a crescere il numero delle spedizioni: +7,9% nel 2022 rispetto all’anno precedente. Aumenta dell’8,1% il numero di colli spediti e del 10,8% il peso complessivo movimentato.

Nel 2022 è stato rilevato, inoltre, un incremento dei volumi diretti alle farmacie, che assorbono il 30% dei colli totali, in crescita di sei punti percentuali, ma il canale maggiormente servito si conferma essere quello ospedaliero (47%).

La Lombardia si conferma essere il punto di origine per due terzi dei flussi e le prime cinque regioni per assorbimento restano Lombardia, Lazio, Campania, Toscana e Veneto.

Tra i dati è emerso che si arresta la crescita dei volumi gestiti a temperature più stringenti: dal 3% del 2021 all’1% del 2022 per le merci sottozero, 14% per i volumi dai 2 agli 8 gradi (-1%), mentre crescono quelli sotto i 25°, si passa dal 78% del 2021 all’81% del 2022.

Gli investimenti

La quota di spesa legata all’acquisto in outsourcing di servizi e attività di Logistica ospedaliera è decisamente cresciuta negli ultimi 10 anni.

Nel 2022 la spesa complessiva per la logistica delle 1045 strutture ospedaliere censite, sia pubbliche che private, è stimata pari a 650 milioni di euro. Attorno al 12% la quota che è stata assegnata in outsourcing. Nel 2012 ammontava al 4%.

I contratti di logistica

Crescono nel tempo i contratti di logistica, così come il loro valore complessivo. L’Osservatorio ha mappato 219 contratti stipulati dal 2009 al 2022 con strutture sanitarie pubbliche per l’acquisto in outsourcing di servizi e attività di Logistica ospedaliera, per un valore complessivo di 585 milioni di euro.

Cresce nel tempo anche la spesa annua sostenuta dalle strutture ospedaliere per l’acquisto di servizi logistici dall’esterno, in modo significativo tra il 2017 e il 2018 e tra il 2020 e il 2021.

Oltre la metà dei contratti interessa la gestione del magazzino ospedaliero, mentre solo il 6% prevede un servizio di Logistica integrata, dato comunque positivo che manifesta un aumento di consapevolezza e un diverso approccio rispetto al passato.

Dei 22 bandi aperti individuati dall’Osservatorio, per un valore di 213 milioni di euro, il 50% riguarda la gestione del magazzino ospedaliero, il 27% la Logistica integrata, il 9% il trasporto in ospedale e il 5% l’Handling interno all’ospedale.

“La gestione degli approvvigionamenti delle strutture ospedaliere – afferma Maria Pavesi, Ricercatrice dell’Osservatorio Contract Logistics – rappresenta un elemento di criticità all’interno della filiera Healthcare. I magazzini sono spesso difficilmente raggiungibili e non di facile accesso, si trovano solitamente in spazi non dedicati. Ci sono poi criticità nella gestione informatica e nella tracciabilità dei farmaci e nelle modalità di rendicontazione per alcuni nuclei. Negli ultimi anni, però, anche nelle strutture ospedaliere si riscontra un cambiamento nell’approccio alla Logistica. Cresce, infatti, l’acquisto di servizi logistici dall’esterno, segno di una sempre maggiore maturità del settore e di una conseguente maggiore valorizzazione dei servizi”.

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