News Digital360 Awards 2018

Sicurezza mobile: come liberarsi delle password e favorire la user experience

Access, soluzione MobileIron presentata e premiata ai Digital360 Awards 2017, fa un passo avanti sul piano della user experience: non solo garantisce la sicurezza mobile autenticando app e device, oggi libera gli utenti dalle password attraverso un sistema di certificate-based authentication.

Pubblicato il 30 Apr 2018

mobileiron access

Quando si utilizza un’app su device mobile, l’autenticazione tramite password è persistente e i dati sono salvati all’interno dell’app. Per questo, sul piano della sicurezza è fondamentale assicurarsi che tale app faccia parte del perimetro gestito dall’azienda e che il dispositivo sia in linea con le policy previste.

È ciò che promette di fare la soluzione MobileIron Access presentata ai Digital360 Awards 2017 e che è valsa a MobileIron il Premio Categoria tecnologica IT architecture, Security, Governance, Next Generation Data Center, Cloud; MobileIron Access prevede di autenticare l’app e il device da cui l’utente accede a ciascun servizio cloud come misura di sicurezza aggiuntiva ai classici username e password.

Oggi MobileIron ha portato la soluzione a uno step evolutivo successivo sul piano della user experience superando il sistema di autenticazione tramite password: “In aziende che sempre più vivono di tante applicazioni utilizzate su tanti device diversi, ogni volta che si cambia una password su pc, l’utente deve aggiornare le password su tutte le app dei suoi device mobili”, spiega Riccardo Canetta, Regional Sales Director Italy, Turkey & Greece, MobileIron, che prosegue: “È una operazione scomoda per l’utente e genera molti errori di immissione password e dunque un alto numero di account bloccati che l’IT si trova a dover gestire”. Come risposta a questo scenario MobilIron Access si dota di una funzionalità che consente di evitare questo problema e agevolare il lavoro sia agli utenti sia all’IT: un sistema di Certificate-based authentication che utilizza una certificazione digitale per identificare l’utente. Si può accedere ai servizi cloud con single-sign-on, senza inserire credenziali.

Si tratta di un sistema che favorisce un tema di user experience che, in generale, le aziende non possono ignorare: “Trovare soluzioni per dare flessibilità agli utenti è una scelta obbligata se l’IT non vuole essere bypassato con l’uso di strumenti consumer, perdendo completamente il controllo dei dati”, commenta Canetta, che quindi sottolinea come una cartella privata Dropbox creata autonomamente da un utente all’insaputa dei sistemi informativi, per esempio, possa trasformarsi in un problema enorme per un’azienda, anche sul piano della compliance normativa, pensando al GDPR.

Canetta ricorda infine che la soluzione si è evoluta, insieme al resto dell’offerta MobileIron, estendendo il proprio modello di sicurezza ai PC, oltre che ai dispositivi mobili: “Un’evoluzione naturale se si considera che i PC stanno assomigliando sempre più tecnicamente ai device mobili”, dice il manager.

I Digital Awards per raccontare il valore dell’innovazione

Rispetto alla partecipazione ai Digital360’ Awards 2017 (MobileIron parteciperà anche all’edizione 2018), Canetta commenta: “L’evento è un ottimo contesto per spiegare le caratteristiche e il valore di una soluzione innovativa; quando si propone un prodotto nuovo, diverso, che nel caso della sicurezza non ricade in categorie note quali ‘antivirus’ o ‘firewall’, il problema principale è spiegare ai clienti cosa quel prodotto è in grado di fare e quali problemi può risolvere all’interno della loro realtà aziendale. Spesso all’origine del fallimento di molte startup c’è questa difficoltà. I Digital360 Awards da questo punto di vista sono una buona occasione per riuscire in questa sfida comunicativa”. Rappresentano anche un valore aggiunto, secondo il manager, per la possibilità di confrontarsi con i tanti CIO presenti per capire, in generale, anche al di là della singola soluzione presentata, quali sono le esigenze più forti delle imprese e di conseguenza lavorare per dare risposte a quelle esigenze. Infine, dice Canetta, il fatto che la giuria sia composta da CIO è un aspetto importante: “Sempre più i CIO sono il riferimento per le scelte strategiche sull’innovazione, coloro che valutano la possibilità di investire per un cambiamento, che pensano al domani oltre che all’oggi’”; quando si vuole parlare di innovazione, sono gli interlocutori ideali ed è un’occasione poterne avere tanti di fronte.

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