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Malware: cos’è RottenSys e quali effetti ha su tablet e smartphone

Check Point Software Technologies ha calcolato che lo scorso mese erano già più di 5 milioni i dispositivi con preinstallato il malware, si tratta di device che spesso sono usciti infettati già dalla fabbrica

Pubblicato il 23 Apr 2018

infected devices over time

Tablet e smartphone con malware preinstallato nella catena di montaggio e quindi usciti infettati già dalla fabbrica. L’allarme è stato lanciato dai principali vendor di prodotti e servizi per la protezione dal cybercrime. In particolare, Check Point Software Technologies, fornitore di soluzioni di sicurezza informatica, ha monitorato il propagarsi di RottenSys. Quest’ultimo è un adware, ossia un programma malevolo che raccoglie informazioni sulle operazioni effettuate dall’utente sul proprio device e visualizza periodicamente sul display del dispositivo stesso del malcapitato messaggi pubblicitari ovviamente non richiesti e fraudolenti. In questo caso, quindi, il guadagno dei pirati informatici sta nel commercializzare grandi quantitativi di pubblicità, facendosi pagare alte tariffe per annunci spesso fastidiosi e irritanti che difficilmente verrebbero trasmessi in canali media ufficiali.

RottenSys è particolarmente efficace perché non viene rilevato con facilità. Infatti, appare come un servizio innocuo a un primo controllo e cioè si presenta sotto forma di un servizio WiFi, ma di fatto non è legato a nessun servizio WiFi. Però, come molti malware, è capace di collegarsi al server principale installando in seguito componenti malevoli in grado di fare operazioni di varia natura. Nello specifico, il malware si sta evolvendo velocemente, come spiegato sul blog della società, inizialmente infatti era specializzato solamente, come detto più sopra, nel mostrare pubblicità ingannevole sullo smartphone (e lo continua a fare tuttora, tanto che gli hacker guadagnano circa 100.000 euro ogni dieci giorno solo tramite gli annunci pubblicitari), ma con il tempo si è evoluto e offre la possibilità agli hacker di prendere il controllo dello smartphone da remoto, inserendolo tra l’altro in vaste botnet, e di installare applicazioni senza che l’utente se ne accorga.

Check Point ha calcolato che a metà del mese scorso i dispositivi infettati erano già 5 milioni, ma proprio per la natura di Rottensys è possibile aspettarsi che i numeri siano aumentati.

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