Hpe svela la sua ricetta per la crescita nell’economia digitale

Tante opportunità da cogliere, gap ancora da superare. Come si cresce nella nuova economia digitale? Non perdendo di vista aspetti quali la revisione dei processi, la formazione di nuove competenze, la costruzione di roadmap con il supporto dei partner e districandosi nell’infinita possibilità di soluzioni tecnologiche oggi alla portata di Pmi. Ecco la sintesi di quanto emerso nelle Tavole Rotonde del Digital Transformation Tour

Pubblicato il 01 Feb 2016

L’attuale panorama entro il quale si compiono i percorsi di trasformazione delle aziende verso un business più digitalizzato e guidato dall’It è caratterizzato da una disponibilità ‘mostruosa’ di tecnologie e da una complessità altrettanto sfidante sul piano del ridisegno dei modelli competitivi; nel mezzo ci sono una serie di focalizzazioni che devono essere tenute ben presenti prima intraprendere qualsiasi ‘viaggio’.

È sull’analisi di questi aspetti che si sono concentrati i momenti di dibattito delle Tavole Rotonde durante il ‘Digital Transformation Tour’, organizzato da Hewlett-Packard Enterprise (Hpe), Digital4Executive e ZeroUno in sei differenti tappe in alcune città italiane tra ottobre 2015 e gennaio 2016. Qui di seguito vi diamo una sintesi ragionata dei principali elementi di riflessione e sottolineatura emersi.

La Tavola Rotonda della tappa di Bologna

Il comune denominatore di tutte le tappe del tour è dato dalla consapevolezza – testimoniata dagli analisti intervenuti, dai rappresentanti delle Associazioni che operano sul territorio, dalle aziende utenti che hanno partecipato ai dibattiti nonché dagli stessi giornalisti e dal vendor It – del fatto che attorno al grande tema della trasformazione digitale gravitano aspetti critici che vanno dal cambiamento dei modelli organizzativi orientati prevalentemente alla definizione di nuove capacità relazionali fino all’acquisizione e valorizzazione di nuove competenze, passando attraverso scelte non sempre facili sul piano dell’evoluzione tecnologica e con impatti significativi sul fronte dei processi.

Digital Transformation tour, per capire come muoversi nel nuovo digital world

La Tavola Rotonda della tappa di Torino

La piccola e media impresa, in generale, deve superare ancora qualche difficoltà prima di riuscire a ‘salire sul treno dell’innovazione digitale/tecnologica’ ma le buone notizie non mancano. Da Bari a Milano, passando per altre città quali Bologna, Firenze, Vicenza e Torino, è parso evidente che, nonostante l’Italia abbia perso, in passato, la partita sul fronte della ricerca tecnologica (per questioni dimensionali le aziende non sono riuscite a sviluppare centri di ricerca in house), oggi l’open innovation e la disponibilità tecnologica ‘a servizio’ consente di superare i gap con gli altri Paesi e permette alle imprese, anche di piccole dimensioni, di aprirsi nuovi sbocchi geografici o di sviluppare nuovo business. Restano sullo sfondo le criticità dimensionali e culturali che nel lungo periodo potrebbero rappresentare, se non correttamente affrontate, il vero limite all’innovazione. Rischio oggi non accettabile se si considera che così come le imprese italiane possono varcare nuovi confini attraverso il business digitale, altrettanto possono (e stanno facendo) le imprese degli altri Paesi del mondo.

Attenzione ai processi

La Tavola Rotonda della tappa di Firenze

Il mondo digitale permea le aziende a tutti i livelli e lungo tutta l’organizzazione aziendale, non si può parlare di innovazione digitale pensando semplicemente all’It. Ed è forse proprio per questo che l’impatto sui processi diventa un elemento critico da non tralasciare, soprattutto se gli utenti ‘hanno fretta di sperimentare nuove soluzioni’ per svolgere in modo più efficace il proprio lavoro, magari con il rischio che ‘agiscano in autonomia’ scardinando processi precedentemente approvati. L’It non può rappresentare un freno ‘alla corsa digitale’ oggi sempre più spinta proprio dal business, ma ha comunque il compito di ‘riportare sui binari corretti’ (processi, governance, sicurezza) il treno dell’innovazione. È tuttavia innegabile che sia proprio la tecnologia, e quindi l’It, ad abilitare nuovi processi di business, si pensi alla multicanalità e agli impatti che da essa derivano sul piano delle vendite, del cutomer care, del marketing…

Verso quali tecnologie orientarsi

La Tavola Rotonda della tappa di Vicenza.

La tecnologia oggi è sempre meno abilitatore di business perché è essa stessa business (perché lo genera, perché contribuisce in maniera preponderante alla redditività, perché ne rappresenta il motore operativo…).

La leva tecnologica, di fatto, è entrata ormai in maniera marcata tra gli asset strategici a disposizione delle aziende, dicono a più voci i partecipanti alle varie Tavole Rotonde durante il roadshow; la sfida è comprendere quali possono ‘fare al caso proprio’, dato che non esistono ‘ricette miracolose’. Sicuramente, l’orientamento generale si snoda su alcune importanti direttrici: evoluzione infrastrutturale verso modelli di cloud ibrido attraverso sistemi altamente performanti a supporto di processi di analisi dei dati o in risposta alle esigenze di mobilità; abilitazione di servizi It strutturati, controllati e gestiti via software a garanzia di maggior flessibilità e dinamicità; creazione di servizi digitali che generano valore direttamente sul piano della profittabilità e della produttività di business.

