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Minacce Web: preservare la sicurezza, tra script dannosi e iFrame nascosti

A prescindere dalle dimensioni, qualsiasi organizzazione è esposta ai malware Web. In questo documento i principali numeri in merito al tasso di rischio ma anche i consigli su come giocare d’anticipo, adottando un approccio adattivo e reattivo. I 6 fattori da considerare

Pubblicato il 09 Set 2014

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Web? Mai più senza dicono le aziende. Se da un lato non c’è business senza comunicazione, condivisione e accesso alla Rete, dall’altro le minacce nascoste nel continuum della navigazione privata e professionale crescono di giorno in giorno.

II dati raccolti dagli analisti di Cisco fotografano lo scenario evidenziando come mediante la pubblicità online la probabilità di veicolare contenuti dannosi aumenti di 182 volte rispetto ai siti pornografici.

Dalle ricerche emerge anche come la maggior parte dei malware Web rilevati nel 2012 (83%) erano script dannosi e iFrame nascosti. Questi tipi di attacchi derivano spesso da un codice dannoso nascosto in pagine Web considerate affidabili, che gli utenti magari visitano anche tutti i giorni. Intanto, i criminali informatici creano quattro nuovi malware Web al secondo.

Per capire meglio tendenze e aree di intervento, in questo documento gli esperti Cisco categorizzano i 6 fattori che concorrono a dissolvere il perimetro di protezione:

  • L’utilizzo incontrollato delle applicazioni di social networking da parte dei dipendenti
  • L’espansione delle reti WiFi pubbliche non protette
  • L’aumento del numero delle filiali di piccole dimensioni
  • Una forza lavoro altamente mobile
  • Le policy BYOD (Bring Your Own Device)
  • Il volume crescente dei flussi di dati gestiti in ingresso e in uscita

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