Praim: dai Thin Client alla gestione centralizzata per il workplace

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Praim: dai Thin Client alla gestione centralizzata per il workplace

L’ azienda italiana di soluzioni Thin Client e Zero Client, racconta come si sta muovendo in chiave “software” per offrire alle aziende strumenti per una gestione unificata di tutte le postazioni di lavoro.

Pubblicato il 14 Giu 2017

di Valentina Bucci

MILANO – I trent’anni di Praim, produttore globale di soluzioni Thin Client & Zero Client (i secondi definiti anche ultrathin client, ossia server che non hanno componenti storage al proprio interno), sono stati l’occasione per fare il punto sull’evoluzione che sta attraversando oggi questa azienda, “la prima a livello globale a presentare nel 1997 alla Fiera di Hannover un prototipo funzionante di Thin Client”, ha ricordato con un breve accenno storico Franco Broccardo, Presidente di Praim.

La parola chiave di questa evoluzione è “software”: l’azienda, come spiega il manager, continua a proporre il proprio hardware (sebbene una buona parte della produzione sia affidata a linee di costruzione asiatiche) ma, come sottolinea Broccardo, sempre più sta concentrando gli sforzi sulle componenti software, che ad oggi sono realmente quelle distintive dell’offerta del vendor (d’altra parte, come sottolineato durante l’incontro, Praim non ha reale interesse a mettersi, sul fronte hardware, in concorrenza diretta con i più noti vendor produttori di thin client Dell e HP): “È nel software, il nostro vero valore aggiunto”, dice il manager, che quindi parla di tre pilastri su cui si fonda questa offerta software, frutto dei costanti investimenti fatti dall’azienda in ambito R&D.

Franco Broccardo, Presidente di Praim

I primi due sono rappresentati dai sistemi operativi Praim, di tipo Windows o Linux, installati su questi Thin Client: “Se il SO Windows che proponiamo arricchisce con una serie di personalizzazioni quello sviluppato da Microsoft – specifica il manager – quello Linux è invece interamente di nostra produzione”: quest’ultimo, sviluppato e perfezionato negli ultimi vent’anni dall’azienda è, secondo il manager, uno degli elementi di maggior valore di Praim. Il terzo pilastro è invece rappresentato da una suite di soluzioni (sotto descritte, in particolare ThinMan, ThinOX4PC, Agile) ideate per semplificare e centralizzare la manutenzione e il controllo dell’intero parco macchine dell’azienda, ovvero di tutte le tipologie di workplace, sia di tipo Thin Client che Pc.

Soluzioni per la gestione del workplace

Stefano Bonmassar, Chief Sales & Marketing Officer di Praim

Entrando nel merito di questa suite dedicata al management dei workplace, ThinMan permette di profilare utenti e device e centralizzare e automatizzare le operazioni di gestione e manutenzione dei dispositivi, siano essi Thin client, PC convertiti a Thin Client grazie alla soluzione Praim studiata con questo scopo, ThinOX4PC, oppure ancora PC con sistema operativo Windows che installino Agile, un altro software sviluppato dall’azienda che consente l’accesso alle risorse aziendali locali e in cloud, offrendo agli utenti un’interfaccia semplificata (la user experience è simile a quella di uno smartphone) e rende appunto il dispositivo completamente gestibile dalla console ThinMan.

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Vantaggi anche sul piano della sicurezza, come spiega Stefano Bonmassar, Chief Sales & Marketing Officer di Praim: “I Thin client possono essere infettati ma è rapidissimo (basta lo spegnimento e la riaccensione) il loro ripristino”. Utile in chiave security anche ThinMan grazie al quale è possibile gestire con rapidità, su tutti i client, operazioni come l’installazione delle patch, troppo spesso trascurata dalle aziende:  “Le patch per Wanna Cry [il ransomware che agli inizi di maggio ha infettato decine di migliaia di PC in poche ore, con ospedali ed enti pubblici bloccati in tutto il mondo – ndr] erano state rilasciate a marzo, ma molte aziende non le avevano installate; tante imprese non hanno ancora sistemi adeguati per centralizzare queste operazioni di aggiornamento, fondamentali per ridurre i rischi”.

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Valentina Bucci

Giornalista

Giornalista pubblicista, per ZeroUno scrive dei cambiamenti che la digitalizzazione sta imponendo alle imprese sul piano tecnologico, organizzativo, culturale e segue in particolare i temi: Sicurezza Informatica, Smart Working, Collaboration, Big data, Iot. Master in Giornalismo e comunicazione istituzionale della scienza (Università di Ferrara), laurea specialistica in Culture Moderne Comparate (Università di Bergamo).

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