GData: la soddisfazione dei clienti

A dirlo sono gli utenti: le soluzioni GData sono competitive, tecnologicamente efficaci senza però gravare sulle infrastrutture e sullo staff It. In occasione dell’evento aziendale dedicato a clienti e partner, Fabrizio Testa, country manager e procuratore generale della società in Italia, ha annunciato anche le nuove soluzioni

Pubblicato il 08 Nov 2011

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Spetta a Fabrizio Testa, country manager e procuratore generale di GDtata Italia, fare gli onori di casa e presentare le nuove soluzioni per il mercato enterprise. L’occasione è quella di un evento dedicato a clienti e partner ai quali Testa ha ricordato i successi dell’azienda: “Dal 1995 a oggi abbiamo raccolto importanti riconoscimenti e siamo stati i primi in molte proposte: nel ’95 con la prima protezione antivirus hardware, nel ’99 con il BootScan su Linux, nel 2005 con la proposta Antivirus Cloud Security, nel 2007 con la protezione firewall silente e nel 2008 con il sistema fingerprinting”.Ma la di là delle celebrazioni, Testa ricorda alcune delle caratteristiche tecniche peculiari dei prodotti GData: “Sono soluzioni leggere, che non impattano sulle performance delle infrastrutture, siano esse i Pc di casa piuttosto che i server di un data center. Le scansioni sui device privati, per esempio, avvengono generalmente quando i sistemi sono inattivi e sfruttano i tempi di inoperatività dell’utente; a livello aziendale, la dashboard di controllo consente di gestire ogni singolo aspetto della sicurezza, dal controllo delle periferiche a quello dei device, dalla verifica, protezione e controllo delle applicazioni al traffico web e ai tempi di utilizzo; il tutto in modo estremamente intuitivo”.E per non lasciare inconcrete le parole di Testa, è intervenuto Elio Colaluca, responsabile Servizi Informatici e Telematici di Health Care, un gruppo privato che opera in campo medico sanitario. “Posso dire senza problemi di aver provato quasi tutte le soluzioni di sicurezza informatica per aziende disponibili oggi sul mercato – esordisce Colaluca – e di avere quindi maturato una certa esperienza in merito. Il passaggio a GData è avvenuto alla luce di alcuni prerequisiti interni: da un punto di vista tecnico, avevamo la necessità di individuare una piattaforma di sicurezza non ‘assetata’ di risorse hardware e trasversale rispetto ai sistemi operativi e ai domîni di protezione già in uso; sul piano economico, dovevamo ridurre i costi di licensing e di servizio; dal lato funzionale, avevamo necessità di una piattaforma che non richiedesse specifiche competenze tecniche e che non gravasse sullo staff It”. La scelta ricaduta su GData è stata avvalorata dai benefit ottenuti. “Abbiamo trovato in GData un prodotto leggero e non invasivo, con una console di amministrazione semplificata e facile da utilizzare che richiede un limitato intervento dell’utente (grazie a sistemi di alert, reporting e messaggistica automatizzati), funzionalità tecniche e tecnologie in linea con il mercato dell’offerta”, spiega Colaluca. “E devo spendere anche due parole sull’aspetto commerciale: abbiamo riscontrato un’interessante formula di licensing a costi molto competitivi”. L’evento romano è stato poi l’occasione per il lancio delle nuove soluzioni: la versione 11 della suite è composta da numerosi prodotti che assicurano diversi gradi di protezione: Antivirus, Client Security, Endpoint Protection. Ogni soluzione include, inoltre, il MobileSecurity, programma antivirus per la protezione dei device mobili aziendali con sistema operativo Android

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