It Transformation: cambio di marcia con Emc Vspex

Si chiama Vspex il nuovo framework architetturale sviluppato da Emc in collaborazione con Brocade, Cisco, Citrix, Intel, Microsoft e Vmware, pensato per supportare i partner nella proposta di stack tecnologici collaudati e pre-testati. Possono essere implementati secondo modelli differenti in base alle esigenze dell’azienda utente.

Pubblicato il 16 Apr 2012

La battaglia sui building-blocks e le converged infrastructures si fa sempre più agguerrita. Emc cavalca l’onda con Vspex, un framework architetturale che combina le tecnologie storage, di backup e sicurezza targate Emc con quelle in ambito virtualizzazione, server e networking di aziende partner, in particolare Brocade, Cisco, Citrix, Intel, Microsoft e Vmware.

Il framework identifica una serie di blueprint utili ai partner commerciali nell’implementazione di infrastrutture convergenti presso le aziende, ossia di building-blocks che il partner può configurare “a piacere” scegliendo tra le varie tecnologie proposte. Tecnologie che Emc ha già analizzato, testato e convalidato traendo dai risultati ottenuti quei blueprint che costituiscono il framework Vspex (ossia tutte le indicazioni di utilizzo e i suggerimenti su come “assemblare” al meglio le tecnologie a seconda degli scenari e dei contesti aziendali di riferimento, nonché dei requirement delle aziende utenti).

Non parliamo quindi di una tecnologia ma di un framework che, per ora, racchiude quattordici configurazioni iniziali. Le specifiche di questi primi blueprint non sono state rese note ma dalla stampa internazionale trapelano alcune informazioni relative ai componenti dei principali stack layer (fonte: channelregister.co.uk):

  1. Management: i componenti che i partner possono scegliere di installare sono System Center per ambienti Microsoft e VMware's vCenterOperations Management Suite. I sistemi che fanno parte del framework Vspex sono stati disegnati per consentire ad applicazioni Oracle, Microsoft e Sap di girare in ambienti di private cloud e di virtual desktop.
  2. Hypervisor: gli hypervisor girano come virtual machine attraverso VMware's ESXi, Microsoft Hyper-V o Citrix XenServer.
  3. Server: la scelta può essere fatta tra componenti Cisco Unified Computing System o server Intel X86.
  4. Networking: all’interno del framework, per ora, si citano solo le soluzioni Cisco Nexus e gli switch di Brocade (non ci sono indicazioni circa i protocolli).
  5. Storage: Emc sta offrendo VNX e VNXe con block e file access, data deduplication, compressione e Fully Automated Storage Tiering (Fast). Sono inclusi nel framework anche i prodotti di backup Avamar e Data Domain.

In una recente intervista rilasciata al magazine americano “SiliconAngle”, Jeremy Burton, Chief Marketing Officer di Emc, ha spiegato il valore del framework Vspex affermando come non rappresenti necessariamente la spinta verso l’adozione di tecnologie nuove quanto, piuttosto, la proposta di idee per fare innovazione “giocando” sull’assemblaggio di infrastrutture i cui componenti possono anche essere già in uso nelle aziende.

In questo framework noi vediamo la “mossa” Emc su una scacchiera, quella dei building-block/converged infrastructure, che vede altri attori in gioco quali Ibm, Hp e NetApp. L’annuncio Vspex di Emc, infatti, arriva in contemporanea con quello di NetApp che, in partnership con Cisco, ha ampliato la sua piattaforma FlexPod.

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