Strategie

E’ utile implementare un’infrastruttura virtuale per il mobile?

Sul mercato ci sono diversi client di Virtual Desktop Infrastructure che permettono di accedere ai dati e alle applicazioni da ogni luogo. Ma servono realmente alla vostra azienda? Ecco 5 domande da porsi per affrontare correttamente la questione.

Pubblicato il 13 Mag 2011

infrastruttura-virtuale-150210152632

Le aziende sono sempre più consapevoli dei benefici che hanno gli utenti se possono accedere ovunque e in ogni momento ai dati e alle applicazioni aziendali attraverso una Virtual Desktop Infrastructure (VDI).

Con i client VDI per smartphone e tablet oggi disponibili, le imprese possono ampliare tali benefici, estendendo la loro piattaforma VDI ai dispositivi mobili.

Ma il fatto che esistano tutti i presupposti per poter fornire una piattaforma mobile VDI, non significa che si debba necessariamente farlo.

Ecco quindi cinque domande che dovreste porvi per determinare se una piattaforma VDI mobile è realmente utile ai vostri utenti.

1. Che cosa state cercando di ottenere: l’accesso remoto o l’accesso mobile?
C’è una differenza sostanziale tra accesso remoto e accesso mobile. “Accesso remoto significa poter accedere al vostro ambiente primario quando non siete in ufficio; l’accesso mobile è invece l’accesso alle applicazioni e ai dati da qualsiasi luogo”, sostiene Brian Madden, analista indipendente ed esperto di virtualizzazione del desktop.

I telelavoratori full time e part time hanno bisogno di un accesso remoto. Possono connettersi alla rete aziendale attraverso una piattaforma VDI o VPN oppure un’applicazione Web come GoToMyPC. Ma i loro dispositivi per il computing, siano essi desktop o laptop, accedono sempre alla rete da fuori ufficio e, di solito, dallo stesso luogo, come per esempio un home office.

Queste persone svolgono mansioni quotidiane, come la realizzazione di documenti e presentazioni, partecipano a conference call, gestiscono collaboratori, in alcuni casi partecipano alla definizione della strategia aziendale. Insomma, fanno tutto quello che farebbero se fossero in ufficio.

I commerciali, i dirigenti e tutti coloro che viaggiano di frequente hanno bisogno invece di un accesso mobile. Durante i loro spostamenti, queste persone rispondono alle e-mail, rivedono documenti e controllano lo stato dei progetti: in linea di massima, si tratta di azioni di carattere strategico.

Si noti che nonostante l’accesso remoto possa essere mobile – per esempio quando un utente accede alle risorse di rete su una VPN attraverso un computer portatile – non è detto che sia sempre possibile per gli utenti che utilizzano un accesso remoto effettuare anche l’accesso mobile.

2. Di quali applicazioni ha bisogno il vostro utente per accedere?
La VDI mobile o la VDI su un dispositivo mobile (uno smartphone, un portatile o un tablet) permette agli utenti di accedere al loro intero desktop. Questo potrebbe non essere necessario per i “road warrior” che hanno solo bisogno di rispondere alle e-mail. Se, d’altro canto, il reparto vendite accede e aggiorna una serie di applicazioni dall’esterno dell’azienda – per esempio il CRM, Word o SharePoint – può avere senso concedere loro tutte le opportunità di accesso consentite dalla VDI.

3. Avete uno standard per le tecnologie mobili oppure avete policy aperte per smartphone e tablet?
Qui iniziano le difficoltà: il deployment di client VDI per più sistemi operativi è una potenziale causa di problemi per via della loro gestione.

Non tutti i vendor di prodotti per la virtualizzazione offrono una versione mobile dei loro client VDI e alcuni la propongono solo per determinati sistemi operativi.

Un modo per aggirare il problema è usare un client come quello offerto da 2X, che funziona su iPhone, iPad e telefoni e tablet Android ed è compatibile con le principali piattaforme VDI.

4. Cos’è più importante: l’efficienza o la convenienza?
La possibilità di accedere a tutte le risorse di rete da un tablet o da uno smartphone comporta una serie di compromessi per l’utente.

La comodità di portare co sé un dispositivo leggero va a discapito di costo ed efficienza: lo streaming di un VDI su su una rete pubblica può presentare problemi di latenza; il caricamento di un documento di grandi dimensioni può anche bloccare il dispositivo e causare un crash della sessione. Inoltre, c’è la necessità di adattarsi a un nuovo modo di lavorare.

I fornitori modificano le applicazioni per adattarle ai touchscreen così gli utenti devono imparare di nuovo la posizione dei controlli. Devono anche imparare a digitare sulla piccola tastiera o sul touchscreen di uno smartphone. Per gli utenti che scrivono molto, potrebbero non essere soluzioni praticabili.

5. Mobile VDI via tablet, via smartphone o su entrambi?
Il form factor in genere non è un problema quando si collega un tablet PC alle applicazioni create per i desktop, ma invece si pone il problema quando si collega uno smartphone alle medesime applicazioni.

Ci sono tool commerciali che consentono di modificare le applicazioni aziendali per essere ospitate in un display da 3 – 4 pollici ed essere quindi disponibili attraverso una VDI.

Tuttavia, questo passaggio aggiuntivo può non valere la pena se gli utenti hanno bisogno di accedere a più applicazioni e, nel contempo, eseguire attività che vanno oltre la semplice visualizzazione di documenti o dati. Immaginate come potrebbe essere la modifica di una presentazione PowerPoint su un BlackBerry?

In ultima analisi, è necessario capire esattamente quali risorse di rete sono necessarie agli utenti per accedere alle applicazioni e ai dati aziendali e come usano tali risorse quando sono in viaggio. Una volta che avete queste informazioni, potete stabilire quale ruolo potrebbe giocare una piattaforma VDI nella vostra strategia di accesso mobile.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati