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Storage e disaster recovery: come pianificare gli aggiornamenti dei sistemi

Un progetto di storage refresh e disaster recovery diventa l’occasione per spiegare come ogni soluzione tecnologica debba essere il frutto di una progettazione specifica, originata da competenze adeguate. Il caso di Lantech Longwave per Logos Technologies

Pubblicato il 07 Set 2023

Storage e disaster recovery

La ricerca della soluzione giusta per ciascun cliente è un percorso, un processo che richiede attenzione, competenze tecniche e, come abbiamo già avuto modo di raccontare su queste pagine, anche la capacità di pensare e proporre soluzioni che non siano la semplice applicazione dei trend di mercato. Il progetto di Lantech Longwave per Logos Technologies costituisce un esempio di come la qualità del risultato sia, nella maggior parte dei casi, direttamente proporzionale all’impegno profuso nella ricerca della soluzione ideale.

Un aggiornamento tecnologico

A raccontare la genesi del progetto è Franco Benuzzi – Business Manager Data Center Lantech Longwave: “Pianificare periodicamente update tecnologici dello storage, così come implementare e mantenere costantemente aggiornata una soluzione di disaster recovery, sono due attività indispensabili per ogni realtà aziendale. In primis, consentono di rispondere alle crescenti esigenze di performance richieste dalle applicazioni e soprattutto di proteggere i dati aziendali, che stanno diventando sempre più un patrimonio da salvaguardare. Inoltre – continua Benuzzi – si tratta di due operazioni che permettono di realizzare e garantire continuità operativa ed elevati livelli di servizio, evitando così perdite di business causate dall’indisponibilità di infrastruttura e servizi applicativi. Pienamente consapevole di queste necessità, Logos Technologies ci ha contattati per un progetto di Storage Refresh e Disaster Recovery”.

L’importanza delle scelte

Un progetto di questo tipo, spiega Benuzzi, richiede prima di tutto una profonda valutazione delle scelte tecnologiche da fare nel caso specifico. Logos Technologies è un’azienda di servizi e consulenza IT con sede a Venezia, che fornisce ai propri clienti una vasta gamma di servizi IaaS, SaaS e Cloud. Alla luce di questo, le due principali criticità da affrontare sono state prestazioni e continuità di servizio dal punto di vista strettamente tecnico e agilità operativa dal punto di vista dei processi.

Per fare fronte a queste richieste, Lantech Longwave ha progettato una soluzione three tier di tipo convenzionale, identificando una serie di vantaggi nei confronti delle soluzioni iperconvergenti che oggi dominano l’offering. La scelta, nel dettaglio, si è orientata su Pure Storage. “È risultata determinante la tecnologia Pure Storage implementata, in quanto ha permesso di incrementare le prestazioni dello storage e migliorare ulteriormente la data protection, con una notevole riduzione dei consumi” spiega Benuzzi. Ma quali sono le ragioni di questa scelta?

I vantaggi di una soluzione Three Tier

Come ci spiega il manager, la scelta è stata ponderata in funzione dei bisogni specifici di questo progetto. “Al cliente serviva migliorare le prestazioni soprattutto in termini di deduplica e compressione, fattori in cui la soluzione Pure Storage individuata aveva le prestazioni migliori”, ci racconta Benuzzi.

Un altro aspetto da tenere presente, oltre alle migliori prestazioni, è la semplicità di gestione, fondamentale per le aziende che servono numerosi clienti. Secondo Benuzzi, la soluzione Pure Storage in questo caso è di particolare aiuto, dal momento che è fornita con tutti i software di replica a bordo. “Grazie a questa caratteristica, abbiamo avuto la possibilità di aggiungere un secondo storage in un sito secondario, realizzando agilmente una soluzione di disaster recovery” sottolinea.

Oltre alla semplicità gestionale, non bisogna dimenticare l’agilità operativa, un fattore differenziante che riduce i tempi e, di conseguenza, i costi operativi. Ridurre gli sforzi per il personale significa, in ultima analisi, migliorare l’efficienza aziendale e permettere, in questo caso al provider, di offrire ai propri clienti un servizio con un livello qualitativo più elevato a parità di effort.

Infine, la soluzione identificata da Lantech Longwave offre un importante vantaggio anche in termini di risparmio energetico: “grazie all’hardware di nuova generazione abbiamo ottenuto un costo energetico per terabyte di archiviazione sensibilmente più contenuto rispetto all’attuale media di mercato” spiega Benuzzi. Un fattore che, visto l’attuale mercato dell’energia, è di sicuro interesse per tutte le aziende del settore, in particolare quelle che forniscono servizi a canone.

I dettagli operativi del progetto

Per capire meglio la portata di questo aggiornamento tecnologico, vale la pena di soffermarsi su alcuni degli aspetti più rilevanti del progetto. Ecco alcuni dettagli. La soluzione Pure Storage è in grado di effettuare una data reduction di 2.4 a 1, con una latenza inferiore al millisecondo e si trova presso il Datacenter Logos Technologies di Venezia. Questa permette di ottimizzare lo spazio conservando tempi di accesso ai dati efficienti e competitivi.

Per quanto riguarda il Disaster Recovery, uno dei fattori portanti di questo progetto, è stato effettuato un upgrade di modello della soluzione Pure Storage presente presso il Datacenter Logos Technologies di Milano. I due storage sono in replica asincrona, scelta che permette di garantire la continuità operativa. Grazie a questo tipo di replica, anche in caso di calamità o eventi distruttivi i dati rimangono a disposizione nel datacenter attivo, senza discontinuità di servizio. La stessa business continuity è garantita anche quando si rendono necessari interventi di manutenzione, che avvengono in modo completamente trasparente per l’utenza e i clienti.

Oltre a queste funzionalità indispensabili, la soluzione scelta comprende un sistema di monitoraggio predittivo in grado di prevedere possibili guasti e malfunzionamenti. Ma soprattutto, sempre all’interno della dotazione e presente una soluzione anti ransomware basata su snapshot immutabili, immagini complete che, una volta scritte, non è possibile modificare. “Pure Storage prende così sul serio questo tema che, qualora sia necessario intervenire sugli snapshot immutabili, è prevista una procedura di sicurezza attivabile solo attraverso supporto telefonico e che richiede la presenza di due fiduciari” racconta Benuzzi.

Infine, dal punto di vista della protezione e della compliance, tutti i dati sono memorizzati con un sistema di crittografia nativa che ne aumenta considerevolmente la sicurezza.

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