AAA nuove competenze cercasi

La Tavola Rotonda della tappa di Bari.

La Business Technology sta dunque diventando realtà ma i temi più spinosi rimangono quelli legati alle competenze. A sentire il gap proprio i Dipartimenti It che sono chiamati ad un nuovo ‘ruolo’ di business cui non sono stati storicamente abituati. Non solo: l’open innovation e l’approccio ‘ouside-in’ (ossia la capacità di scovare fuori dall’azienda l’innovazione e riuscire a farla propria od integrarla) complicano notevolmente le cose perché, anche rimanendo sugli aspetti puramente tecnologici, i professionisti It sono chiamati a lavorare sempre più sul piano dell’integrazione e dell’interoperabilità di sistemi, ambienti, applicazioni e servizi diversificati, per altro non necessariamente residenti nel data center aziendale.

Il ruolo dei vendor e degli attori sul territorio

La Tavola Rotonda della tappa di Milano.

All’interno delle difficili roadmap evolutive entro le quali stanno cercando di districarsi le aziende, assumono un ruolo determinante di supporto e affiancamento i vendor Ict e tutto l’ecosistema di partner che vi ruota attorno, comprese le diverse Associazioni di categoria che, soprattutto nei territori locali, diventano luoghi di incontro, confronto e formazione in particolare per le aziende medio-piccole.

Dalle testimonianze dirette delle aziende utenti, in particolare, emerge una forte richiesta di ‘accompagnamento’ non tanto nella scelta tecnologica, seppur cruciale, quanto piuttosto nella governance progettuale e nella gestione degli impatti organizzativi. Aspetti questi ultimi che ‘mettono in crisi’ gli ecosistemi dei big vendor i quali sono sempre più chiamati a migliorare i rapporti con i propri partner di canale: se prima questi ultimi potevano concentrare gli sforzi sugli aspetti commerciali, oggi devono essere in grado di ideare, sviluppare e implementare progetti complessi.


Hanno partecipato

BOLOGNA 27 ottobre 2015

  • Romina Abbati, Responsabile ICT, CNA Modena (Confederazione Nazionale degli Artigiani e delle Piccole Medie Imprese)
  • Rosalba Agnello, Country Sales Manager Aziende del settore Industria & Terziario, Hewlett Packard Enterprise
  • Daniele Marazzi, Osservatori Digital Innovation, School of Management del Politecnico di Milano
  • Bruno Turco, Italy Technology Consulting Director, Hewlett Packard Enterprise
  • Chairman: Nicoletta Boldrini, giornalista ZeroUno

VENARIA REALE (TO) 11 novembre 2015

  • Andrea Giacardi, Responsabile Gruppo ICT, Unione Industriale Torino
  • Fabio Sponza, Systems and Networking Manager ICT, Esseco
  • Rosalba Agnello, Country Sales Manager Aziende del settore Industria & Terziario, Hewlett Packard Enterprise
  • Daniele Marazzi, Osservatori Digital Innovation, School of Management del Politecnico di Milano
  • Chairman: Alessandra Zamarra, giornalista Digital4Executive

FIRENZE 17 novembre 2015

  • Raffaello Ghilardi, CIO, Giunti Editore
  • Rosalba Agnello, Country Sales Manager Aziende del settore Industria & Terziario, Hewlett Packard Enterprise
  • Daniele Marazzi, School of Management del Politecnico di Milano
  • Chairman: Stefano Uberti Foppa, Direttore ZeroUno

VICENZA 19 novembre 2015

  • Gianni Donadel, Direttore Generale, Finint
  • Fabio Sambugaro, Responsabile delle Infrastrutture IT, Calpeda Pompe
  • Rosalba Agnello, Country Sales Manager Aziende del settore Industria & Terziario, Hewlett Packard Enterprise
  • Marco Planzi, Osservatori Digital Innovation, School of Management del Politecnico di Milano
  • Chairman: Alessandra Zamarra, giornalista Digital4Executive

BARI 24 novembre 2015

  • Mariarosaria Scherillo, Presidente, Sezione Terziario Innovativo e Comunicazione di Confindustria Bari e B.A.T.
  • Mariana Bianco, Plant Operations Manager, Torrefazione Caffè Crème
  • Rosalba Agnello, Country Sales Manager Aziende del settore Industria & Terziario, Hewlett Packard Enterprise
  • Marco Planzi, Osservatori Digital Innovation, Politecnico di Milano
  • Chairman: Nicoletta Boldrini, giornalista ZeroUno

MILANO 21 gennaio 2016

  • Alvise Biffi, Vice Presidente, Piccola Industria Confindustria
  • Rosalba Agnello, Country Sales Manager Aziende del settore Industria & Terziario, Hewlett Packard Enterprise
  • Daniele Marazzi, Osservatori Digital Innovation, School of Management del Politecnico di Milano
  • Chairman: Stefano Uberti Foppa, Direttore ZeroUno

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